Passa ai contenuti principali

Isola delle lentezza: Leros (Grecia)


Leros Island from Uptick on Vimeo.

Ogni anno scopriamo delle isole greche fuori dai grandi circuiti del turismo di massa. Oggi è la volta dell'isola di Leros che la storia italiana ha più volte incontrato.
Secondo la mitologià è l'isola di Artemide, fa parte del Dodecanneso a poche miglia della Turchia e dalle isole di Kos e Rodi, un isola ideale per rilassarsi con spiagge tranquille, villaggi di pescatori con una storia tutta da raccontare. 
Durante il Medioevo l'isola come tutto il Dodecanneso venne occupato dai Cavalieri Ospitalieri di Rodi, che dovevano proteggere crociati e pellegrini durante il viaggio verso Gerusalemme.
Ordine dei Cavalieri Ospitalieri si ritirò nel XVI° secolo lasciando l'isola all'Impero Ottomano.
Leros fece parte della Serenissima di Venezia per un breve periodo a metà del XVII° secolo.
Più recentemente nel 1912 divenne possedimento italiano in Mare Egeo, dove Mussolini volle creare un grande complesso navale e una nuova capitale, Portolago, bonificando una palude infestata dalle zanzare.
L'ultimo periodo italiano ha lasciato all'isola un patrimonio architettonico razionalista ancora oggi ben visibile e recuperato negli ultimi anni come le grandi ville per gli ufficiali, i condomini per i gradi più bassi, il cinema e il mercato coperto.
Tutt'ora parte della memoria storica di Leros si concentra sulla seconda guerra mondiale a 80 anni di distanza.
Al largo della costa si trovano i relitti di molte navi e aerei da guerra dalla Battaglia di Leros, che ispirò il libro  "I cannoni di Navarone" di Alistair MacLean.
Oggi la città di Portolago si chiama Lakki ed è l'approdo delle navi che arrivano da Atene. Le località interessate dal turismo si sono sviluppate nei paesi di Panteli, Aghia Marina, Platanos, Vromolithos, Alinda più tradizionali e più vicino alle spiagge.



Platanos è il centro culturale e commerciale dell'isola con un'architettura classica del mediterraneo fatte con case bianche storiche autentiche e vicoli stretti.
Leros ha una flora mediterranea e una vegetazione selvaggia e cespugliosa, fatta di colture agricole classiche del mediterraneo si rimane inebriati dal profumo delle piante selvatiche d'origano, camomilla, salvia, rosmarino, santoreggia, timo, mentuccia, lavanda; fiori come orchidee aspyrramidi, ciclamini. Per una sorta di strano destino l'isola si caratterizza per la coltivazione di un frutto tropicale la guava, portato dall'Egitto, che in Grecia prospera solo a Leros.
Tante in tutta l'isola le testimonianze religiose, chiese, cappelle e monasteri che caratterizzano il paesaggio e offrono momenti di escursioni e camminata di grande interesse come i resti del Castello della Vergine Maria costruito dai Cavalieri Ospitalieri di Rodi.
L'isola è di grande interesse per coloro che amano le escursioni subacque andare a vedere i resti dei relitti della Seconda Guerra Mondiale .

Come arrivare a Leros in aereo:  ci sono diversi voli da Atene tutti i giorni, tra le compagnie più convenienti dall'Italia la Aegean Airlane con voli da Milano Malpensa con stop ad Atene.
Come arrivare in nave a Leros: dall'Italia partono diversi navi per la Grecia con destinazioni  Pireo, dal Pireo l'isola è collegata con più compagnie le più importanti sono: Bluestar II, Superfast ferries, Dodecanisos Seaway collegamenti frequenti anche dalle altre isole del Dodecanneso.
Come girare l'isola: per i più sportivi andare a piedi è un autentica scoperta, un ottima alternativa sono le biciclette e le moto, per i più pigri le automobili anche se l'isola è piccola. In alternativa ci sono due linee di autobus che collegano Platanos- Lakki- Xerokampos  (15 m di percorso completo )e Planotos - Agia Marina - Alinta - Plefouti (1 h di percorso completo).
Dove alloggiare a Leros:
Dove andare a mangiare a Leros:  non mancano taverne in ogni spiaggia e località, il migliore ristorante di Leros è Mylos noto per il pesce, una bellissima vista sul mare dove ad un ottima materia prima selezionata si unisce una cucina moderna rivisitata con gusto.
Dove mangiare qualcosa di dolce: piccoli laboratori di pasticcerie dove prevalgono le lavorazioni artigianali, tutte buonissime ma il mio indirizzo preferito è Sweet Leros a Panteli, potete trovare i dolci tipici come : Galaktoboureko alla crema di limone, Patzavouropita con pasta fillo e yogurt greco, il ciambellone all’arancio (Portokali),  dolci alle mandorle (Kourabiedes, ricetta della nostra collega greca). Realizzano anche un vino molto dolce che un leggero profumo se non ricordo male di geranio si abbina molto bene alle loro preparazioni dolci.

