Passa ai contenuti principali

Montenegro Express: Bar - Belgrado, uno dei collegamenti in treno più lenti e spettacolari d'Europa

Il Montenegro è uno dei paesi da scoprire turisticamente per molti italiani, la regione Balcanica è un estero per noi che ha quel non so che di familiare, vuoi per la vicinanza , vuoi per la storia, fino al 1797 le coste e i territori sul mare del Montenegro hanno fatto parte della Repubblica di Venezia.

Il 24 Ottobre 1896  Elena figlia del Re Nicola I Petrović Njegoš del Montenegro sposò Vittorio Emanuele III Re d'Italia.


I matrimoni reali erano delle unioni politiche e commerciali. Non per caso la tratta Bar - Belgrado del Montenegro Express porta la firma della Compagnia di Antivari, società a capitale italiano, tra le cui opere vide la costruzione del porto di Bar/Antivari, la navigazione dei lago di Scutari e il collegamento da Bar/Antivari a Belgrado, inaugurata nel 1908.

Il percorso venne elettrificato solo nel 1976, per volere di Tito, per collegare Belgrado con Titograd, ovvero Podgorica, oggi conosciuta più come la capitale del Montenegro. 

Il percorso del treno ricalca in parte il vecchio percorso con pendenze del 40%, si tratta per lo più di un opera ingegneristica di fino ottocento e inizio novecento, un tracciato per le tecniche di oggi superato ma nello stesso tempo ardito per le soluzioni trovate, una ferrovia d' altri tempi frutto del sogno di un collegamento dei popoli tramite la tecnologia ferroviaria.  

Un percorso che oggi si adatta ad un turista slow, ma non è un percorso di nostalgia, perché  in un secolo tutto è cambiato, di tutto si è avvicendato, non c'è più la Jugoslavia, il Montenegro oggi è una Repubblica indipendente dal 2006, con 620.000 abitanti su una superficie di 13800 kmq.

Un paese che è un mix di origini culturali ed etniche che derivano dalla ex Jugoslavia, un misto di Montenegrini, Serbi, Croati, Albanesi, Rom, si tratta di un paese in cerca di identità politica e culturale.
Un paese che per essere unito deve fare della multiculturalità la propria bandiera.

Il percorso Bar / Antivari - Belgrado del Montenegro Express rappresenta la spina dorsale del sistema di trasporto ferroviaria del Montenegro.




Nonostante questo si tratta di una tratta non molto frequentata, in quanto la popolazione locale preferisce adoperare la rete di autobus per gli spostamenti.

Il viaggio in treno da Bar a Belgrado è uno dei più lenti in Europa, si impiega 11 ore per coprire 476 km, ma lo scenario che si attraversa ripaga del tempo trascorso tra gole profonde, canyon e vette montuose. Consiglio di andarci durante l'estate .quando le lunghe ore di luce del giorno ti permettono di apprezzarne al meglio la bellezza.

La ferrovia Bar Belgrado percorre 175 km in Montenegro e 301 km in Serbia. Passa attraverso 254 tunnel (della lunghezza totale di 114.435 m ) e oltre 435 ponti (lunghezza totale 14.593 m ). 

I tunnel più lunghi sono "Sozina" (6,17 km) e "Zlatibor" (6,169 km). Il ponte più grande e più conosciuto è il viadotto Mala Rijeka , lungo 498 metri e alto 198 m.

Il punto più alto della ferrovia è a 1.032 m sopra il livello medio del mare, nella città di Kolašin . La ferrovia scende a 40 m sopra il livello medio del mare a Podgorica in una distanza relativamente breve, risultando in una pendenza del 25 ‰ in questa sezione.

Un breve tratto di 9 km (6 miglia) della ferrovia attraversa la Bosnia ed Erzegovina , dove c'è una stazione a Štrpci .

