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La ferrovia Isernia Sulmona io la conosco bene, la mia famiglia arriva da quella regione, da quella provincia da quei paesi persi in mezzo alle montagne, dove il rumore del vento che soffiava veniva interrotto solo dal suono del passaggio del treno.
Per tante generazioni questo mezzo di locomozione ha rappresentato la speranza del futuro ma anche l'inquietudine di lasciare quel mondo conosciuto e quegli affetti cari, alla volta del mondo.
Sono i paesi degli emigranti, di quelle buone mani che hanno raggiunto la Germania, il Belgio, la Francia, il Regno Unito, l'America del Nord e l'America del Sud, mani in cerca di fortuna, qualche volta trovata, qualche volta solo sfiorata, qualche volta è rimasto un sogno nascosto avvolto in un fazzoletto bagnato di lacrime.
In questi anni in giro per il mondo quanti compaesani ho ritrovato, persone che non conoscevo, ma che basta uno sguardo per riconoscersi- Sei italiano? Ma se anche tu di? Vero? Incontri casuali e fortuiti a Parigi dentro un bistrot, nella stazione di Colonia, a Londra a Portobello Market, nella stazione della metropolitana di Zurigo, a San Paolo del Brasile, in uno store a Montreal, a Key West, nel mercato del pesce di Tokyo.
Il treno che scandiva i ritmi della giornata
Il treno non è stato solo un mezzo di trasporto, segnava il tempo della giornata, "è successo tra il treno che passa a mezzogiorno e quelle delle tre", "ci vediamo quando passa il treno per Sulmona del tardo pomeriggio" "l'ho visto passare sotto casa appena passato il treno quello che arriva a Isernia alla 16".
Il suono del passaggio del treno ricordava a chi lavorava in campagna l'affetto dei propri cari figli fratelli compagni amici e la speranza di poterli riabbracciare.
Quante storie questo treno potrebbe raccontare, storie di paese, storie di mille estati e di mille inverni, storie di uomini e storie di donne, storie di mamme e storie di figli, storie d'amori persi e ritrovati.
La ferrovia aperta nel 1892 e chiusa nel 2011
Dagli anni '80 non si va più via, anzi qualcuno ritorna e forse per questo che la tratta è stata chiusa ha smesso di essere il sogno di più generazioni.
La ferrovia Isernia Sulmona venne aperta nel 1892 la prima tratta mentre il percorso intero nel 1897, 128 km un percorso dal dislivello molto alto dai 400 m si Sulmona ai 1268 m slm di Rivisondoli ( la seconda stazione ferroviaria più alta in Italia dopo il Brennero). Anello di congiunzione che avrebbe dovuto collegare Pescara il Mare Adriatico con Napoli il mare Tirreno. Un opera d' ingegneria ferroviaria, 103 tra ponti e viadotti, e 54 gallerie, tempo di percorrenza circa 4 h.
Dagli anni '80 le condizioni economiche sono migliorate nella zona ed è arrivato un certo benessere che ha favorito la costruzione di strade e la circolazione di più automobili rendendo desueto il viaggio in treno, cosi del 2011 le ferrovie decisero di chiudere la tratta per carenza di viaggiatori.
Due associazioni d'amatori, se posso usare questo termine hanno deciso di tenere in piedi la tratta a scopo turistico. Si tratta di una delle più belle zone d'Italia (sono un po di parte in questo post lo ammetto) meno note e conosciute ma non meno belle. Affascinante d'inverno con la neve d'inverno varie e colorato di primavera e durante l'estate.
Un possibile progetto turistico affascinante ma ..
Io ho sempre espresso le mie perplessità sulle ferrovie dismesse riciclate in ferrovie turistiche o ferrovie dimenticate, perché secondo me una tratta ferroviaria ha senso se viene percorsa tutti i giorni, altrimenti diventa solo un' occasione per spendere soldi pubblici, ferrovie sempre in attesa di finanziamenti non vanno bene, diventano delle voraci di danaro pubblico, sono ferrovie che devono finanziarsi da sole, tenerle per percorrerle sette o otto volte in un anno non ha senso e non è economicamente corretto nei confronti della società.
Oggi la tratta viene coperta da autobus e dalle automobile che impiegano di più, io voglio fare un invito alle amministrazioni locali a rivalutare il treno nei spostamenti, inquina meno, quella rete ferroviaria è una risorsa non per il turismo ma per l'intera collettività, questo treno non deve essere per i turisti ma per tutti, per primi devono essere i cittadini locali a comprendere l'importanza di quella ferrovia e non i turisti.
Il progetto turistico per quanto bello e romantico, però fa acqua da tutte le parti, il viaggio di una volta al mese la presenza di questo treno non è una garanzia, deve essere un calendario preciso e referibile, non si parte per fare un viaggio senza sapere se quel treno ci sarà o non ci sarà, gli operatori turistici devono saperlo un anno prima non una settimana prima.
L'iniziativa di una gita di un giorno non fa turismo
La zona è poco accessibile sia da Roma che da Napoli si impiega molto tempo per arrivare, il viaggio deve dare la possibilità alle persone di arrivare le coincidenze sono importanti, per un viaggio in giornata. Ora l'iniziativa sembra solo pensata per un passatempo locale, per una gita, questo non fa turismo, questa fa festa, va bene ma poi bisogna costruire professionalità intorno ad un progetto.
Se si viene da lontano è logico aspettarsi la possibilità di passare qualche giorno in qualche località, tranne Roccaraso noto per il turismo invernale, delle altre località si conosce poco anche solo delle possibilità offerte, arrivare a Roccaraso in treno sarebbe un ottimo input al turismo. Bello andare lenti ma questo deve avere uno scopo, le ferrovie non sopravvivono per il ricordo ma se sono integrate alla vita e alla società moderna.
Il treno Isernia Sulmona merita attenzione a più livelli
Questa del rivivere il viaggio Isernia Sulmona è una bella idea ma manca un progetto turistico per essere promozione del territorio, come manca un progetto di viabilità in cui questo sia inserito. Le potenzialità ci sono ma non basta, è vero che la Svizzera ha fatto dei viaggi in treno un grande business ma questi ci sono tutti i giorni e sono facilmente accessibili e integrati con le altre reti di trasporto e con la rete delle offerte turistiche, dove si percepisce un tutt'uno, non mi risulta che lo sia in Molise come in Abruzzo.
Arrivare a Isernia, da Roma in treno 2, 10 h da Napoli circa 2,10- 2,35h,
Arrivare a Sulmona da Roma Tiburtina in 3h e da Pescara 1 h