Il nome Ieranto deriva dal greco "Ieros", ovvero "sacro": a Punta Campanella, sorgeva il tempio della dea Atena e secondo Plinio il Vecchio questo è il luogo descritto da Omero nelle parole di Circe che metteva in guardia Ulisse dal dolce e sensuale Canto delle Sirene: la Baia di Ieranto.
Rappresenta ancora oggi il fascino che rapisce, sono numerose le guide che propongono un escursione all'interno dell'area Marina Protetta di Punta Campanella.
Un luogo che è facilmente raggiungibile tramite trekking da Nerano in una gita di 4h con una distanza di soli 6km, un percorso tra natura spontanea (profumo di rosmarino che inebria), limonaie e terreni coltivati a oliveti, divisi da muretti a secco.
La Baia di Ieranto è patrimonio del Fai al centro di un progetto di recupero ambientale della macchia mediterranea, la spiaggia in fondo dove è possibile fare un bagno con la vista dei faraglioni di Capri non ha uguali in nessun luogo del mondo.
Per saperne di più.
Caro Carmine, sai io non conoscevo questo bellissimo posto.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Nemmeno io conoscevo questo posto: dev'essere magico!
RispondiEliminaQuanta bellezza nel mondo! Speriamo di tornare presto a potere sognare di raggiungerla concretamente... Intanto grazie a tuo blog viaggiamo virtualmente!
RispondiEliminaViaggiare e conoscere il mondo è una cosa stupenda e arricchisce lo spirito ma in Italia abbiamo luoghi stupendi che tutti ci invidiano.
RispondiEliminaBuona giornata.
enrico
Che posti !!!Meraviglie della natura !!Presto , forse, potremo tornare a viaggiare. Saluti.
RispondiEliminaCiao Carmine, sai che quei luoghi sono nel cassetto dei miei sogni di viaggio, e temo che li rimarranno un caro saluto e grazie per il post
RispondiEliminaChe meraviglia!!!
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