Due lingue diverse, due culture diverse, due fazioni diverse, l'Austria alleati con la Famiglia Borbone e la Francia di Napoleone con Giacchino Murat, le due regine si passarono due volte il testimone se cosi possiamo dire del comando dal momento che entrambi i mariti per diversi motivi furono poco presenti.
Napoli è sempre stata negli ultimi anni sinonimo d' arretratezza culturale ed economica, non era cosi alla fine del '700 e l'inizio dell'800 era considerata alla pari della città di Parigi e Londra.
Noi oggi a Napoli possiamo ammirare il Palazzo Reale di piazza Plebisicito, Museo di Capodimonte, Scavi di Pompei lo devono sicuramente a Carlo III di Borbone ma in particolare alla perseveranza alla volontà, alla continuità che queste due donne seppero dare al progetto della città di Napoli, rischiando in prima persona.
Maria Carolina d'Asburgo Lorena, moglie di Ferdinando IV, figlia di Maria Teresa D'Austria e sorella di Maria Antonietta di Francia, a lei si deve lo Statuto di San Leucio, una serie di norme a favore delle donne con parità di salario, di possibilità di studio e scelta del compagno, una rivoluzione per l'epoca. Dopo la morte della Sorella a Parigi abbandonò la sensibilità progressista.
Maria Carolina Bonaparte, moglie di Gioacchino Murat e sorella di Napoleone, come non ricordare il completamento della Reggia di Caserta, portò a Palazzo Reale di Napoli gli arredamenti e decori del Le Tuileries, ma soprattutto finanziò in prima persona gli Scavi di Pompei.
Sono convinto che le due donne si innamorarono della città andando oltre i loro ruoli istituzionali di consorti del re, entrambe furono spazzate via da un gioco politico più grande di loro, furono giudicate per chi avevano sposato non per quello che avevano fatto, sono sempre state viste come straniere e pagarono pesantemente scelte non personali.
Il destino per entrambe non fu generoso Maria Carolina d'Asburgo - Lorena mori in Austria lontana dal marito e dai figli, Maria Carolina Bonaparte, perso il marito in guerra e si risposò con il Generale Macdonalds mori a Firenze qualche anno dopo.
La storia è fatta d'uomini ma durante la loro permanenza Napoli ebbe una fama che non ha più ritrovato.
Purtroppo il loro lavoro sulla città di Napoli non ebbe continuità, nessuno dei successori comprese l'importanza, oggi stesso è cronaca dello stato di poca manutenzione dell'area di Pompei, della Reggia di Caserta, come la mancanza di una valorizzazione sia del Palazzo Reale che del Museo di Capodimonte, che non fanno parte del patrimonio storico archittettonico minore ma maggiore.
Museo di Capodimonte, una delle dimore storiche della case reale si può trovare una ricca collezione Farnese d'arte Botticelli, Hayes, Lotto, Mantegna, Raffaello, Tiziano, Caravaggio, la tutela di Maria Carolina impedì che enorme collezione Farnese non fosse distrutta, rubata e venduta.
Teatro San Carlo il più antico teatro d'opera d'Europa, è stato esempio per tutti gli altri teatri del mondo, inaugurato nel 1767 fu poi G. Murat a dare incarico all'architetto Niccolini d'ampliarlo e dare l'aspetto che conosciamo oggi.
Scavi di Pompei iniziati da Carlo III di Borbone fu Maria Carolina d'Asburgo a ingaggiane ingegnere La Vega per riportare alla luce la prima parte della citta, fu però sotto Maria Carolina Bonaparte il periodo più importante con il maggior numero di lavori e ritrovamenti, si fece inoltre promotrice di pubblicazioni internazionali per fare conoscere gli scavi in tutto il mondo.
Reggia Caserta la Versaille Italiana venne ultimata proprio sotto il periodo di G.Murat.
Palazzo Reale, entrambe portarono dall'estero arredi e migliorie.
Piazza del Plebiscito, cosi come è oggi fu voluta da G. Murat.
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