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Normandia: i sentieri della libertà

Da est a ovest, le spiagge della Normandia, ancora recano i nomi del grande sbarco del 1944, come per esempio Sword, Juno e Gold per i britannici, Omaha e Utah per gli americani. 

Sono luoghi dove passato e presente si fondono. Su tutta la costa della Normandia, da Le Havre a Cherbourg, il ricordo del 6 giugno 1944 il giorno dell'offensiva contro i tedeschi è vivo e nessuno ha dimenticato la gioia, il dolore, il colore del sangue del D-Day. 

Lungo le strade e sentieri, sulle spiagge, nei paesi interni come Calvados, Bessin, Cotentin i monumenti ricordano quel giorno cosi speciale. 

Sembra che questi luoghi parlano da soli, seguire i sentieri della libertà non è un viaggio come gli altri. 

Si tratta di un percorso impegnativo e di forte emozione per coloro che si vogliono avvicinare all'atmosfera di quei giorni e quei momenti anche se l'aria è deliziosamente pura, il cielo chiaro. 



Qui ogni luogo è un luogo di memoria ogni angolo riporta a quei giorni a quella guerra a quell' atto di coraggio. 

Nel tardo pomeriggio, la luce che illumina le tombe del cimitero americano a Colleville-sur-Mer è accecante. sembrano uno scintillio invece sono 9 387 lapidi di caduti in Normandia. 

Leggi le date incise sulle lapidi, giovani anzi giovanissimi sono numeri che colpiscono al cuore, c'è l'ha scelta anzi l' impegno di combattere per una causa giusta

Ti vengono i brividi lungo schiena nei corridoi del cimitero inglese a Bayeux, tutte le lapidi con la stessa età, li vedo lì con il timore e la paura negli occhi.




Ci sono i luoghi dove la memoria ha un volto, come la prima casa liberata dagli americani delle Normandia, la casa di Arlette, la signora nonostante l'età le brillano ancora gli occhi quando si ritorna su quella terribile notte. 

Da allora dice di non avere mai smesso un giorno senza pregare e di pensare al coraggio che hanno avuto quei ragazzi. 

Pochi sanno che molti dei soldati sopravvissuti a poco a poco si sono stabiliti qui in Normandia, sono tornati ad uno ad uno, come se ci fosse un filo che gli teneva legati a questo territorio a quei giorni, e ai propri compagni con cui hanno perso l'innocenza e la gioventù, che nessuno dimentichi mai. 

Fare Turismo Lento é anche questo, esercitare la memoria individuale e collettiva.



Si fanno tante gite scolastiche in luoghi che forse non meritano molta attenzione, invece credo che ai ragazzi vado insegnato l'esempio e il ricordo di quei ragazzi come loro che hanno avuto il coraggio di combattere per un ideale ma soprattutto per la libertà di tutti noi. La storia è fatta anche di debiti che vanno riconosciuti.

Ogni anno in Normandia si celebra il D day per rimanere viva la memoria perché nulla del coraggio di quei giovani vada perso.


Informazioni: 







Commenti

  1. Carmine, mi sono venute le lacrime agli occhi.
    Che bel post!Certo per chi ha vissuto quei giorni impossibile dimenticare.
    Buona domenica

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  2. la memoria va coltivata, i miei complimenti per il post

    RispondiElimina
  3. concordo con Germana, hai dato un'impronta particolare a questo post. Grazie!
    Un viaggio in Normandia è un'esperienza diversa, lontana anni luce da quel che si può definire "vacanza" ... 2 anni fa ci sono stata in camper: la natura è meravigliosamente bella e selvaggia e la storia non ti lascia scampo. Non puoi non entrarci dentro e farci i conti con tutte quelle croci.
    grazie ancora per avermelo ricordato.

    Ale

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  4. bel post, non bisogna dimenticare mai

    RispondiElimina
  5. Turismo storico ma ovviamente diverso da quello che si potrebbe fare guardando in Egitto le Piramidi: qui vivamo direttamente epoche a noi più vicine e che hanno influenzato il corso della Storia recente e che dobbiamo sempre avere a mente per, come hai giustamente sottolineato, non dimenticare mai.

    RispondiElimina
  6. un itinerario da fare accapponare la pelle mi ricordo il film, complimenti per i post

    RispondiElimina
  7. Sono una donna ma ho indossato per 25 anni la divisa dell'esercito americano. Mi sono congedata 2 anni fa col grado di colonel. Ho letto per puro caso il suo post e mi sono profondamente commossa. Ho un blog su libero (http://blog.libero.it/versiassordanti)dove sono abituata a ricevere insulti verso il mio Paese da persone italiane. Il suo post mi ha rincuorata così come i commenti lasciati. La morte di quei miei concittadini e compagni non è stata invano. Grazie Carmine! God bless our troops.

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