Per saperne di più. Visit Greece


Commenti

  1. La Grecia è ricca di bellezze.
    Sereno fine settimana.

    RispondiElimina
  2. Grazie per avermi fatto viaggiare nella mia Grecia e grazie per aver apprezzato il mio post sui kourabiedes!

    RispondiElimina
  3. Questa isola mi attira molto, grazie per avermela fatta conoscere!
    Buona domenica

    RispondiElimina
  4. Caro Carmine, mi sembra una isola tranquilla per vacanze!!!
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
  5. La Grecia è davvero molto bella :)

    RispondiElimina
  6. Adoro la Grecia e le sue isole. Buona domenica!

    RispondiElimina
  7. Ciao Carmine ! grazie del tuo post, mi fai sognare !!

    RispondiElimina
  8. Una interessantissima scoperta quest'isola, grazie Carmine!

    RispondiElimina
  9. Sembra stupenda, non la conoscevo!!

    https://julesonthemoon.blogspot.com/

    RispondiElimina
  10. Quest'isola non l'ho mai visitata e di questo post trovo molto interessante anche la parte storica che ignoravo.
    Buona giornata
    enrico

    RispondiElimina
  11. Un interessante itinerario, tra natura ed ecologia.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Beato Angelico a Firenze dal 26 Settembre al 25 Gennaio a Palazzo Strozzi e Museo di San Marco

Dopo il 1955 questa è la prima mostra dedicata al Beato Angelico a Firenze . L'evento dedicato al pittore toscano vuole rendere merito a quest'artista che per diverso tempo è stato poco noto al grande pubblico ma rimane un' artista importante nella storia della pittura italiana. A supportare questa mostra opere provenienti da tutto il mondo, di cui ben 28 opere restaurate recentemente che è possibile ammirare in una nuova luce e in nuovi colori che riescono a renderci una visione più completa e ricca della sua arte. Il pittore è vissuto tra '300 e '400 ed è stato uno degli artisti che ha introdotto nell'arte pittorica i principi artistici del Rinascimento , non sappiamo in realtà se consapevole o meno ma sicuramente ha utilizzato prospettiva, luce e colori per potersi esprimersi al meglio. La singolarità di questo artista inizia dal suo nome anzi sarebbe meglio dire da come veniva chiamato, Beato Angelico è chiaramente una denominazione, un appellativo perc...

Sidi Bou Said: il culto del gelsomino

Uno dei luoghi che trovo ideale per chi è alla ricerca di un viaggio e di un turismo lento è Sidi Bou Said in Tunisia. Un piccolo borgo arabo andaluso che sia affaccia sul mare mediterraneo, dove è impossibile circolare in auto tra le vie piccole e strette. Camminando si scopre un contesto unico, ricco di colore, di storia, d'arte ma che nasconde un piccolo segreto botanico: il culto del gelsomino.  In Tunisia all’interno dei giardini delle case, le piante dei gelsomini si spandono in tutta la loro meraviglia dal XIII° secolo quando gli arabi lo portarono dall’Andalusia. È divenuto cosi parte della cultura araba, simbolo di dolcezza e sensualità, non e raro essere avvicinati da venditori ambulanti di fiori di gelsomino, nei bar così come lungo le strade di Sidi Bou Said, in particolare al Caffè des Nattes , uno dei bar più belli della costa mediterranea, punto di ritrovo del villaggio ma soprattutto d’artisti, impegnati a sorseggiare il classico thè alla menta con pinoli...

