Stresa è una delle più note località italiane di villeggiatura, considerata la cittadina simbolo del Lago Maggiore, che ha nelle isole Borromee la sua principale attrattiva.
Ha inoltre un patrimonio storico architettonico di grande qualità composto da ville e alberghi già famosi anche nell'800 e nel '900 tanto da fare di Stresa una delle mete preferite per le vacanze in Italia al pari di Venezia, Portofino, Positano. La sua fortuna fu l'apertura del Sempione e l'avvento della Ferrovia, sulla Linea Milano, Parigi, Londra.
Negli ultimi anni grande successo ha riscosso il Giardino Botanico Alpinia di 40.000mq sopra Stresa sul Mottarone, raggiungibile con una funivia oltre al più noto Parco di Villa Pallavicino e i più famosi Giardini di Villa Taranto nella vicina Verbania.
Stresa gioca la sua carta migliore durante la primavera e l'estate ma anche l'autunno offre dei colori e dei momenti adatti ad un momento di vacanza, un fuori stagione tutto da scoprire.
Proprio questo fine settimana lungo grazia alla Festa Nazionale del 1° Novembre, Stresa ospita nel centro storico della cittadina Stresa nel gusto Magie del cioccolato, dimostrazioni della lavorazione del cioccolato e mostra dei maestri del cioccolato artigianale.
Il cioccolato si unisce cosi alle più celebri e delicate Margheritine di Stresa (una pasta frolla di solo tuorlo d'uovo arricchita con vanillina e buccia di limone ), create dal Pasticcere Bolongaro del Cafe Pasticceria Bolongaro per la Regina Margheritae il biscotto dolce Antonio Rosmini fatto con una pasta di cacao e scaglie di cioccolato e dedicato ad Antonio Rosminiuna delle figure storiche di Stresa.
Come arrivare a Stresa in auto da Milano l’autostrada A8 in direzione Laghi-Sesto Calende-Varese, quindi l’autostrada A26 in direzione Gravellona Toce fino all’uscita Carpugnino. A Carpugnino seguite le indicazioni per Stresa.
Come arrivare a Stresa in treno: da Milano partono 21 treni giornalieri che fermano a Stresa sulla linea regionale per Domodossola (euro 8,60, 1,30h) e sulla linea internazionale con treni Eurocity (da 18 euro, 1h ) per Ginevra.
Come arrivare a Stresa in battello. con la Navigazione Lago Maggiore, che collega le principali località del lago.
Un invito a pranzo può essere l'iniziativa che offre lo spunto per un momento di vacanza o un fine settimana nella valli del Natisone fino all'8 Dicembre, in quel territorio che da Cividale del Friuli porta in Slovenia.
Le Valli del Natisone sono una delle destinazioni più interessanti nel Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda il trekking, l'escursioni a piedi, i percorsi in mountain bike e la pratica della pesca sportiva.
Uno dei percorsi che richiama molto appassionati del camminare è il sentiero della 44 chiesette votive. Un percorso che attraversa i paesi di Biacis, Antro, Spignon, Pegliano, Cedermas, Floram, Cocianzi, Lasiz, Tarcetta e Cras, piccoli paesi dove sono ancora vive le tradizione locali e con luoghi di culto posti in posizioni remote e di grande suggestione che richiamano una grande spiritualità.
All'aspetto naturalistico di conoscenza del luogo si abbina l'aspetto gastronomico, propri qui nella Valli del Natisone nasce il dolce simbolo del Friuli Venezia Giulia, dalla tipica forma a chiocciola: la gubana. Una pasta ripiena di noci, uvetta, pinoli, zucchero e grappa.
La cucina esprime il carattere di un territorio dall'utilizzo delle erbe spontanee, ai funghi, ai tartufi, le castagne e le mele.
Tra i rinomati prodotti delle Valli del Natisone: i formaggi caprini, le palacinke delle crepes, i šlicnjaki (specie di gnocchetti di farina), štakanije (puré di patate e verdure di stagione), le minestre di zucca e di castagne, le trote del Natisone, la mela seuka.
