Andiamo nelle terre del Beaujolais attraverso un itinerario paesistico che alterna architetture storiche e degustazioni del vino ambasciatore dell'art de vivre d'oltralpe. Siamo a nord della città di Lione, all'interno della regione del Beaujolais, nella parte più meridionale della regione, un paesaggio cangiante e colorato come il vino. Ad attenderci una atmosfera che invita a piacevoli passeggiate in compagnia di amici, per farsi meravigliare dalla bellezza di antiche e piccole chiese di campagna, dalle rovine di castelli feudali e da dimore rinascimentali, alla scoperta di una quarantina di incantevoli villaggi, circondati da ettari di vigneti, dove appunto si produce il Beaujolais Nouveau. In Francia questa regione è nota per essere chiamata con l'appellativo di Pays des Pierres Dorées. Tutti gli edifici del passato sono stati costruiti con una pietra argillosa e calcarea, chiara e calda, proveniente da una cava della zona, il cui colore tende dal colore ocra al giallo; per questo motivo vengono chiamati "i paesi delle pietre dorate". Non sono piccole case di contadini, ma manieri, castelli, chiese, borghi e gli stessi muretti che dividono le proprietà dei vignaioli. Essi sono costruiti con questa particolare pietra. L'effetto paesistico sembra irreale: immaginate colline di vigneti da cui sembrano emergere villaggi o castelli d'oro. ….
Ogni anno si tiene a Cusco questa antica celebrazione in onore del Dio Sole che attira visitatori da ogni parte del mondo ma sono soprattutto coloro che discendono dagli inca che vengono per riappropriarsi della propria cultura non è solo una un rituale, ricco di danze, musica. L'Inti Raymi è una delle feste più importanti della cultura Inca. Secondo alcuni storici, fu istituita dall'Inca Pachacútec (1349-1408 d.C.). “Inti Raymi” è un’espressione in lingua quechua significa “festa del sole”. È una celebrazione in onore di Apu Inti (il dio del sole), la cui rappresentazione si svolge il 24 giugno di ogni anno. Alcuni studiosi degli Inca, indicano che la celebrazione del sole segnava la fine dell'anno agricolo e inaugurava il nuovo ciclo agricolo a luglio, quindi il periodo tra l'ultima settimana di giugno e l'inizio di luglio era considerato un periodo di transizione, adatto quindi a propiziarsi gli dei. Era forse questa la festa più importante che si teneva nella ...
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