Il progetto itinerari storici culturali del Moderno e del Contemporaneo, tre regioni del Nord Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria) si propongono come un unico prodotto turistico per Expo 2015 con la collaborazione con la rivista Domus.
Un progetto che devo dire è piuttosto ambizioso ma molto discutibile. Un progetto che vuole elevare l’architettura moderna a monumento da visitare.
Tra le attrazione di Milano la nuova Bocconi, Teatro Armani di via Borgognone, Il palazzo di Renzo Piano per il Sole 24 ore, il nuovo polo della Fiera di Furkas
A Torino : il palavela della Gae Aulenti, la chiesa di Mario Botta, lo spazio polifunzionale di Furkas, in Liguria il nuovo terminal Crociere a Savona e il nuovo porto di Varazze.
Cominciamo nel dire che è errato parlare di itinerari storici, l’edificio più vecchio è datato 1991 neanche 18 anni fa, soprattutto per considerarsi storico ha bisogno di tempo ma soprattutto un edificio deve avere un significato sociale, un valore simbolico per gli uomini e la società.
Invece sono delle forme urbane senza tessuto sociale, che non sono in grado di creare nuove socialità.
Luoghi di imprecise socialità in transito, non ci si eleva a storia da soli, ma sono gli altri che riconoscono in ambiente in uno spazio il contenuto della storia.
Rimangono dei percorsi didattici per i studenti di Architettura, nel senso di ragazzi guardate ma per favore cercate di fare di meglio e non prendete esempio.
Ho sentito qualcuno definirlo il “tour dei cattivi maestri d’architettura” perché la caratteristica di questi edifici è la bruttezza, la non piacevolezza, il fatto che guardandoli ti danno solo sensazioni negative.
Nonostante la loro maestosità sono poveri, perché sono poveri di creatività, sono poveri di fantasia, sono poveri perché non considerano l’uomo, i suoi bisogni i suoi rapporti con lo spazio e con il tempo, sono aridi come chi li ha disegnati.
Questi percorsi sono un autocelebrazione di se stessi di un certo tipo di architettura moderna che si vuole porre al mondo come esempio da seguire. (speriamo di no!!!) Non è questo il design del made in Italy, non è questo il tipo di arte per cui gli Italiani sono noti in tutti il mondo.
Edifici brutti ce li hanno i turisti anche a casa loro, perchè dovebbero venire a vederli in Italia? Pensate che i turisti in Italia vengano per vedere gli edifici di Furkas? Sopratutto non è turismo lento anzi non è nemmeno turismo!
finalmente una sana opinione ; a volte chi progetta sembra essere estraneo alla realtà che lo circonda e non solo , forse anche alla storia e agli stupendi esempi che ci ha lasciato e che tutto il mondo viene nel nostro paese a visitare .
RispondiEliminasono daccordo anche io, ideali per i films horror
RispondiEliminaCredo che sia un problema di approccio culturale. Quello che si viene a vedere quando si viene in vacanza in Italia non sono certamenti gli edifici di gae aulenti o renzo piano, quanto per esempio palazzo strozzi, palazzo vecchio a Firenze, si dei percorsi quelli dle progetto sicuramente poco felici dei quali difficilmente rimarrà qualcosa
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