Nel resto della Sardegna il Su Succu vuole dire la fregola grossa condita con ragù invece nell'alto Oristanese per Su Succu si intende questo piatto con tagliolini all'uovo, formaggio, brodo e zafferano che usava tradizionalmente accompagnare gli sposi il giorno del matrimonio.
L'origine di questo piatto non sono ancora note ma con molta probabilità nasce dal fatto che una volta consumare carne e uova era una rarità, una cosa che si faceva poche volte all'anno e lo si legava alle feste comandate come appunto il Natale e la Pasqua.
Un piatto che richiede tempo era costoso non solo per uso della carne e dell'uovo ma anche dello zafferano e del formaggio fresco locale il Casu Aghedu.
Si ringrazia © inMediAzione per la condivisione del video
Lo si inizia a preparare dalla mattina presto le donne del paese iniziano con un rituale di gesti che si tramandano da madre in figlia la preparazione del brodo e dei tagliolini preparato con un o due uova solo uovo per un chilo di farina, un tempo le uova non si sprecavano e devono essere tagliati sottilissimi perchè non devono bollire e cuocere in acqua ma con il calore del brodo in un contenitore apposito di terracotta che trattiene il calore.
Ricetta Su Succu: ogni famiglia conserva una sua ricetta tradizionale, la versione classica nel video, io conosco la versione moderna e ve la racconto come la conosco, cosi: per prima cosa si fanno degli tagliolini all'uovo tagliati finissimi e si fanno essicare, poi si fa il brodo con carne di pecora, manzo, pollo ruspante, polpa di maiale, pomodoro secco, cipolla, carota si fa ridurre e si mette lo zafferanno, si grattugia del pecorino semi stagionato e si taglia del primosale di 2 giorni da sapore leggermente acido. Si prende un recipiente di terracotta si mettono i tagliolini secchi, il primo sale tagliato a fettine, pecorino grattugiato e si copre con il brodo caldo, si fa un secondo strato sempre tagliolini, primosale, formaggio grattugiato, brodo, prendete il recipiente di terracotta e mettetelo a gratinare in forno 15-20 minuti, toglierlo dal fuoco e lasciarlo riposare dieci minuti, fate la porzione e impiattare.
Alla fine i tagliolini sono gialli colore dell'oro sembrano tante spighe di grano al sole, il grano è sempre stato il simbolo della preziosità e della ricchezza dell'umanità.
L'evento tutti gli anni prevede durante la mattina, il corteo di ragazze con i costumi tradizionali che sfila per le vie del paese con in testa canestri e cesti colmi di pane, pasta e dolci fatti in casa, riproponendo l’antico cerimoniale, legato al matrimonio, con cui si trasportavano gli alimenti occorrenti per la festa nella dimora degli sposi, segue la dimostrazione del piatto in piazza con la degustazione.
Per l’occasione viene allestita una mostra dei momenti di vita e ambienti legati al passato con esposizione di prodotti artigianali ed enogastronomici del territorio, nell’antico monastero di “Collegiu”, durante la sagra per l’intera giornata, è possibile visitare il Museo del Costume tradizionale e del Lino.
Arrivare a Busachi: da Oristano la strada statale 388 direzione Sorgoro.
Info, fonte e foto: Busachi, Go Oristano,
Si ringrazia © Giovanni Domenico Cabiddu per la condivisione del video
E' proprio come dici tu, Carmine. Un luogo incantato. La ricchezza delle tradizioni è inestimabile. Suggestivo il video della sagra, preziosissimo quello della preparazione dei dorati tagliolini. Un caro abbraccio,
RispondiEliminaMG
Che meraviglia!
RispondiEliminaCaro Carmine, tu ci porti in giro per l'Italia e ci fai conoscere dei luoghi veramente speciali, questo poi ha delle tradizioni che sono veramente fantastiche.
RispondiEliminaUn grazie infinite cara amico di questi grandiosi post.
Tomaso
bellissimo Carmine!!!
RispondiEliminami piace moltissimo viaggiare alla scoperta di luoghi e tradizioni...
farò tesoro di qst info
grazie!!!
Un articolo molto interessante, che serve a diffondere non solo questo posto molto bello della Sardegna, ma anche per avere conoscenza della loro cultura e tradizione. Grazie Carmine, e saluti!
RispondiEliminache bello questo post, ci sembra di essere lì anche noi, non avevo mai sentito da nessun altra parte di questa ricetta
RispondiEliminaPiuttosto laborioso, ma dev'essere buono...ciao, Arianna
RispondiEliminaMa che bel post e che bel blog, adoro questi racconti, inoltre son stata quest'estate in Sardegna per la prima volta e me ne sono innamorata, della cucina, della natura, del mare con l'acqua cristallina, dei fiori, dei paesini, ecc...bellissimo!
RispondiEliminaCarmineeee voglio andare in Sardegnaaaa!! E mo'??? :D un abbraccione e buon fine settimana!
RispondiEliminaChe bellezza questi tagliolini color del grano e che desiderio di ritornare in Sardegna un luogo unico al mondo!!!a presto :-)
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