Passa ai contenuti principali

Valli del Natisone: castagne, funghi porcini e gubana

L'Italia è ricca di tanti luoghi unici e belli, qualcuno rimane meno noto per via della sua collocazione geografica, come le valli del Natisone che da Cividale del Friuli, portano verso la Slovenia, un territorio di confine, che racchiude una storia e una cultura unica a partire dal 568 quando Cividale divenne capitale del primo ducato longobardo in Italia, per passare poi alla Serenissima e all'Impero Austro Ungarico e infine diventa parte della Repubblica Italiana.

Oggi le Valli del Natisone si presentano come una meta ideale per trekking, escursioni, percorsi in mountain bike e pesca sportiva, perché offrono scenari naturalistici unici per tante attività all'aria aperta.
Dal monte Matajur (1643 metri) si abbraccia con lo sguardo un ampio scenario, che va dalle Alpi Giulie alle Dolomiti, dal Carso al mare.

Nelle Valli del Natisone nasce il dolce simbolo del Friuli Venezia Giulia, dalla tipica forma a chiocciola: la gubana, pasta ripiena di noci, uvetta, pinoli, zucchero e grappa.

Nella cucina locale si respirano chiari influssi slavi, esiste nei territori di confine in realtà una comune cultura che si esprime anche a tavola, con la valorizzazione dei prodotti della terra, come le erbe spontanee, i funghi, i tartufi, le castagne e le mele. Sono tante le trattorie rustiche e i curati ristoranti, dove puoi assaggiare autentiche delizie che si tramandano da madre in figlia.

Ecco alcuni prodotti e piatti tipici delle Valli del Natisone: i formaggi caprini della zona, le palacinke delle crepes,  i šlicnjaki (specie di gnocchetti di farina), štakanije (puré di patate e verdure di stagione), le minestre di zucca e di castagne, le trote del Natisone, la mela seuka.

I sapori dell’autunno sono al centro della rassegna Invito a pranzo, che coinvolge i ristoranti delle Valli del Natisone, con l’obiettivo di valorizzare i funghi e i prodotti locali, un modo per invitare a scoprire questo territorio in gran parte poco noto alla maggior parte degli italiani.


Qualche esempio:

al ristorante Trattoria al Giro di Boa a fraz. di Ponte San Quirino di Cividale del Friuli menù da 25 euro, Gnocchi di castagne con funghi porcini,  palacinke di farina integrale con porro e speck, rost beef allo Schippettino con funghi porcini, Gubana delle valli del Natisone.

al ristorante Osteria all'antica a Fraz. Cras 125 - Pulfero, menù da 22 euro strudel saporito alla zucca, orzotto ai porcini, bocconcini di cinghiale con polenta e strudel di mele seuka.

Allogiare nelle valli del Natisone: a Grimacco c'è Albergo Diffuso valli del Natisone, dove si può soggiornare in case rurali ristrutturate in antichi borghi.

Arrivare a Cividale e valli del Natisone, in auto A 23 uscita udine, poi statale 54 fino a Cividale, in treno si raggiunge Udine (da Milano 4 ore) poi ferrovia Udine Cividale, in bus con le linee della Saf fino a San Pietro al Natisone.

Purtroppo da rilevare che unico elemento negativo ma come molte altre località l'accessibilità, se non si ha un auto sono di difficile raggiungibilità, speriamo in un futuro in un migliore sistema d'accessibilità attraverso la mobilità ecosostenibile, si possono avere dei belle iniziative turistiche ma la facilità di raggiungibilità e alternativa alle auto non vede essere considerata dalle destinazioni turistiche un optional.


Un invito a Pranzo nelle Valli dei Natisone dal 27 Settembre all'8 Dicembre

Info:


Nel video la Storia della Gubana delle Valli del Natisione



Commenti

  1. Adoro questi panorami meno conosciuta ma altrettanto splendidi!! Grazie Carmine e buona domenica

    RispondiElimina
  2. I frutti d'autunno sono arrivati caro Carmine.
    Buona domenica con un bel sole.
    Tomaso

    RispondiElimina
  3. Autunno in grande stile! Ciao, Arianna

    RispondiElimina
  4. Ciao Carmine ! sono quasi in Africa e sai che qui a Pantelleria ho visto un castagno ?! ricci ancora verdi chissà se riusciranno a maturare bene... Grazie del tuo post !!