Algeri, la capitale del Nord Africa sul Mare Mediterraneo

Algeri è la capitale di uno dei paesi più grandi dell'Africa, ha le spiagge tra le più belle di questa parte del Mar Mediterraneo tuttavia è una destinazione sconosciuta ai viaggiatori del nuovo millennio. Una volta era la meta preferita dei turisti inglesi, i sudditi della Regina Vittoria di un certo livello sociale andavano a svernare da Londra ad Algeri.  Gli ultimi decenni sono stati poco fortunati con questa città e con questo paese, si associa l'Algeria alla fine violenta del colonialismo francese, la guerra civile degli anni ’90 che è costata duecentomila vittime, gli attacchi terroristici e il fondamentalismo islamico hanno creato un clima di diffidenza e di paura.  Con la sua eredità fenicia, romana, bizantina, ottomana, piratesca e coloniale francese, Algeri contiene un tesoro in grado di stupire qualsiasi appassionato di cultura, architettura, letteratura, musica, arte, design, botanica o geografia.  @directionlalgerie Algeri la blanche Tutto quello che noi con...

222° Fiera dei Santons e le Navettes, Natale a Marsiglia, Francia

La tradizione dei Santons o meglio delle statue del presepe in Provenza, non ha una datazione certa quello che si può dire che iniziano ad apparire nel tardo medioevo, piccole statuette scolpite rappresentavano la natività e furono installate nelle chiese.  Una volta la maggior parte delle persone non sapevano leggere e scrivere per cui si tramettevano le tradizioni religiose tramite immagini, si voleva trasmettere la Natività di Gesù, secondo quanto tramandato dai vangeli di Matteo e Luca . Secondo alcune fonti la tradizione iniziò in Provenza grazie a Madre Pica che già intorno al 1200 costruiva rappresentazioni di scene di vita religiosa secondo altri il primo presepe apparve nel 1223 in Italia. Fu San Francesco d'Assisi a iniziare questa tradizione, che ben presto questa pratica si diffuse in Italia e furono i frati francescani  a introdurre la tradizione del presepe in Provenza. Personalmente ritengo che le due tradizioni si rifanno alla necessità di insegnare i valori...

Greccio: il presepe vivente di San Francesco

Era il 1223 quando San Francesco d'Assisi a Greccio decise di fare il primo presepe vivente, perché il paese di Greccio e i suoi dintorni tanto gli ricordavano Betlemme, per fare rivivere ai contadini l'emozione della Natività di Gesù, chiese il permesso al Papa Onorio III . Si narra che da tutti il circondario e dai paesi vicini con le torce vennero a vedere la rappresentazione della Nascita di Gesù , possiamo dire che da qui ebbe inizio la tradizione di rappresentare la Natività di Gesù cosi come la conosciamo ancora oggi. Dopo 790 anni la rappresentazione è sempre viva e molto forte, per tutti coloro che abitano sia in Umbria e nel Lazio consiglio di andare a vedere questa rappresentazione, è entrare in contatto con la storia, con la vita di S. Francesco d'Assisi, con la religione. Le prossime rappresentazioni : 1 Gennaio alle ore 17.45, 4 Gennaio alle ore 17.45, 5 Gennaio alle ore 17.45, 6 Gennaio alle ore 17.45. Greccio per uno scherzo del dest...

La Cappella Sistina di Milano, la Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore

La bellezza e la ricchezza dei dipinti della Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore a Milano sono stati paragonati alla Cappella Sistina di Roma , in realtà anche se hanno alcune analogie sono due cose diverse. La prima la Cappella Sistina è all'interno della Basilica di San Pietro , segnata dal fervore artistico di Michelangelo che dipinse la storia dell'Umanità prima delle tavole di Mosè. Mentre invece qui non c'è una cappella cosi grande ma ci sono due spazi una Chiesa con accesso per tutti e l'annesso Coro delle Monache benedettine , siamo in Convento di Clausura femminile, uno spazio che era riservato solo alle monache, che tramite una grata avevano la possibilità d'ascoltare messa. La chiesa è giunta fino a noi casualmente perchè sia i lavori d'espansione della città di Milano nell'800 e dei lavori dei primi del Novento e delle due guerre mondiali, hanno tolto e distrutto molto dell'antico Monastero, c'è rimasto poco ...