I sapori dell’autunno sono al centro della rassegna Invito a pranzo, che coinvolge i ristoranti delle Valli del Natisone, con l’obiettivo di valorizzare i prodotti locali inclusi i vini D.O.C. dei Colli Orientali del Friuli su un'area che si estende lungo la fascia collinare orientale della provincia di Udine, a ridosso del confine con la Slovenia.
Si tratta di una produzione specializzata di vini autoctoni quali lo Schioppettino, il Picolit ed il Verduzzo, un modo per invitare a scoprire questo territorio in gran parte poco noto alla maggior parte degli italiani.
Come arrivare nelle Valli del Natisone con il treno più bus: bisogna raggiungere prima Udine, collegato molto bene con Venezia, da Udine o anche da Cividale del Friuli, partono i pullman della SAF per le valli del Natisone, per esempio si impiega 25 minuti da Udine a San Pietro al Natisone, sulla Linea Udine Cividale Stupizza.
Come raggiungere le Valli del Natisone in auto: per esempio da Milano sono 400 km con autostrada A4 uscita Udine Sud poi la strada provinciale che collega Udine con Cividale del Friuli e poi la SR 54, da san Pietro al Natisone si dirama la strada per le valli.
Dove mangiare nelle Valli del Natisone, sono circa 18 i ristoranti, locande e agriturismi che aderiscono all'iniziativa, vi suggeriamo di scoprirli sul sito Un invito a Pranzo
Autunno goloso nelle Locande Storiche Sudtirolesi, alfieri del gusto sul territorio, hanno inaugurato le scorse settimane l'iniziativa la Festa del Raccolto per celebrare l'Autunno selvatico con i prodotti del bosco, del sottobosco e degli orti.
Un fine settimana in Alto Adige per la stagione autunnale vuole dire apprezzare i colori della natura, fare delle lunghe passeggiate, scoprire piccole cittadine con i suoi centri storici ben curati e ricchi di testimonianze del passato al quale potere unire una sosta in una locanda storica per la piacevolezza della cultura enogastronomica.
L'associazione le Locande Sudtirolesi ha pensato d'unire al piacere della tavola e del buon gusto con la letteratura grazie alla collaborazione con l'associazione artistica Südtiroler Künstlerbund, le locande offrono la possibilità di un viaggio letterario, attraverso momenti d'intrattenimento con letture degli autori dei libri e presentazioni d'opere letterarie.
Sono ben 32 le locande storiche sul territorio che aderiscono all'iniziativa, dalle città principali come Bolzano, Bressanone, Merano, Vipiteno alle piccole valli meno note ma con grande fascino come la Valle di Casies, Val Passiria, Val Senales.
I locali si distinguono non solo perchè sono luoghi di grande tradizione storica dell'offerta eno grastronomica ma per le proposte dei piatti che si ispirano a ricette della tradizione con utilizzo dei prodotti del territorio e tenendo conto della stagionalità, in sintesi un offerta di ristorazione di qualità.
Quest'anno ricorre il decennale dell'iscrizione del sistema dei Palazzi dei Rolli nella lista dell'Unesco del Patrimonio dell'Umanità.
Grazie a questa iscrizione si è potuto accedere a tutta una serie di strumenti che hanno permesso un recupero storico architettonico dei Palazzi di Genova.
Per ben otto secoli la città di Genova è stata una delle città più importanti del Mediterraneo e del mondo, il sistema dei Palazzi dei Rolli, sono il simbolo del periodo d'oro di Genova. con dimore di gusto rinascimentale e barocco costruite da nobili, banchieri, armatori e mercanti.
I Palazzi dei Rolli, che occupano il centro storico di Genova hanno ridisegnato il piano della città di Genova, una delle prime esperienze di pianificazione guidata e gestita dal potere pubblico con l'apporto dei privati, che in questo caso erano i nobili e i ricchi genovesi che avevano l'interesse e la volontà di dare una nuova immagine della città che doveva rappresentare il loro potere economico.
Il 15 e il 16 Ottobre in occasione dei Rolli Days, i palazzi vengono aperti gratuitamente al pubblico, un' occasione speciale, sono due o tre occasioni al massimo in un anno, in genere un fine settimana in primavera, qualche volta un fine settimana in estate, un fine settimana d'autunno, non sono molte le occasioni per visitare questo patrimonio storico ed architettonico nella sua completezza, in parte perché dimore private in parte perchè ospitano banche o istituzioni pubbliche o private.
