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Visualizzazione dei post da ottobre, 2008

Isola de la Gomera (Canarie), Spagna

Le Isole Canarie non sono mai state tra le mie preferite, sono divenute per una circostanza particolare una delle mete più ambite negli anni '70 e '80 perchè garantivano la possibilità di avere un sole d'inverno a breve distanza ed è stato boom edilizio senza precedenti che ne hanno deteturpato il paesaggio, parlo delle Isole maggiori come Gran Canaria, Lanzarote e Tenerife.  Oggi grazie alla deregulation dei voli aerei, queste isole sono divenute meno competitive e il mercato del turismo si è spostato verso i Caraibi e Sud America per chi va alla ricerca del sole d'inverno con un buon rapporto qualità/prezzo.  In qualche modo riuscirà a preservarsi dal turismo di massa, l' isola di Fuerteventura, meta ideale per i surfisti, mentre invece due isole sono rimaste intatte o per lo meno poco toccate dal turismo di massa: Hierro e La Gomera. In particolare la Gomera non è isola delle Canarie, che la gente si aspetta, poche spiagge, pochi divertimenti, ma è for

Paris Greeter: parigini per un giorno, parigini per sempre

Il turismo lento è un turismo per viaggiatori curiosi e amanti dei dettagli, ho aperto una rubrica proprio sui quartieri perchè c'è la grande volontà d' esperienze di viaggio e di "vissuto", non si vuole e non si sente turisti, ma si vuole vivere anche solo per un giorno come un qualsiasi abitante di quella città, di quel paese, di quel borgo, nel nostro caso vivere Parigi come dei Parigini.  Questo è una degli aspetti che io intendo per Turismo Lento . Questa tendenza è stata ben compresa dal Comitato regionale del Turismo (CRT), Ile-de-France.  Una destinazione, che vuole ringiovanire la sua immagine, intende fare affidamento sulle "aspettative dei visitatori, di scoprire le mostre, ma anche per incontrare persone e vivere come la Parigi dei parigini ".   In attesa del lancio, in Inverno con un nuovo sito, la capitale francese vuole così promuovere il turismo locale attraverso la "Paris greeter", che è un asociaizone di volontari che vi

Città dimenticate : la città alta di Bonifacio

Bonifacio , è uno di quei luoghi incantevoli, fuori dal tempo, visto dal mare dalle acque blu intenso delle " Bouches de Bonifacio " ammalia i marinai e i viaggiatori di tutti i tempi. Da questo fantastico stretto che divide la Sardegna dalla Corsica , si ammira meglio la città, con gli edifici sbiaditi dal sole della citta alta , che è il cuore di Bonifacio.  Dal mare la scogliera si fonde con le case e sembra di guardare una torta millefoglie che domina mare dai suoi sessanta metri dall’altezza.  Si accede alla cittadella dopo una scalinata ( Escalier du Roi d’Aragon ) tramite un ponte levatoio del 1 598. , il patrimonio storico architettonico è un misto di impronte lasciate dai suoi visitatori nella storia, militari, pirati, confraternite religiose, navigatori, commercianti, stili diversi si fondano nello stile gotico della chiesa di San Domenico . Si gode un panorama fantastico dai bastioni, ideale per chi alla ricerca di pace e tranquillità, il punto di quiete a

Marradi, Mugello (FI) : arrivando con il treno al vapore a caccia di castagne

Una volta erano chiamate pane d'albero, perchè riuscivano in momenti di carestia a risolvere i problemi del pasto.  Le castagne sono state dimenticate ma oggi sono tornate protagoniste delle nostre tavole.  Ora è il periodo giusto per andarle a raccoglierle con un bel cestino tra i boschi, è un ottima occasione per praticare un turismo lento con delle belle passeggiate all'aria aperta.  L'Italia poi è un enorme castagneto non sarà difficile trovare il vostro, piccoli paesi, borghi medievali, cittadine tranquille ricche d'arte e di storia.  Una delle castagne più note e riconosciute è il Marrone del Mugello , coltivato nella provincia di Firenze nell'area Alto Mugello fra i 300 e i 900 metri, fino al confine con l'Emilia Romagna. Vi si producono 30 quintali di castagne per anno. Grande notorietà è stata acquisita dal Marrone di Marradi , ogni chilo deve contenere al massimo 80 marroni, è di forma ellittica con apice depressivo e buccia marrone-ava