Quando la linea fu completata alla fine degli anni '70, il viaggio tra Belgrado e Bar durava circa 7 ore. Oggi, lo stesso viaggio dura circa 11 ore a causa delle limitazioni di velocità rese necessarie dalle cattive condizioni della pista e dai controlli di frontiera a Bijelo Polje .

Sicuramente lo scenario del Montenegro dato dalle Alpi dinariche è più spettacolare ma la dolcezza delle colline della Serbia rendono il viaggio altrettanto affascinante.




I biglietti si possono acquistare solo in sede locale, nella stazione di partenza, il costo è più o meno di 21 euro, c'è una classe unica, ma se è disponibile una prima riservatela, sarà la carrozza più comoda.

Durante il mio viaggio i controllori arrivano appena lasciata la stazione di Bar, chi non aveva il biglietto lo ha pagato sul treno, con un piccolo sovrapprezzo di 1 euro.

C'è un l'offerta di un piccolo bar sul treno ma io consiglio di comprare sia bevande che panini prima di partire per tutto il percorso, di fronte alla stazione di Bar ci sono diversi Market dove fare acquisti, in particolari torte salate e panini da portare comodamente sul treno. Nelle stazioni dove i ferma , tipo il cambio alla frontiera tra Serbia e Montenegro non ci sono servizi offerti.

Durante l'estate portatevi a sufficienza bottiglie di acqua, l'aria condizionata qualche volta funziona qualche volta no.

Non è facile riuscire ad avere informazioni sul percorso, e il suo fascino è proprio questo, un estero cosi vicino che è un peccato farsi sfuggire questa rotta dei Balcani può essere più fascino di quello che a prima vista può sembrare.

i treni notturni che da Bar parte la sera alle 19,35 e arriva a Belgrado alle 06.35 e viceversa il treno che da Belgrado Centar parte alle 20,30 arriva a Bar alle 07,30 c'è tutto l'anno. 

- il treni diurni invece che fino allo scorso anno c'erano tutti i giorni sono solo dal 15 giugno al 15 settembre da Bar/ Antvari partono alle 9,00 e arrivano a Belgrado alle 19,28 viceversa da Belgrado parte alle 9.30 arrivano a Bar/Antivari alle 20,30 se tutto va bene, il ritardo di questi treni è un classico che bisogna accettare con qualche sorriso.

Consiglio il periodo estivo in alternativa durante le altre stagioni per le condizioni di luce è più interessante il treno che da Belgrado porta a Bar che garantisce più ore di luce nel tratto del Montenegro. Il tratto più spettacolare se cosi si può dire va da Bijelo Polje il confine tra Serbia e Montenegro a Bar.

in qualsiasi caso vi lascio il sito delle Ferrovie del Montenegro 

Come arrivare in Montenegro a Bar, ci sono dei battelli che da Bari, Brindisi portano a Bar / Antivari, fanno parte della Montenegro Ferries, la traversata impiega nove ore, le partenze sono sia da Bar che da Bari alle ore 20-20,30 con arrivo il mattino, informazioni presso : Navi Italia 

La città di Bar/Antivari è collegata con le altre città della costa dalmata con traghetti, mentre l'aeroporto di Podgorica, la Capitale del Montenegro è collegata  Belgrado, Budapest, Zurigo, Francoforte, Lubiana, Parigi, Roma e Vienna.

Fermarsi a Bar, per qualche giorno oppure una settimana è un ottima soluzione, il mare è bello è molto limpido, il tenore di vita è più semplice e i prezzi sono più abbordabili rispetto all'Italia. Oltre al turismo l'attività economica più interessante è la produzione di olio di Oliva e di melograni. C'è una buona offerta di pernottamento semplice ma moderna, appena fuori Bar c'è la bellissima Talicihill albergo e appartamenti sul mare con un ottimo livello di servizio.

Ringraziamo per il video e le informazioni seat61

Per saperne di più:






Alloggiare a Bar : 





Post correlati 

Commenti

  1. Interessante consiglio di viaggio. Io non conosco la zona ma credo che riservi paesaggi molto belli! Certo ,11 ore non sono poche però si potrebbe provare per un'esperienza diversa !! Grazie per le tue informazioni . Buona giornata!