Tra le novità di questa edizione:
Palazzo Ridolfo Maria e Gio Francesco I Brignole Sale "L'Ottocento a Palazzo Rosso: le Stanze della Duchessa", l'accesso agli appartamenti privati di Maria Brignole Sale De Ferrari, più nota come Duchessa di Galliera, titolo nobiliare voluto da Napoleone per Giuseppina di Leuchtenberg, che andrà in sposa al Re Oscar I di Svezia. L'appartamento è un trionfo d'oro, tappetti, ceramiche, mobili d'antiquariato, alla sua morte la Duchessa di Galliera, lasciò Palazzo Rosso e Palazzo Bianco al Comune di Genova per istituire i primi Musei della città.
L'apertura al pubblico dei Palazzi Grillo e Serra Gerace
I palazzi dell'Università di Genova in via Balbi.
Complesso monumentale del Dipartimento di Scienze dell'Architettura, a Sant'Agostino.
L'iniziativa più adatti ai turisti è invece Fuori Rolli, Ristoranti e bar vi proporranno uno speciale piatto per l'occasione e un "gotto" dei Rolli, un invito alla scoperta della cultura gastronomica di Genova, che non è solo pesto, per l'occasione sarà proposto Cundigiun (Pomodori, peperoni, fagiolini, cipolla e cetriolo), Torta di Verdure (origine rinascimentale del cuoco Bartolomeo Scappi, quella che noi oggi chiamiamo torta pasqualina), Focaccia Ligure, Pinzimonio (sedano, carote, finocchi, peperoni gialli, peperoni rossi, ravanelli, olio extravergine d'oliva, succo di limone, sale fino) e Panissa (con farina di ceci) .
Si possono visitare i Palazzi dei Rolli con visite guidate tematiche, modalità che consiglio per la prime visite, ci saranno guide turistiche abilitate a pagamento informazioni presso le IAT, oppure esplorare i Rolli in autonomia, sarà possibile avere gratuitamente informazioni storico artistiche direttamente presso i palazzi, da parte di studenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Genova.
I luoghi visitabili:
Palazzo Tobia Pallavicino - Via Garibaldi 4 – interni visitabili
Palazzo Angelo Giovanni Spinola - Via Garibaldi 5 – atrio visitabile
Palazzo Nicolosio Lomellino - Via Garibaldi 7 – accessibili l'atrio e il Ninfeo, visite guidate a tariffa ridotta agli interni e al giardino segreto
Palazzo Luca Grimaldi (Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco) - Via Garibaldi 11 – interni visitabili - apertura ore 10.00 - 18.30;
Palazzo Nicolò Grimaldi (Musei di Strada Nuova - Palazzo Tursi) - Via Garibaldi 9 – interni visitabili
Palazzo Ridolfo Maria e Gio Francesco I Brignole Sale (Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso) - Via Garibaldi 18 – interni visitabili - apertura ore 10.00 - 18.30; accesso alle Stanze dell'Ottocento su prenotazione - accesso al Miradore € 4,00
Palazzo Gerolamo Grimaldi (Palazzo della Meridiana) - Salita San Francesco 4 – atrio visitabile - Accesso Salone del Cambiaso dalle 12 alle 19, € 3,00 - Mostra Aldo Mondino ridotto € 5,00
Ieri abbiamo accompagnato nel suo ultimo viaggio Ambra, una delle blogger più attente del mondo italiano del web.
Da vera esperta delle relazioni ha avuto la capacità di raccogliere e mettere insieme nella vita reale tante persone che si stimavano solo in modo virtuale.
Di ogni blogger ha colto il lato migliore insegnandoci che oltre il mondo virtuale c'è qualcosa di più che vale la pena vivere ed abbracciare.
Il rammarico più grande è quello di non avere passato più tempo insieme.
Ottobre è il mese dove nessuno vuole rinunciare a una passeggiata nel bosco, tra i colori dell’autunno a raccogliere castagne, oppure concedersi un fine settimana enogastronomico all'insegna della castagna e dei marroni.
Quasi ogni regione in Italia produce le castagne, anche se non tutte hanno investito risorse sul riconoscimento di prodotto del territorio di qualità.
