A volte capita di tentare di scrivere sotto tono perché si ha il timore che mettere una località troppo sotto i riflettori possa nuocere ad un contesto che si era preservato a fatica.
Ritorno a Chamois dopo 15 anni, avevo messo in evidenza questo piccolo comune perché era una delle poche località in Italia dove non circolavano automobili, si stava molto bene, una località dove regnava il silenzio, dove le persone con discrezione ti facevano sentire parte di una piccola comunità.
Devo dire che in quindici anni ci sono stati dei piccoli cambiamenti in positivo.
In primo luogo il numeri di residenti, di fronte a località che si spopolano Chamois va controcorrente: sono aumentati i residenti del piccolo comunità da 91 abitanti del 2001 ai 111 del 2021, un incremento di 20 abitanti. Un piccolo dato da inversione di tendenza, mi piace leggerlo cosi, rispetto alla mia prima visita del 2008 c'è in generale un maggiore movimento di persone.
In aumento anche i luoghi di ospitalità non tante le strutture alberghiere, ce ne sono alcune che attendono di aprire, la maggior parte vedo ristrutturate e trasformate da hotel in piccoli chalet del lusso, è incrementata l'offerta di Bed and Breakfast e appartamenti.
Tante le abitazione ristrutturate negli ultimi anni, nonostante i costi perché devono usare gli elicotteri per portare materiali, il costo del trasporto incide molto rispetto ad altre località anche il tempo durante l'inverno con la neve non è possibile lavorare, per questo spesso i cantieri possono durare anche anni, perchè sono pochi i mesi dove è possibile lavorare.
In questo video un architetto spiega la ristrutturazione di un vecchio edificio, un recupero con un'attenzione all'ambiente e alla sostenibilità, utilizzano materiali naturali, un metodo interessante per coibentare le case in montagna in funzione dei costi dell'energia.
Vedere i vecchi "rascard", ristrutturati e riconvertiti come esempi di edifici d’avanguardia con soluzioni energetiche sostenibili che trasformano Chamois in uno stimolante laboratorio di architettura a cielo aperto.
Un altro aspetto interessante di Chamois sviluppato negli ultimi anni è il collegamento con altri comuni della valle.
Chamois è al centro di nuovo progetto : la ciclovia Gran balconata del Cervino . Un itinerario sopra i 1800 m slm che unisce le località della Valtournenche da fare sia in bici che come trekking, da Giugno a Settembre.
La passeggiata Chamois- La Magdaleine che fa parte del percorso Gran balconata del Cervino, meglio conosciuto come sentiero 107, i sindaci dei due comuni hanno dotato il percorsi di pannelli che intendono sensibilizzare i camminatori sull'uso dell'energia, sul risparmio energetico e sulla rinnovabilità delle risorse naturali per la produzione d'energia.
Ancora oggi Chamois invita alla quiete e al riposo, un paese senza auto, senza rumore, senza stress, dal silenzio rotto dal rintocco delle campane.
Tuttavia per rendere una località "agreable" non basta essere senza auto, avere un bel panorama sulle Alpi, ma occorre una comunità che sia in grado di fare accoglienza, essere aperta e disponibile, è questo forse il cambiamento più evidente di Chamois rispetto al 2008, senza perdere la loro riservatezza e discrezionalità di gente di montagna.
Una piccola comunità che si sta trasformando, da una parte abbiamo le famiglie storiche che da sempre hanno abitato il paese, emigrati e poi ritornati per nostalgia e i nuovi arrivi, persone che apprezzano Chamois per lo stile di vita, persone che scelgono di vivere a Chamois.
Come arrivare a Chamois:
Autostrada A5 (Torino-Aosta), uscita al casello di Chatillon. Seguire le indicazioni per Breuil-Cervinia (SS 46 della Valtournenche). Percorrere la statale per 12 km, oltrepassare l’abitato di Antey St.André e proseguire fino a Buisson. All’indicazione Chamois-Funivia, girare a destra e parcheggiare nel parcheggio della funivia.
Per saperne di più
Caro Carmine, è bello che una località così autentica abbia preservato le sue caratteristiche sapendo aprirsi a nuove trasormazioni che non intaccano la sua natura bellissima e genuina. Grazie di cuore per i tuoi sempre preziosi articoli. Un caro saluto,
RispondiEliminaMG
Sono stata qui con il tour di gruppo scelto per visitare la Valle d'Aosta. Un luogo che trasmette serenità, pace, e gioia grazie ai colori vivi dei magnifici fiori presenti dappertutto, a differenza di Aosta e Pont Saint Martin.
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