    RispondiElimina
  2. Vorrei sempre, consigli di viaggio interessanti ed originali, Carmine. Il pur lungo percorso in treno prelude alla scoperta di luoghi incantevoli. E poi, il viaggio, lento, tranquillo, sarebbe proprio nelle mie corde. Grazie! Sei sempre prezioso!
    Un caro saluto,
    MG

    RispondiElimina
  3. Proposta e consigli molto interessanti. Immagino sia un viaggio molto affascinante che mi piacerebbe fare!!!

    RispondiElimina
  4. Grazie per l'interessante ed esaustivo post. Quando si attraversano regioni sconosciute il treno lento è il benvenuto,
    Ciao Carmine un caro saluto
    enrico

    RispondiElimina
  5. Che meravigliosa proposta di viaggio, grazie!!!!

    RispondiElimina
  6. Sempre curiosi e davvero interessanti i tuoi post per itinerari originali e alternativi!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Beato Angelico a Firenze dal 26 Settembre al 25 Gennaio a Palazzo Strozzi e Museo di San Marco

Dopo il 1955 questa è la prima mostra dedicata al Beato Angelico a Firenze . L'evento dedicato al pittore toscano vuole rendere merito a quest'artista che per diverso tempo è stato poco noto al grande pubblico ma rimane un' artista importante nella storia della pittura italiana. A supportare questa mostra opere provenienti da tutto il mondo, di cui ben 28 opere restaurate recentemente che è possibile ammirare in una nuova luce e in nuovi colori che riescono a renderci una visione più completa e ricca della sua arte. Il pittore è vissuto tra '300 e '400 ed è stato uno degli artisti che ha introdotto nell'arte pittorica i principi artistici del Rinascimento , non sappiamo in realtà se consapevole o meno ma sicuramente ha utilizzato prospettiva, luce e colori per potersi esprimersi al meglio. La singolarità di questo artista inizia dal suo nome anzi sarebbe meglio dire da come veniva chiamato, Beato Angelico è chiaramente una denominazione, un appellativo perc...

La Certosa di Pavia senza più frati

Dal 1° Gennaio 2026 i frati della Certosa di Pavia non ci saranno più. La Certosa di Pavia è un monumento storico architettonico di grande rilievo ma soprattutto una comunità monastica che coltiva la spiritualità dell'intero territorio che da Milano conduce a Pavia.  Si andava alla Certosa per trovare i frati per costruire un dialogo aperto con dio e con la propria fede. Non è la prima volta nella storia che la Certosa rimane priva della comunità monastica, tuttavia l'impressione è che questa volta potrebbe essere per sempre. Trovo che sia una grave perdita per questo territorio la mancanza di questa comunità monastica e ritengo che si sarebbe dovuto fare di più  per aiutare gli ultimi frati rimasti a gestire questo bene che non è solo artistico e architettonico ma spirituale. Oggi sembra che la spiritualità non interessa a nessuno. Ci si lamenta della mancanza di vocazioni, ma la vocazione è come il talento ha bisogno di luoghi d'esercizio e senza una comunità monastica ...

La Cappella Sistina di Milano, la Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore

La bellezza e la ricchezza dei dipinti della Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore a Milano sono stati paragonati alla Cappella Sistina di Roma , in realtà anche se hanno alcune analogie sono due cose diverse. La prima la Cappella Sistina è all'interno della Basilica di San Pietro , segnata dal fervore artistico di Michelangelo che dipinse la storia dell'Umanità prima delle tavole di Mosè. Mentre invece qui non c'è una cappella cosi grande ma ci sono due spazi una Chiesa con accesso per tutti e l'annesso Coro delle Monache benedettine , siamo in Convento di Clausura femminile, uno spazio che era riservato solo alle monache, che tramite una grata avevano la possibilità d'ascoltare messa. La chiesa è giunta fino a noi casualmente perchè sia i lavori d'espansione della città di Milano nell'800 e dei lavori dei primi del Novento e delle due guerre mondiali, hanno tolto e distrutto molto dell'antico Monastero, c'è rimasto poco ...