L'invito è prestare attenzione alla provenienza delle castagne, complice un insetto la cinipide del castagno, originaria dalla Cina, ha danneggiato parte degli alberi negli ultimi anni, cosi molte località si sono trovate a importare castagne dall'Iran e da molti paesi dell'Europa dell'Est.
Le regioni più produttive riconosciute sono Piemonte in particolare la provincia di Cuneo, Toscana, Trentino Alto Adige, Lazio in particolare la provincia di Viterbo, Campania e la meno nota Sardegna.
Un discorso a parte lo meritano i marroni, con i quali si preparano i famosi marron glacè, le zone più vocate per i marroni sono la Toscana il Marrone del Mugello, l'Emilia Romagna il Marrone di Castel dei Rio, in Veneto Marrone di Combai, Marrone di S.Zeno, Piemonte con il Marrone della Valle di Susa.
Non tutte le regioni invece hanno sviluppato un prodotto turistico che ha come tema le castagne. A riuscirci molto bene sono state sopratutto la Toscana (Marradi, Monte Amiata e Lunigiana) e Alto Adige con la Valle Isarco, mentre le altre regioni si sono rivolte più a soddisfare una domanda locale che una domanda turistica.
Andare per castagne e marroni 2016 è una selezione d'appuntamenti più interessanti, da quello più classico e più conosciuto dai miei lettori quello di Marradi a quello invece più misterioso e autentico nel cuore in Sardegna nella Barbagia.
L'evento darà ampio spazio ai stands gastronomici e all’artigianato locale, la fiera ritorna alla sua sede originaria dell'antica via Maestra, ora Via Roma, da dove si potranno ammirare gli stupendi palazzi medioevali da poco ristrutturati, tra le novità c'è il novità il Palamarrone in Piazza Europa con show cooking, laboratori didattici, che avranno come tema le castagne e i suoi abbinamenti culinari.
Percorrere il sentiero del castagno che dall'Abbazia di Novecella porta sul Renon, è uno dei percorsi più noti e suggestivi, che a Ottobre, nella tradizione del Sudtirolo si unisce alle castagne il rito del vino nuovo e del raccolto delle mele.
La novità di quest'anno è la Torta di Castagne della Valle Isarco, prodotta da Pasticceria Gasser di Luson ma che ha diversi punta a vendita oltre al negozio di Luson, 3 a Bressanone, 1 a Chiusa e 1 a Funes
Il centro dell'evento delle settimane della castagne è il paese di Velturno/Feldthurns, denominato il paese delle castagne con eventi enogastronomici tra Culinaria Arte Vino e Castagne, con la possibilità d'escursioni guidate sul sentiero delle castagne.
La 72° edizione, un ricco calendario d'eventi dalle serate gastronomiche con "A tavola con il marrone IGP di Combai" alla degustazione di specialità di castagne dalla minestra di Porcini e Castagne al gelato di Castagne. L'evento propone anche appuntamenti sportivi per i più attivi con percorsi ciclistici, percorsi di nording walking e percorsi guidati ai castagneti della zona.
45a Festa delle Castagne di Colmaggiore e delle colline tarzesi a Tarzo (TV), dal 30 settembre 2016 al 16 ottobre 2016
Possibilità di degustazione di marroni tutti i fine settimana e piatti tipici locali come : polenta e osei, spiedo, capriolo, polenta e mus. Visita guidata tra i castagneti di Tarzo seguendo la Via dei Murales a cui è abbinato un concorso fotografico.
Friuli
Sagra della castagne di Mezzomonte Fraz. di Polcenigo, 15-16 Ottobre e 22-23 Ottobre
Un appuntamento tradizionale dell’autunno, castagne e vin brulè, menù a base di castagna, caldarroste, mieli, dolci casalinghi a base di castagna, pasta e fagioli, polenta e salsicce, patatine e vino vecchio e novello.
