Ogni luogo ha sviluppato una diversa rappresentazione del Carnevale, una ricchezza culturale che c'è solo in Italia. Questa volta voglio farvi scoprire un carnevale di cui ancora non ho parlato, dove ai riti pagani e ai riti religiosi si unisce un evento storico che di fatti cambia e modifica il corso della storia.
Andiamo in Val d'Aosta, dovrei dire torniamo con piacere in Val d'Aosta e precisamente nella Valle del Gran San Bernardo, sul percorso oggi della statale 27 ma che una volta era noto come la via dei pellegrini, la via franchigena, la via di collegamento dell'Italia con la Svizzera e poi con tutta l'Europa.
Nel maggio del 1800 Napoleone attraverso il Colle del Gran San Bernardo, durante la campagna d’Italia, questo avvenimento è entrato a fare parte della cultura locale attraverso il carnevale.
La maschera si chiama le landzette, un costume che ricorda le uniformi napoleoniche, sono abiti di pregio, confezionati interamente a mano, adorni di perline e paillette.
Il colore rosso simboleggia la forza e il vigore, che serve per esorcizzare i malefici e allontanare le disgrazie, le code dei muli sul posteriore rappresentano i venti, la loro presenza aiuta ad allontanare le correnti d’aria nefaste e fredde che in montagna rovina i raccolti.
Gli specchi sui costumi hanno la funzione di scacciare gli spiriti maligni;
Il volto delle landzette è coperto da una maschera, in mano tengono crine di una coda di cavallo e in vita hanno una cintura munita di un campanello per scacciare gli spiriti avversi.
Durante il corteo, le maschere visitano le famiglie; entrano nelle case, ballano nelle strade e nelle piazze, mangiano e bevono ciò che viene loro offerto come buon auspicio.
Gignod, 18 febbraio 2017 / 25 / 28 febbraio 2017
Étroubles, 23 / 24 febbraio 2017
Roisan, 25 febbraio 2017 / 27 / 28 febbraio 2017
Saint-Oyen, 25 febbraio 2017
Doues, 26 / 28 febbraio 2017
Saint-Rhémy-En-Bosses, 26 febbraio 2017 / 28 febbraio
Tutti questi paesi meritano una visita, anche se personalmente sono più legato a Étroubles e Saint-Rhémy-En-Bosses,
Étroubles, un piccolo borgo medioevale, ora museo a cielo aperto con l’apertura dell’esposizione “À Étroubles, avant toi sont passés…”, una galleria d´arte permanente con le opere di artisti di fama mondiale, si cammina molto volentieri tra le vecchie stradine in ciottolato, ogni tanto di possono ammirare i fontanili da cui zampilla l’acqua fresca proveniente dal Mont Vélan,
Saint-Rhémy-En-Bosses, è il primo paese che incontra quando dal Passo del Gran San Bernardo ci si avvia verso Aosta, è famoso per il suo Prosciutto Dop, uno dei prodotti più ricercati della Valle, il piatto tipico di tutta la zona sono le zuppe come la Zuppa alla Valpellinense fatta con brodo, la verza, formaggio fontina, pane casareccio e burro.
Si ringrazia Manuel Schiavi per la condivisone del video
Ma quante cose che sai, quanti posti che conosci, questo carnevale sarebbe da vedere.... Grazie delle informazioni e complimenti !!!
RispondiEliminaCiao Carmine, che belle queste manifestazioni: sono legate alle tradizioni e ricche di colore e di atmosfera!
RispondiEliminaUn caro saluto, buona settimana
Carmen
SARANNO SICURAMENTE MOLTO SPETTACOLARI!!!BACI SABRY
RispondiEliminaBeato te che riesci a girare per tutto il paese e a vedere tante cose belle !
RispondiEliminauna manifestazione che non conoscevo, grazie !
RispondiEliminaCostumi bellissimi e tanta allegria.
RispondiEliminaGrazie per le notizie sempre interessanti.
Buona settimana
enrico
Un carnevale da vedere, è molto caratteristico! Buona serata!
RispondiEliminaMi fai venir sempre più voglia di andare in Valle d'Aosta. Buona Vita!
RispondiEliminaDa anni, ormai, non vado a questi carnevali, sono un po' diversi ma molto pittoreschi e festosi, tu hai saputo rendere bene l'idea,certamente meritano una visita. Ciao Carmine, buona serata, Stefania
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