Dimenticare Venezia : Isola di Mazzorbo

Non è possibile dimenticare Venezia per la ricchezza d'arte e del patrimonio storico monumentale ma negli ultimi anni, i tornelli per il pagamento d'ingresso, i prezzi da capogiro, i gondolieri che cantano " o sole mio", negozi sempre più asiatici, mi fanno sentire la mancanza di  Venezianità . cortesy by @  Mirko Groove La sorella di mia nonna originaria di Fiume aveva sposato un veneziano del Sestiere San Polo, spesso venivamo a trovarla. Quello che oggi mi manca quando vado a Venezia è la Venezianità, il carattere dei veneziani, quel modo di fare quella simpatia quasi istintiva, che mi hanno aperto porte, persone e cuore. Da giovane accompagnavo spesso gruppi di stranieri in percorsi d'arte, li portavo all'Harry Bar evitavo di mangiare con il gruppo e fare loro pagare non mi sembrava corretto e mi sedevo al bar ad aspettare la fine del pasto.  Quanti bellini mi ha offerto il barista e dalla cucina mi portavano sempre qualcosa da provare, mi rifocillavano e...

Le migliori Pasticcerie Storiche di Cremona

Questo fine settimana ci sarà incontro Blogger a Cremona al quale io parteciperò, voglio però dare una piccola anticipazione su Cremona un'aspetto forse meno noto della città. Nonostante Cremona sia una piccola città ha una serie di pasticcerie e laboratori artigianali di grande interesse, che meritano decisamente una visita per la bellezza dell'arredamento, la piacevolezza dell'atmosfera per l'offerta di qualità di un ottima fresca pasticceria. Tutti conoscono Cremona per il torrone ma c'è un maggiore ricchezza gastronomica che si esprime in tutta la cucina ma in particolare nei dolci, i dolci tradizionali della cucina cremonese, sono molto semplici e una volta venivano preparati con ingredienti che si trovavano facilmente in cascina: uova , strutto, farina bianca e gialla e frutta .  I biscotti, come i baci di Cremona (biscotti doppi, con pasta a base di amaretti, separati da un ripieno che può essere di cioccolata, confettura o panna montata) e ...

Parigi, Hotel budget a meno di 100 euro

La città di Parigi ha la fama d'essere una città cara ed è vero, nel senso che è una città con servizio di un livello alto. Tuttavia possiamo anche trovare delle ottime alternative, dei luoghi d'ospitalità che conservano un atmosfera piccola, cordiale e familiare con un buon rapporto qualità /prezzo. Ho selezionato le mie preferite. Hotel Port Royal 8, boulevard de Port-Royal 75005 Paris (France) Piccolo hotel a gestione familiare da 4 generazioni, sulla rive gauche vicino alla Sorbona, tariffa base di 98 euro , nelle vicinanze il M 7 fermata Les Gobelins Rer B Port Royal Hotel Jeanne D’Arc Marais Parigi 3, rue de Jarente 75004 Parigi - Francia Siamo nella zona  vicino a Plac de Vosges, una delle più caratteristiche di Parigi nel centro della citta, nel quartiere ebraico, piccolo hotel ma molto raffinato. 99 euro a notte. M 1 fermata Saint Paul Citizenm Gare de Lyon 8 Rue van Gogh 75012 Paris Una catena internazionale di alberghi nel centr...

