Sono nove piccole isole che formano un arcipelago al largo di Istanbul, un piccolo paradiso sconosciuto e senza automobili, dove si circola con cavalli, biciclette e cart.
La fama di queste isole è da attribuire al sultano Abdul Aziz. Si narra che un giorno il Sultano e la sua favorita Mihri Hanoum sul caicco imperiale, fanno sosta sulle isole.
La bella Hanoum rimane estasiata dall’isola di Buyukada e il Sultano gliene fece dono d’amore e ordina che l’isola fosse resa elegante e raffinata.
Di quel periodo restano ville bianche bellissime circondate da giardini a gradinata profumati di rose e gelsomini, viali alberati che nascondono fontane, specchi d’acqua circondati da palme, che creano ancora oggi una suggestiva atmosfera.
Dal punto di vista storico-architettonico e naturalistico ci sono dei luoghi di rara bellezza come la costa del mare a Heybeli, il monastero ortodosso di San Giorgio, la la collina di Birlik e il convento di San Nicola.
L’isola è sempre stata meta d’artisti sia pittori che poeti, uno dei più famosi è Leon Trotsky dalla Russia che vi si stabilì per quattro anni. Qui scrisse la "Storia della rivoluzione russa", presso la residenza di Izzir Passa (capo della polizia segreta).
Oggi le isole sono un luogo di villeggiatura esclusivo tra Oriente e Occidente.
Da Istanbul con 1 euro, escursione in giornata