Emilia Romagna
Sagra del Marrone di Castel del Rio, 9, 16, 23, 30 tutte le domeniche d'Ottobre
In Emilia, a Castel del Rio, a poca distanza da Bologna, laProloco di Castel del Rio, tutte le domeniche di Ottobre grande sagra delle castagne, da andarci per il classico Mercato dei Marroni e per degustare le specialità gastronomiche come i Castagnaccio, i Tortelli di marroni, polenta di farina di castagne, gnocchi di castagne, budino di marroni, le frittelle di marroni, anche se una cittadina che offre molto di più al turista lento. La sua castagne è più piccola di quella del Mugello ma la sua polpa è croccante e profumata.
Protagonista sarà la castagne in questo piccolo paese per chi vuole scoprire una Liguria di Montagna, si terrà il campionato dei caldarrostai e il premio castagna d'oro, la località è rinomata sia per la castagne che per i funghi.
Tra la Toscana e l'Emilia Romagna, siamo nella zona del Mugello, le iniziative più interessante è quella di Marradi, un appuntamento che anno dopo anno abbiamo visto crescere ed evolversi. Come sempre la possibilità di per raggiungere Marradi con il treno a Vapore da Firenze e da Faenza i giorni 16 e 23 ottobre gestito da Antologia Viaggi.
Tra le specialità più rinomate: i tortelli di marroni, la torta di marroni, il castagnaccio, le marmellate di marroni, i marrons glacés, i “bruciati” (caldarroste). Per le vie del paese in vendita i classici prodotti del bosco e sottobosco, le domeniche di sagra saranno animate da musicisti e bande musicali itineranti che si alterneranno nel corso delle 4 domeniche.
Il Marrone di Marradi è l'eccellenza del Marrone del Mugello. Dal punto di vista turistico c'è anche la strada del marrone del Mugello.
Castagna in Festa ad Arcidosso, a Castagna del Monte Amiata, Toscana dal 17 Ottobre al 19 Ottobre e dal 24 al 26 Ottobre.
Arcidosso è il comune più rappresentativo della Castagna del Monte Amiata, la festa prevede rievocazione storiche, mercatino delle pulci, stand gastronomici. Caratteristica della castagna del Monte Amiata è il sapore delicato dovuto al terreno di rocce vulcaniche di trachite, Le varietà riconosciute sono Bastarda Rossa, Marrone e Cecio. Evento organizzato dalla Pro loco Arcidosso.
A Preggio, frazione di Umbertide nel perugino, la sagra della Castagna 2016, 3 giorni interi la Castagna sarà protagonista dei munù delle taverne accompagnate dalle specialità umbre di questo suggestivo borgo umbro, con tante prelibate ricette tipiche.
Una manifestazione storica rievocativa dei giochi e dei tornei del Medio Evo con percorso enogastronomico presso le Taverne delle quattro Contrade, ma anche tornei di cavalieri disputa del Palio delle Contrade, concerti di musica e castagne un binomio vincente storia e castagne.
La presenza del castagno viene fatto risalire al VI a.C. il 90% della produzione di castagne della varietà Palummina, con la caratteristica che la buccia si stacca facilmente, sono ideale da fare secche. La zona si estende lungo la valle del fiume Calore tra Avellino e Sant Angelo dei Lombardi, Info : Comune di Montella
Basilicata
Sagra della Varola, Melfi dal 22 al 23 Ottobre 2016
57° edizione della Sagra dedicata al Marrone del Vulture, siamo nel Nord della Basilicata al confine con Campania e Puglia. La zona è nota per il vino come Aglianico del Vulture e l'olio extra vergine d'oliva, Il nome Varola deriva dal recipiente bucherellato in cui si cuoce la castagna, la sagra è organizzata dalla Proloco di Melfi.
Sagra della Castagna e delle Nocciole a Aritzo 29-30 Ottobre 2016
Siamo nel cuore della Barbagia di Belvi in provincia di Nuoro, si tiene tutti gli anni per celebrare il frutto della castagna e delle nocciole. Ci sono più di 400 ettari di castagno nel comune di Aritzo, la località di Aritzo è nota in Sardegna per avere dei abili artigiani per la lavorazione del legno. L'evento fa parte delle iniziative di Autunno in Barbagia. Protagonisti della sagra sono le figure mitiche dei boschi con strani costumi del gruppo Is Mamutzones. Nella due giornate della sagra è prevista un’escursione guidata tra i castagneti secolari di Geratzia.