    RispondiElimina
  5. Mi hai fatto conoscere luoghi a me sconosciuti. Grazie :)

    RispondiElimina
  6. che meraviglia! anche qui in trentino ci sono belle manifestazioni legate a questo delizioso dono della natura.
    un abbraccio
    alice

    RispondiElimina
  7. è la mia regione, conosco bene questi luoghi, sono splendidi !

    RispondiElimina
  8. Il ristorante me lo sono segnata, sono curiosissima e se passo, credo che sarà sicuramente una tappa :-) Grazie!!

    RispondiElimina
  9. ottimo reportage, dovrei "rallentare" e provare quell'ottima zuppa e magari qualche altro piatto... sono certo ci sarebbe da divertirsi !
    Buona settimana..

    RispondiElimina
  10. Territorio che conosco pochissimo.
    La gubana: da approfondire! Il ripieno ricorda il nostro pane di natale.
    A presto Carmine.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Beato Angelico a Firenze dal 26 Settembre al 25 Gennaio a Palazzo Strozzi e Museo di San Marco

Dopo il 1955 questa è la prima mostra dedicata al Beato Angelico a Firenze . L'evento dedicato al pittore toscano vuole rendere merito a quest'artista che per diverso tempo è stato poco noto al grande pubblico ma rimane un' artista importante nella storia della pittura italiana. A supportare questa mostra opere provenienti da tutto il mondo, di cui ben 28 opere restaurate recentemente che è possibile ammirare in una nuova luce e in nuovi colori che riescono a renderci una visione più completa e ricca della sua arte. Il pittore è vissuto tra '300 e '400 ed è stato uno degli artisti che ha introdotto nell'arte pittorica i principi artistici del Rinascimento , non sappiamo in realtà se consapevole o meno ma sicuramente ha utilizzato prospettiva, luce e colori per potersi esprimersi al meglio. La singolarità di questo artista inizia dal suo nome anzi sarebbe meglio dire da come veniva chiamato, Beato Angelico è chiaramente una denominazione, un appellativo perc...

Sidi Bou Said: il culto del gelsomino

Uno dei luoghi che trovo ideale per chi è alla ricerca di un viaggio e di un turismo lento è Sidi Bou Said in Tunisia. Un piccolo borgo arabo andaluso che sia affaccia sul mare mediterraneo, dove è impossibile circolare in auto tra le vie piccole e strette. Camminando si scopre un contesto unico, ricco di colore, di storia, d'arte ma che nasconde un piccolo segreto botanico: il culto del gelsomino.  In Tunisia all’interno dei giardini delle case, le piante dei gelsomini si spandono in tutta la loro meraviglia dal XIII° secolo quando gli arabi lo portarono dall’Andalusia. È divenuto cosi parte della cultura araba, simbolo di dolcezza e sensualità, non e raro essere avvicinati da venditori ambulanti di fiori di gelsomino, nei bar così come lungo le strade di Sidi Bou Said, in particolare al Caffè des Nattes , uno dei bar più belli della costa mediterranea, punto di ritrovo del villaggio ma soprattutto d’artisti, impegnati a sorseggiare il classico thè alla menta con pinoli...

Algeri, la capitale del Nord Africa sul Mare Mediterraneo

Algeri è la capitale di uno dei paesi più grandi dell'Africa, ha le spiagge tra le più belle di questa parte del Mar Mediterraneo tuttavia è una destinazione sconosciuta ai viaggiatori del nuovo millennio. Una volta era la meta preferita dei turisti inglesi, i sudditi della Regina Vittoria di un certo livello sociale andavano a svernare da Londra ad Algeri.  Gli ultimi decenni sono stati poco fortunati con questa città e con questo paese, si associa l'Algeria alla fine violenta del colonialismo francese, la guerra civile degli anni ’90 che è costata duecentomila vittime, gli attacchi terroristici e il fondamentalismo islamico hanno creato un clima di diffidenza e di paura.  Con la sua eredità fenicia, romana, bizantina, ottomana, piratesca e coloniale francese, Algeri contiene un tesoro in grado di stupire qualsiasi appassionato di cultura, architettura, letteratura, musica, arte, design, botanica o geografia.  @directionlalgerie Algeri la blanche Tutto quello che noi con...