1883- 2008 è il 125° anniversario dell’Orient Express

No, questa volta non posso sbagliare treno, alla stazione di Venezia dal personale al treno il tutto ha un altro segno, si vede che è un treno per viaggiatori speciali .  Mi sono chiesto che cosa è rimasto di quell’atmosfera e di quei viaggi e ho voluto riprovare il tragitto. Nella realtà è tutto cambiato i tratti sono più veloci, i percorsi sono stati tagliati sono solo rimasti i collegamenti tra le grandi tappe. Il primo treno Orient Express pardon Express d’Orient partì da Parigi verso Istanbul nell' Ottobre 1883 ed il servizio sulla tratta è terminato nel 1977.   Secondo i romantici del viaggi il treno è tutt’ora in servizio nella realtà il vero Orient Express o quello simile all’originale lo è solo nel tratta da Vienna porta fino a Istanbul , per esempio il tratto Parigi - Strasburgo è fatto da un TGV.  Un atmosfera simile all’originale è possibile trovarla più sul tratto Strasburgo-Vienna . la compagnia di transito è l’originale Compagnie Internationale de

Altipiano delle mele a Naz Sciaves: una camminata tra i meli

Naz e Sciaves , è una località incantevole della provincia di Bolzano.  Colorata dai colori dell'autunno della valle d'Isarco a Nord di Bressanone è conosciuto in tutto il mondo come l'altipiano delle mele, dove qui da secoli le mele hanno trovato il loro clima ideale, circondati da una natura incontaminata.  A Naz-Sciaves vengono usati 270 ettari di area per la frutticoltura, la produzione totale del raccolto della frutta ammonta ogni anno a circa 11.400 tonnellate. Nel comune vengono coltivate le varietà Golden Delicious, Jonagold, Elstar, Stark Delicious, Boskoop e Gala . Domani domenica c'è grande festa.  Una piacevole passeggiata che un autunno tiepido ha trasformato in giornata bellissima è il l'itinerario delle mele che inizia a Naz seguendo l’indicazione verso Fiumes . Appena usciti da Naz girate a destra per il " Walder Tor ", dal quale si ha una bellissima vista sul castello di Rodengo .  Proseguite Fiumes fino al paese di Sciaves .

L'arcipelago di Vega, Norvegia

A sud del circolo polare artico c’è l’arcipelago di Vega , dal 2004 iscritto nel patrimonio mondiale dell’ Unesco , è un piccolo angolo di paradiso dove da tempo la natura e l’uomo vivono in armonia. L’attività della pesca è stata per molti anni, l’unica attività economica , ora invece tutta l’attività si è spostata nelle isole Lofoten più a nord. Oggi l’arcipelago di Vega gode di una piacevole tranquillità, si sono persi i marinai, le grandi industrie di trasformazione del pesce, ma la tradizione di quelli uomini pescatori durante l’inverno e l’autunno e contadini in primavera e estate non sembra essersi persa.  Il loro ricordo è dappertutto le reti, le barche, le storie di mare sono tutte li che ci aspettano. L’arcipelago è formato da 6.000 tra isole isolette o scogli, solo quattro sono abitate (Bremstein, Skiaervaeret, Hysvaeret, Vega). Nuove attività sono emerse all’orizzonte tra cui un discreto movimento turistico generato dalla voglia di oasi di relax , ha dato una nuova

Week end di Turismo Lento e Responsabile in Lunigiana: tra Castelli e Castagne

Una terra di confine situata tra la Liguria e l'Emilia, ha conservato la sua indentità storica e culturale, una meta ideale per l'autunno per andare di borgo in borgo, di pieve in pieve, a scoprire castelli (un centinaio), i tesori della natura selvaggia, ma anche musei di grande valore culturale come il museo etnografico di Villafranca e l'orto botanico del Frignoli, ma ricordiamo che la Lunigiana è terra dei prodotti dei boschi come funghi e castagne testimoni di una grande tradizione gastronomica. La settimana prossima 10-12 Ottobre , l'Associazione Turismo Responsabile Farfalle in Cammino organizza un ricco programma storico culturale che vede Pontremoli come protagonista con visita del borgo, musei, camminate nei boschi e degustazioni di prodotti tipici. Vi attende tra i Borghi di Licciana Nardi, Tavernelle e Bagnone una rievocazione storica di fine 800, una giornata del passato, con vecchie botteghe artigiane e locande per vedere artigiani al lavoro e

Piedibus tutti in fila verso la scuola

Grazie alla nostra amica Raggio di sole, che ci informa di tutto quello che succede di bello a Rimini , sono venuto alla conoscenza di un' iniziativa che ho trovato fantastica il : Piedibus . Una scelta semplice che ritengo lodevole perchè insegna ai bambini l'importanza di uno stile di vita attivo che li accompagnerà per tutta la vita. Da bambino i miei mi costringevano ad andare a scuola a piedi, non ne ero contento perchè vedevo i miei compagni accompagnati in auto e mi sentivo inferiore. Durante le vacanze mi portavano a camminare per i sentieri di mare e di montagna allora non capivo e ne ero qualche volta non contento, ma oggi gli ringrazio perchè mi hanno insegnato e abituato ad avere uno stile di vita sano e attivo , un atteggiamento di rispetto all'ambiente e una cultura della flora e della fauna che fanno di me una persona responsabile, felice e sana. L'iniziativa Piedibus è presente in molti comuni d'Italia, aiuta a inquinare meno , ad utilizzare