Questo fine settimana c'è stato il Mercato Storico del Pane
e dello Strudel nella Piazza del Duomo a Bressanone, un appuntamento diventato un evento classico dell'autunno gastronomico.
La provincia di Bolzano ha una grande varietà di pane, ogni
valle utilizza ingredienti diversi, dovuto alla tradizione tutta contadina di
montagna di utilizzare a seconda della stagionalità e del territorio quello che
era disponibile.
I panificatori hanno cosi ereditato dal passato, un patrimonio
non solo gastronomico ma anche culturale. Dalla coltivazione di più cereali le
farine (farina di farro, farina di segale, farina di grano, farina di grano
saraceno), utilizzo delle erbe aromatiche, della frutta secca, delle spezie, utilizzazione
del lievito, le tecniche di pianificazione.
Tutto questo ho portato ad una
grande varietà di forme e pani, degli ingredienti dovuti alla localizzazione
geografica, alle tecniche agricole, alla panificazione e infine alla
stagionalità.
Il pane bianco rappresenta solo il 20% della produzione di pane
in Alto Adige, una diversificazione che rappresenta una ricchezza.
Una
tradizione del passato che si evolve, a partire dal 2011 il progetto
Regiongrano in Alto Adige ha dato uno stimolo alla produzione di cereali locali
in grandi quantità in alcuni casi cereali dimenticati, riprendendo alcune produzioni di cereali come segale, farro e orzo, l'intenzione e quello di favorire solo
panificazione con cereali prodotti localmente, ci si vuole avvicinare al
concetto di km zero che nel settore del pane rappresenta un assoluta novità,
essendo l’Europa dipendente dai rifornimenti di farina dall’Ucraina,
dall’America e dall’Australia .
Il pane più famoso è sicuramente lo Schüttelbrot,
il pane di segale duro fatto con farina di segale con aggiunta di cumino,
coriandolo e semi finocchio, un pane che si doveva mantenere a lungo e
conservare durante l'inverno.
Ci sono poi i panini di segale al cumino, che possono
essere arricchiti a seconda della stagionalità e della zona di con frutta
secca, nocciole, pere, prugne.
Molti apprezzati sono in pane misti di segale e
frumento e/o tritello di frumento come il pane della Val Venosta con farina di
segale e frumento più erba trigonella, cumino, finocchio.
I pani con farina
integrale d'orzo, pane alle noci, pane alle castagne e il pane ai sei cereali (segale, frumento, orzo, avena, farro
e grano saraceno), il pane d'avena con
nocciole, potrei continuare al'infinito, ogni valle ogni paese, ogni
contrada ha un suo pane caratteristico.
Lo Strudel è il dolce che più
identifica la provincia di Bolzano, al classico di mele si uniscono strudel
fatti con le pere, le pere e il cioccolato, l'uva, di topfen (tipo ricotta), le prugne, nel periodo estivo si possono trovare
anche strudel alla ciliegia e alle albicocche.
L’evento è stata anche
l’occasione per apprezzare più dolci della tradizione dell’Alto Adige preparati
dai fornai dal Buchteln con marmellata di albicocche e crema, alla tradizionale
torta di grano saraceno con confettura di lamponi, i krapfen, cuori di
castagne.
Una vacanza in Alto Adige è anche una vacanze all'insegna della cultura e dell'enogastronomia di qualità.
Arrivare a Bressanone con i mezzi pubblici: in treno siamo sulla
linea Verona Bolzano Brennero Innsbruck, sono molti i treni nazionali e
internazionali che si fermano a
Bressanone info Ferrovia Tedesche. Sono diverse le linee di pullman che
passano per Bressanone a partire quelle che vanno da Milano a Torino a Monaco
di Baviera, Innsbruck o Vienna.
La rete locale è assicurata dal Trasporto
Integrato Alto Adige che collega Bressanone con tutta la provincia di Bolzano
Arrivare a Bressanone in Auto: siamo sull'autostrada del Brennero A22 uscita
Bressanone Sud o Chiusa Val Gardena poi immettersi sulla statale 12 del
Brennero.
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Fondatore di Turismo Lento e Go Slow Green nel 2006, lavoro nel settore turistico dal 1982.
Svolgo inoltre l'attività di Consulente di Promozione di Marketing Territoriale e Turistico.
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