222° Fiera dei Santons e le Navettes, Natale a Marsiglia, Francia

La tradizione dei Santons o meglio delle statue del presepe in Provenza, non ha una datazione certa quello che si può dire che iniziano ad apparire nel tardo medioevo, piccole statuette scolpite rappresentavano la natività e furono installate nelle chiese.  Una volta la maggior parte delle persone non sapevano leggere e scrivere per cui si tramettevano le tradizioni religiose tramite immagini, si voleva trasmettere la Natività di Gesù, secondo quanto tramandato dai vangeli di Matteo e Luca . Secondo alcune fonti la tradizione iniziò in Provenza grazie a Madre Pica che già intorno al 1200 costruiva rappresentazioni di scene di vita religiosa secondo altri il primo presepe apparve nel 1223 in Italia. Fu San Francesco d'Assisi a iniziare questa tradizione, che ben presto questa pratica si diffuse in Italia e furono i frati francescani  a introdurre la tradizione del presepe in Provenza. Personalmente ritengo che le due tradizioni si rifanno alla necessità di insegnare i valori...

Greccio: il presepe vivente di San Francesco

Era il 1223 quando San Francesco d'Assisi a Greccio decise di fare il primo presepe vivente, perché il paese di Greccio e i suoi dintorni tanto gli ricordavano Betlemme, per fare rivivere ai contadini l'emozione della Natività di Gesù, chiese il permesso al Papa Onorio III . Si narra che da tutti il circondario e dai paesi vicini con le torce vennero a vedere la rappresentazione della Nascita di Gesù , possiamo dire che da qui ebbe inizio la tradizione di rappresentare la Natività di Gesù cosi come la conosciamo ancora oggi. Dopo 790 anni la rappresentazione è sempre viva e molto forte, per tutti coloro che abitano sia in Umbria e nel Lazio consiglio di andare a vedere questa rappresentazione, è entrare in contatto con la storia, con la vita di S. Francesco d'Assisi, con la religione. Le prossime rappresentazioni : 1 Gennaio alle ore 17.45, 4 Gennaio alle ore 17.45, 5 Gennaio alle ore 17.45, 6 Gennaio alle ore 17.45. Greccio per uno scherzo del dest...

La Cappella Sistina di Milano, la Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore

La bellezza e la ricchezza dei dipinti della Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore a Milano sono stati paragonati alla Cappella Sistina di Roma , in realtà anche se hanno alcune analogie sono due cose diverse. La prima la Cappella Sistina è all'interno della Basilica di San Pietro , segnata dal fervore artistico di Michelangelo che dipinse la storia dell'Umanità prima delle tavole di Mosè. Mentre invece qui non c'è una cappella cosi grande ma ci sono due spazi una Chiesa con accesso per tutti e l'annesso Coro delle Monache benedettine , siamo in Convento di Clausura femminile, uno spazio che era riservato solo alle monache, che tramite una grata avevano la possibilità d'ascoltare messa. La chiesa è giunta fino a noi casualmente perchè sia i lavori d'espansione della città di Milano nell'800 e dei lavori dei primi del Novento e delle due guerre mondiali, hanno tolto e distrutto molto dell'antico Monastero, c'è rimasto poco ...