I luoghi del Silenzio: Certosa di Val Senales (Bolzano)

Salire fino a Karthaus o meglio Certosa di Val Senales è sempre un emozione fantastica, d'estate il verde sembra che brilla, il fresco delle montagne ti accoglie e c'è un silenzio che invita al raccoglimento. In questo villaggio del comune di Senales c'era una volta un Monastero di Monaci dell’Ordine Certosino, veniva chiamato Monte degli Angeli , fu edificato a partire dal 1325 e chiuso nel 1782 . Nel 1782 la zona di Senales non era particolarmente attraente come nel passato e nessuno si fece avanti per l'acquisto, allora le autorità diedero la possibilità ai contadini poveri della zona di abitarci, cosi il paese è tutt'uno con il convento, tanto che tutti ancora lo chiamano Certosa. Oggi sono circa trecento gli abitanti di Certosa, c'è una scuola materna, tuttavia attraversando il paese c'è un atmosfera ovattata,  si può riconoscere l’antica struttura del monastero immersa in un silenzio assoluto se per caso mi apparisse un monaco non sarei sorpreso. Fu i...

Milano - Tangeri in treno, un viaggio alla ricerca del sole d'inverno

Perché da Milano a Tangeri? Quando le giornate si fanno sempre più corte e le temperature scendono mi viene voglia di andare in un luogo caldo dove posso prendere un caffe all'aperto, passeggiare sotto un sole caldo e guardare il mare.  Così mi è venuto in mente di andare a Tangeri , in Marocco . Certo il modo più veloce e comodo è prendere un aereo ma volevo intraprendere un viaggio e non un soggiorno, conoscere e parlare con più persone. Ho studiato un po' di soluzioni di viaggio ma la più interessante credo sia un viaggio in treno più battello che arrivi direttamente al porto di Tangeri dentro la città. Questo mi consente di fermarmi in più città che il percorso ferroviario mi consente di fare a : Ginevra, Lione, Barcellona, Madrid, Malaga, Tarifa e Tangeri. 1° giorno Sono partito dalla Stazione Centrale di Milano sul treno per Ginevra in direzione di Tangeri. N on devo essere tanto normale, sono alla vista delle Isole Borromee e dalle montagne appena innevate e sono su un...

Da Domodossola a Berna: il Trenino Verde delle Alpi

Il Trenino Verde delle Alpi collega la città di Domodossola con la capitale elvetica Berna, un tragitto di poco più di due ore attraverso la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg .  Sulla stessa tratta circola un treno veloce con poche fermate ma che non permette di fermarsi in tutte le località e ammirare il paesaggio delle Alpi tra i più belli.  Un percorso storico che ha sempre unito nord Europa con Sud Europa, dalle mulattiere siamo passati ai  percorsi ferroviari supertecnologici.  Forse pochi sono a conoscenza che questo percorso è nato per la commercializzazione del formaggio. Nel Medioevo diverse comunità Walser furono spinte sugli altipiani della Val d'Ossola e della Valle Formazza e portarono con loro la lavorazione del formaggio ad alta quota, che grazie alle erbe della Val d'Ossola in particolare l'erba mutellina che conferiva al latte e al formaggio un sapore molto gradevole e apprezzato. Le comunità Walser che arrivarono in Italia mant...

Il grande sentiero Walser, Walserweg Italia

Il grande sentiero Walser nasce dall'attenzione di fare conoscere la cultura del territorio delle popolazioni Walser in Italia. Il grande sentiero Walser in realtà sono dei sentieri o meglio dei percorsi che hanno la volontà di unire virtualmente la comunità Walser in Italia, presentati lo scorso anno e inaugurati qualche settimana fà, sono dei percorsi in parte preesistenti, vie storiche percorse dai walser per arrivare dal cantone dei Vallese in parte riadattati per diventare dei percorsi di trekking turistici. Sarebbe meglio dire dei percorsi per fare conoscere l a cultura delle comunità Walser , una cultura che accomuna molti paesi alpini, i Walser si insediarono nel Medioevo in quei territori che nessuno abitante della pianura voleva. I walser cercavano nuovi alpeggi per il bestiame che grazie a quest'attività  avevano imparato gestire e cosi fare rendere i territori montani. Nulla nasce per caso in montagna e negli anni i Walser hanno accumulato esperienze e tecniche di a...