Nei mercatini di Natale negli ultimi anni, non ritrovo quell'atmosfera che contraddistingueva i mercatini nel secolo scorso. Forse perché oggi sono dappertutto dalla Finlandia al Portogallo, dalle città ai paesi, dalla montagna al mare, non c'è paese, non c'è borgo che non ha il proprio mercatini di Natale, dove si vende di tutto e di più. © Innsbruck Tourismus / Markus Mair C'è chi parla di tradizione dei mercati di Natale e di Babbo Natale , non sono molto convinto di questo, quando io ero bambino, più che Babbo Natale, erano San Nicola o Santa Lucia che portavano i doni . Regali anzi piccole cose che facevano la felicita immensa, mercati spesso sui sagrati delle chiese, oggetti di poco conto, ma che facevano la differenza. Perché questi due Mercati Innsbruck e Malta? Semplicemente rappresentano l'usuale e il desueto, il tradizionale e il non tradizionale, il convenzionale e il non convenzionale, uno antitesi dell'altro. Sono quell'estero a noi molto fa...
Skyros, dice no a un grande progetto turistico ma non sono soli gli abitanti di Skyros, si fa sempre più spazio da parte delle destinazioni turistiche di una nuova consapevolezza sugli effetti negativi dell'attività turistica. Da qualche anno è maturata l'idea che l'attività turistica non porti solo benefici ma effetti negativi. Ritengo che ogni caso deve essere valutato singolarmente tuttavia oggi l'attività turistica è in discussione. In città come Amsterdam, Barcellona e Lisbona la gente scende in strada a protestare, a Venezia i tornelli con il pagamento di un ticket, in diverse isole si cerca di limitare l'ingresso. Tuttavia ritengo che una buona gestione politica del turismo, che possa generare vantaggi economici e ridurre gli aspetti negativi sia possibile, nel rispetto delle comunità locali, vanno in questo senso i post esempio sul: Turismo comunitario rurale in Perù Le vie storiche del popolo Ait Aitta in Marocco . Hmong, tra le montagne del Vietnam il p...