Ericeira, Portogallo, il sole e il mare d'autunno tra surf e ricci di mare

La maggior parte delle domande che mi arrivano in questo periodo, riguardano la ricerca di l ocalità dove trovare il sole e il mare d'autunno e d'inverno in Europa. Il Mare Mediterraneo offre delle magnifiche località a iniziare dalla Sicilia in Italia, dall'Isola di Malta , dall'Isola di Cipro , la Grecia , il Sud della Spagna ma ci sono le spiagge dei Paesi del Nord Africa sul Mediterraneo come Marocco, Tunisia ed Egitto, possono offrire in autunno e inverno temperature miti. Anche il Portogallo rientra tra questi paesi nonostante non sia sul Mare Mediterraneo, la regione dell' Algarve è una delle mete più ambite dai turisti del Nord Europa. Dal 1° ottobre il Portogallo ha allentato le restrizioni del Covid 19 ed uno dei paesi europei con il maggior numero di persone vaccinate, diventando una delle mete di viaggio più sicure. Rimaniamo in Portogallo perchè vorrei invece farsi conoscere una destinazione che conosco molto bene, dove in questo periodo almeno fin...

Sulle traccie di Chopin a Varsavia

" Sono varsaviano di nascita, polacco nel cuore e cittadino del mondo grazie al mio talento " cosi disse in vita Chopin, quest'anno si celebra il 200° anniversario della nascita del compositore polacco più famoso.  Una vita breve mori a soli  39 anni ma ha lasciato un segno in tutti i polacchi e in tutti gli appassionati di musica.  Non si può capire la musica di Chopin senza vedere Varsavia, e di conseguenza senza conoscere i polacchi. Anche se inverno e c'è la neve, le mura completamente ricostruite hanno mantenuto un fascino inimitabile.  Camminando nel centro storico di Varsavia sembra che in ogni strada ci sia il suo lato oscuro, in qualche modo la sua storia è il martirio della storia europea , annientata dai nazisti, dai russi e dei socialisti, nel nuovo millennio sembra risorta a una nuova vita.  Sentire i polacchi che parlano del tempo come della storia con un misto di malizia e di fatalismo, ci porta sulla strada della composizione e della ...

Mercati Locali : Finale Ligure tutti i giovedi sul lungomare Migliorini

Siete già tutti più o meno in vacanza, chi c'è già stato, chi le sta trascorrendo, chi deve ancora partire ma anche chi magari ci andrà un altro anno.  Questo vuole essere un invito a frequentare i mercati locali delle località dove siete in vacanza ma anche di dove abitate, informatevi dei giorni di mercato e fateci un giro, si possono scoprire tante cose interessanti si possono scoprire qualità di frutta e verdure locali e poco note e non meno buone, ma anche formaggi, pesce, dove qualità locali affiancano qualità presenti da altre regioni. Di passaggio a Finale Ligure , la cittadina della riviera delle palme , mi sono fermato al mercato che si svolge direttamente sul mare della cittadina ligure ed esattamente sul Lungomare Migliorini.  Il mercato si tiene a Finale Ligure il giovedì mattina nella prima parte ci sono soprattutto bancarelle d'abbigliamento, biancheria della casa, pentole, bigiotteria, mentre la parte alim...

I Mercati della Provenza Romantica, il Luberon per Food Lover: Apt, Lourmarin, Bonnieux, Gordes

Questa settimana vi porto con me in Provenza a camminare lungo le vie ciotolate di vecchi paesi e villaggi, qualcuno in pianura qualcuno arroccato su una collina che guarda il mediterraneo, girovagare tra i colori e i profumi dei mercati mi piace e mi diverto. La Provenza è un territorio molto vasto, è quella che una volta si chiamava Occitania, che va dal confine con l'Italia fino a Marsiglia, una regione suddivisa in più distretti. Il Luberon , il distretto meno noto nasconde un anima romantica , come i produttori agricoli del territorio appassionati del loro lavoro. Il Luberon forse è il distretto meno noto e conosciuto, va da Cavaillon a Monesque, ma è un autentico paradiso per i food lover, pochi sanno che provengono da qui la maggior parte dei prodotti agricoli e alimentari che arricchiscono le bancarelle dei mercati lungo la Costa Azzurra , miele, olive, vino, dolci, pane, ciliegie, albicocche, funghi, tartufi, uva e frutta candita. Nulla di meglio...