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Le vie storiche : la migrazione della tribù Ait Atta sui Monti dell'Alto Altante in Marocco


Turismo lento non è il turismo della propria zona di residenza ma una modalità di viaggio che invita a trascorrere il tempo libero con un senso di maggiore lentezza ma sempre con una certa curiosità, ad utilizzare mezzi di trasporto di mobilità dolce oppure andare a piedi. 

Con la primavera in arrivo si possono fare scelte alternative come percorrere le vie storiche, quelle che l'uomo batte per sopravvivere da sempre.

Sono le vie storiche che l'uomo ha imparato a percorrere per sostentamento, che non sono i pellegrinaggi, o le via francigene che personalmente non mi emozionano per nulla. Ci sono vie storiche che si percorrono per la ricerca di pascoli, di un erba sempre più fresca e più verde.

Questo viaggio ci porta in Nord Africa in un luogo speciale, le montagne dell'Alto Atlante che raggiungono i 4000 metri dove vivono i berberi di fede musulmana.

Un percorso al seguito di una famiglia della tribù berbera Ait Atta.

Il percorso che la tribù percorre diverse volte l'anno alla ricerca di pascoli per le loro greggi è un trekking o meglio dire una vera e propria avventura di vita, che piacerà a chi è alla ricerca di qualcosa di diverso, offre uno splendido scenario naturale e un' esperienza coinvolgente e culturale insieme. 

Nel corso di questo viaggio sarete testimoni di uno stile di vita così diverso ma che riporta alle cose essenziali della vita. 

Ci vuole uno po' di spirito di adattamento, sarete in compagnia di dromedari, cammelli, pecore e polli. Si dormirà in tenda e si mangerà insieme con i nomadi. 

Questo soggiorno è orientato all'incontro, alla condivisione e alla comprensione di un mondo che sta scomparendo. Ci sono solo 8 famiglie che effettuano ancora questo viaggio. Ogni anno il numero diminuisce a causa della modernità e della siccità; questo soggiorno sarà presto obsoleto per mancanza di nomadi! 

Il tempo può essere capriccioso ed il capo carovana che decide il percorso., ci si deve adattare alle sue decisioni; le fasi possono evolversi man mano che gli elementi cambiano.

Si vive accanto ad una famiglia nomade e partecipiamo ai compiti quotidiani della carovana andare a prendere l'acqua, raccogliere la legna, aiutare a caricare i cammelli... 

Gli Aït Atta sono musulmani e dobbiamo rispettare le loro tradizioni. Di conseguenza è richiesto un abbigliamento consono (no pantaloncini, no canottiera, no scollatura). 

Con il passare dei giorni, la timidezza di tutti svanirà, lasciando il posto alla vicinanza. Non fate però troppe foto, ai nomadi non piace. Tieni sempre presente che sono sufficientemente stigmatizzati nel loro paese a causa del loro stile di vita nomade. Non dimenticate che siete loro ospiti e che dobbiamo quindi rispettare le loro usanze, per quanto strane possano sembrarci.

Una giornata tipo consiste nel svegliarsi presto (5:30 – 6:00), fare colazione, poi imbrigliare gli animali da soma e camminare fino al sito del bivacco. Facciamo un'escursione a seconda del giorno, sia con gli uomini che si prendono cura dei cammelli stipati su buoni sentieri, sia con le donne che fanno avanzare le mandrie attraverso i ghiaioni alla ricerca di pascoli, cosa che richiede più tempo e fatica. Il pomeriggio è organizzato attorno a momenti di relax (pisolino, lettura), momenti conviviali come il tè poi compiti collettivi e/o passeggiate nei dintorni.

Questo viaggio è un vero ritorno alle origini ed è rivolto esclusivamente a persone che vogliono sperimentare, comprendere e condividere la realtà dei nomadi. Inoltre, offre una sensazione unica di libertà attraverso splendidi paesaggi.

Il percorso è talmente bello che si può fare tutto l'anno anche in bicicletta, ma in compagnia con la tribu è quello che io consiglio, perché conoscono il territorio e avrete modo di imparare uno stile di vita molto diverso dal nostro .

Parliamo di una tribù berbera, una delle tribù berbere più grandi del Marocco, vivono tra i monti dell'atalante a ridosso di Marrakesh e il confine con l'Algeria.

Sono organizzati in una confederazione che hanno come capitale Sanghro, capitale è una parola grande, diciamo un luogo che rappresenta tutte le tribù berbere degli Ait Atta

Per saperne di più;




Commenti

  1. è un gran bel viaggio sopratutto per conoscere una minoranza etnica

    RispondiElimina
  2. Puù che un modo per fare turismo lento questo é un vero percorso di vita che ti lascerà dentro qualcosa che non dimenticherai mai.

    Stupendo poterlo fare!

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  3. è un viaggio molto desueto e per questo affascinante, grazie per avercelo proposto

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  4. quale meraviglioso percorso hai attraversato nella vita della vita , veri viaggi lenti

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  5. è un viaggio decisamente strano per il mio modo di vedere ma conoscere minoranze etniche è un aricchimento sempre

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