Ericeira, Portogallo, il sole e il mare d'autunno tra surf e ricci di mare

La maggior parte delle domande che mi arrivano in questo periodo, riguardano la ricerca di l ocalità dove trovare il sole e il mare d'autunno e d'inverno in Europa. Il Mare Mediterraneo offre delle magnifiche località a iniziare dalla Sicilia in Italia, dall'Isola di Malta , dall'Isola di Cipro , la Grecia , il Sud della Spagna ma ci sono le spiagge dei Paesi del Nord Africa sul Mediterraneo come Marocco, Tunisia ed Egitto, possono offrire in autunno e inverno temperature miti. Anche il Portogallo rientra tra questi paesi nonostante non sia sul Mare Mediterraneo, la regione dell' Algarve è una delle mete più ambite dai turisti del Nord Europa. Dal 1° ottobre il Portogallo ha allentato le restrizioni del Covid 19 ed uno dei paesi europei con il maggior numero di persone vaccinate, diventando una delle mete di viaggio più sicure. Rimaniamo in Portogallo perchè vorrei invece farsi conoscere una destinazione che conosco molto bene, dove in questo periodo almeno fin...

Sulle traccie di Chopin a Varsavia

" Sono varsaviano di nascita, polacco nel cuore e cittadino del mondo grazie al mio talento " cosi disse in vita Chopin, quest'anno si celebra il 200° anniversario della nascita del compositore polacco più famoso.  Una vita breve mori a soli  39 anni ma ha lasciato un segno in tutti i polacchi e in tutti gli appassionati di musica.  Non si può capire la musica di Chopin senza vedere Varsavia, e di conseguenza senza conoscere i polacchi. Anche se inverno e c'è la neve, le mura completamente ricostruite hanno mantenuto un fascino inimitabile.  Camminando nel centro storico di Varsavia sembra che in ogni strada ci sia il suo lato oscuro, in qualche modo la sua storia è il martirio della storia europea , annientata dai nazisti, dai russi e dei socialisti, nel nuovo millennio sembra risorta a una nuova vita.  Sentire i polacchi che parlano del tempo come della storia con un misto di malizia e di fatalismo, ci porta sulla strada della composizione e della ...

Mercati Locali : Finale Ligure tutti i giovedi sul lungomare Migliorini

Siete già tutti più o meno in vacanza, chi c'è già stato, chi le sta trascorrendo, chi deve ancora partire ma anche chi magari ci andrà un altro anno.  Questo vuole essere un invito a frequentare i mercati locali delle località dove siete in vacanza ma anche di dove abitate, informatevi dei giorni di mercato e fateci un giro, si possono scoprire tante cose interessanti si possono scoprire qualità di frutta e verdure locali e poco note e non meno buone, ma anche formaggi, pesce, dove qualità locali affiancano qualità presenti da altre regioni. Di passaggio a Finale Ligure , la cittadina della riviera delle palme , mi sono fermato al mercato che si svolge direttamente sul mare della cittadina ligure ed esattamente sul Lungomare Migliorini.  Il mercato si tiene a Finale Ligure il giovedì mattina nella prima parte ci sono soprattutto bancarelle d'abbigliamento, biancheria della casa, pentole, bigiotteria, mentre la parte alim...

I Mercati della Provenza Romantica, il Luberon per Food Lover: Apt, Lourmarin, Bonnieux, Gordes

Questa settimana vi porto con me in Provenza a camminare lungo le vie ciotolate di vecchi paesi e villaggi, qualcuno in pianura qualcuno arroccato su una collina che guarda il mediterraneo, girovagare tra i colori e i profumi dei mercati mi piace e mi diverto. La Provenza è un territorio molto vasto, è quella che una volta si chiamava Occitania, che va dal confine con l'Italia fino a Marsiglia, una regione suddivisa in più distretti. Il Luberon , il distretto meno noto nasconde un anima romantica , come i produttori agricoli del territorio appassionati del loro lavoro. Il Luberon forse è il distretto meno noto e conosciuto, va da Cavaillon a Monesque, ma è un autentico paradiso per i food lover, pochi sanno che provengono da qui la maggior parte dei prodotti agricoli e alimentari che arricchiscono le bancarelle dei mercati lungo la Costa Azzurra , miele, olive, vino, dolci, pane, ciliegie, albicocche, funghi, tartufi, uva e frutta candita. Nulla di meglio...