A pesare su questa scelta sicuramente la questione finanziaria, c'è un bisogno urgente di questo motore economico ($ 2.645 miliardi nel 2019), Cuba ha dovuto ridurre drasticamente le sue importazioni, che di solito coprono l'80% del suo fabbisogno alimentare. Ovunque, le code davanti ai supermercati si allungano, con carenza di caffè, latte, carta igienica.
Il turismo è il settore che è riuscito a far uscire Cuba dalla precedente crisi economica causata dal crollo dell'Unione sovietica.
Ma aprire le porte è anche un pericolo. Sui recenti voli di turisti britannici e russi verso le spiagge, sono stati rilevati diversi casi di coronavirus, costringendo all'isolamento di decine di viaggiatori.
Per rassicurare, l'isola si basa su uno slogan: "Cuba, una destinazione sicura". Le sue cifre di infezione sono tra le più basse delle Americhe, con 7.725 casi ogni 11,2 milioni di abitanti. Il suo protocollo prevede che i turisti superino un test all'arrivo ed evitino di uscire fino ai risultati, 24 ore dopo, poi una presenza medica permanente in hotel, grazie alla rete sanitaria di 82 medici ogni 10.000 abitanti, tra le più alte al mondo.
L'efficace strategia per controllare l'epidemia è una risorsa per Cuba perché i turisti nei prossimi mesi saranno alla ricerca di destinazioni sicure dal punto di vista sanitario. Cosi è stato varato un programma che protegge la vita dei turisti e dei lavoratori nel settore per rilanciare l'economia che senza turismo è in forte crisi.
Cosi Cuba si è ingegnata e si rivolge a un target nuovo lo stesso del Turismo Lento, che prevede lunghi soggiorni, tanto che si rivolge ai lavoratori del settore della tecnologia digitale, dove non è importante dove si lavora basta essere connessi con la rete internet.
Quindi l' isola offre soggiorni lunghi anche di due o tre mesi, garantendo collegamenti digitali, offre a Canadesi e Americani ed Europei in pensione la possibilità di passare un inverno mite.
Per saperne di più:
Che bello leggere queste notizie. Purtroppo è chiaro che con il virus si dovrà convivere a lungo. Trovare strategie per tornare cautamente a una parvenza di normalità, pur nella massima prudenza è davvero importante e di grande speranza. Incrociano le dita e nel frattempo facciamoci confortare da notizie del genere. Grazie Carmine!
RispondiEliminaMi sembra un chiaro esempio che in alcuni casi un’economia che va a rotoli sia considerata più pericolosa del contagio.
RispondiEliminaCiao, grazie per il post.
enrico
Bella notizia ed anche sarebbe una bella destinazione
RispondiEliminaSicuramente una bellissima destinazione, chissà se un giorno riuscirò a visitarla!
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