Questo fine settimana nella località di Finalborgo a Finale Ligure si svolgerà l'evento il Salone Agroalimentare Ligure che segna l'inizio della stagione turistica della località.
L'evento è ormai alla ventesima edizione, ha il pregio di valorizzare quelle che sono le produzioni agricole e alimentari della Regione Liguria, anche se per la posizione geografica, raccoglie più aziende di Ponente che di Levante, di quell'area che da Genova va fino a Ventimiglia.
Il merito di quest'evento è averci fatto conoscere una Liguria diversa dall'immaginario di cui siamo portati a pensare, una regione che nonostante le difficoltà di accessibilità geografica ha una produzione agricola tra le più interessanti in Italia, che dietro la costa c'è un mondo da scoprire, dove la cucina è una cucina più di terra che di mare.
C'è un ottima iniziativa imprenditoriale, una regione dove i contadini hanno compreso che non è solo importante la coltivazione ma anche la trasformazione la creazione di nuovi prodotti. Non si coltivano solo agrumi ma si fanno elisir, marmellate. succhi, partendo dagli agrumi coltivati, realizzano dolci, biscotti, amaretti, tra gli agrumi non dimentichiamo il chinotto che qui ha trovato in provincia di Savona il luogo ideale per la produzione.
Storicamente la Repubblica Marinara di Genova è quella che più ha saputo trarre vantaggio dai traffici internazionali con l'oriente, valorizzato la propria agricoltura,, importazione di polvere di canna da zucchero dall'oriente (quello che noi oggi chiamiamo zucchero) ha fatto nascere la tradizione dei canditi, importazione di vini passiti da fatto nascere e migliorare la produzione vitivinicola ligure in particolare delle Cinque terre.
C'è un fermento d'idee e di creatività che parte dei produttori liguri. Si attinge alla tradizione alimentare ma rielaborata per andare incontro ai gusti del nuovo consumatore.
La qualità dell'olio di oliva è un fattore di grande riconoscibilità ma si uniscono anche la coltivazione di agrumi, carciofi, zucchine, asparagi, le produzioni di pasta, formaggio, salumi e dolci, Il salone mette sull'accento sulla produzione delle erbe aromatiche, la produzione di miele, le birre artigianali, interessante anche la valorizzazione di un azienda del caco, un frutto non molto presente sulla nostre tavole, in abbinamento con la produzione di dolci.
Una regione che non smette di stupire ma che ha ancora un grande potenziale da potere esprimere sia nell'agricoltura che nella produzione alimentare.
Unico peccato è il Salone Agroalimentare Ligure rimane un evento locale, di non semplice localizzazione, struttura affasciante il complesso monumentale di Santa Caterina e le piazze di Finalborgo ma arrivarci a piedi non è per tutti, con l'automobile dimenticatevelo semplicemente trovare un parcheggio non è facile nei giorni comuni, durante la fiera quasi impossibile.
Vale la pena andare a fare un salto ci si rende conto non solo di quanto la produzione alimentare è ricca ma anche di quanto si rinnova ed è sempre attuale.
Dalla Stazione Ferroviaria di Finale Ligure , il complesso monumentale di Santa Caterina dista 1,5 km, circa mezz'ora a piedi, c'è anche un bus locale con poche fermate.
Finalborgo
8,9,10 Marzo
Venerdi ore 15,00 -20,00
Sabato e Domenica ore 10,00-20,00
Ingresso Libero
che bel reportage caro Carmine, passo poco sui blog col pc ma leggo sempre dal cellulare (con cui fatico a commentare su alcune piattaforme) un caro saluto e Buona Pasqua
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