Passa ai contenuti principali

La ferrovia Isernia Sulmona, lassù sulle montagne dell'Appenino Centrale tra sogni ed emigrazione

Video del canale you tube © Valerio55 
La ferrovia Isernia Sulmona io la conosco bene, una persona della mia famiglia arriva da quella regione, da quella provincia, da quei paesi persi in mezzo alle montagne, dove il rumore del vento che soffiava veniva interrotto solo dal suono del passaggio del treno.

Per tante generazioni questo mezzo di trasporto a basso prezzo ha rappresentato la speranza del futuro ma anche l'inquietudine di lasciare quel mondo conosciuto e quegli affetti cari, alla volta del mondo.

Sono i paesi degli emigranti, di quelle buone mani che hanno raggiunto la Germania, il Belgio, la Francia, il Regno Unito, l'America del Nord e l'America del Sud, mani in cerca di fortuna, qualche volta trovata, qualche volta solo sfiorata, qualche volta è rimasto un sogno nascosto avvolto in un fazzoletto bagnato di lacrime.

In questi anni in giro per il mondo quanti compaesani ho ritrovato, persone che non conoscevo, ma che basta uno sguardo per riconoscere. Sembra che abbiamo tutti lo stesso sguardo, gli stessi occhi, lo stesso modo di muoversi, lo stesso modo di camminare, ci riconosciamo anche al buio senza parlare.

Sei italiano? Ma se anche tu di? Vero? Incontri casuali e fortuiti a Parigi dentro un bistrot, nella stazione ferroviaria di Colonia, a Londra a Portobello Market, nella stazione della metropolitana di Zurigo, sulle spiagge di San Salvador del Brasile, in uno store a Montreal, nel mercato del pesce di Tokyo.

Ogni volta non mi pareva vero, abbracciavo persone di cui non sapevo nulla, sentivo però quel calore che solo la mia casa mi ricordava, ogni volta ero certo dell'animo che incontravo, solo la fortuna mi ha fatto incontrare i miei compaesani, è come se ognuno di noi si riconosceva nell'altro.

Non c'è stato territorio in Italia dove l'emigrazione è stata più dolorosa come quello del Molise e dell'Abruzzo, emigranti silenziosi, perché abituati al silenzio per generazioni, se queste due regioni per tanto tempo sono state poco note agli italiani ancora di più lo sono stati i loro emigranti, come fantasmi persi e ingoiati dalla terra e qualche volta anche dal mare in Argentina tra i desaperecidos .

Essendo il Molise una regione con il numero di abitanti più piccolo si è sottovaluto il fenomeno dell'Emigrazione in questa zona, altre regioni hanno avuto un numero maggiore di emigranti con la percentuale della popolazione più alta.

Il treno che scandiva i ritmi della giornata

Il treno non è stato solo un mezzo di trasporto, il passaggio del tempo insieme alla campana della chiesa segnava il tempo della giornata.

"è successo tra il suono delle campana di mezzogiorno e il treno delle tre""ci vediamo quando passa il treno per Sulmona del tardo pomeriggio" "l'ho visto passare sotto casa appena passato il treno quello che arriva a Isernia alla 16".

Il riferimento temporale al passaggio del treno ma anche al passaggio del cuore, il passaggio del treno ricordava a chi lavorava in campagna l'affetto dei propri cari figli fratelli compagni amici e la speranza di poterli riabbracciare.

Quante storie questo treno potrebbe raccontare, storie di paese, storie di tante estati e di tanti inverni, storie  di uomini e storie di donne, storie di mamme, storie di figli, storie d'amori persi e mai più ritrovati.

La favola della Zio d'America è vera ma solo uno su centomila, degli altri invece non c'è più nessuna traccia, vite perse e dissolute che si sono volute fare dimenticare.



La ferrovia aperta nel 1892 e chiusa nel 2011

Dagli anni '80 non si va più via, anzi qualcuno ritorna e forse per questo che la tratta è stata chiusa ha smesso di essere il sogno di più generazioni.

La ferrovia Isernia Sulmona venne aperta nel 1892 la prima tratta mentre il percorso intero nel 1897, 128 km  un percorso dal dislivello molto alto dai 400 m si Sulmona ai 1268 m slm di Rivisondoli ( la seconda stazione ferroviaria più alta in Italia dopo il Brennero). Anello di congiunzione che avrebbe dovuto collegare Pescara il Mare Adriatico con Napoli il mare Tirreno. Un opera d' ingegneria ferroviaria, 103 tra ponti e viadotti, e 54 gallerie, tempo di percorrenza circa 4 h.

Dagli anni '80 le condizioni economiche sono migliorate nella zona ed è arrivato un certo benessere che ha favorito la costruzione di strade e la circolazione di più automobili rendendo desueto il viaggio in treno, cosi del 2011 le ferrovie decisero di chiudere la tratta per carenza di viaggiatori (secondo alcuni per la carenza di speranze).

Due associazioni d'amatori, se posso usare questo termine hanno deciso di tenere in piedi la tratta a scopo turistico. Si tratta di una delle più belle zone d'Italia (sono di parte in questo post, lo ammetto) forse meno note e conosciute ma non meno belle. Affascinante d'inverno con la neve d'inverno,  colorato di primavera e d'estate.

Il 17 e 18 maggio 2014 il tronco da Sulmona a Castel di Sangro ha visto la riapertura da parte di Fondazione FS Italiane come ferrovia turistica. 

Successivamente la Fondazione FS Italiane ha avviato un progetto di rilancio dei treni sulla linea, impiegando materiale rotabile d'epoca, in collaborazione con l'associazione Le Rotaie ad essa convenzionata a ai tour operator locali che ne curano l'organizzazione, in sinergia con vari operatori turistici locali. È stato quindi attivato un servizio di treni turistici chiamato Ferrovia dei Parchi.

Un possibile progetto turistico affascinante ma ..

Io ho sempre espresso le mie perplessità sulle ferrovie dismesse riciclate in ferrovie turistiche o ferrovie dimenticate, perché secondo me una tratta ferroviaria ha senso se viene percorsa tutti i giorni, altrimenti diventa solo un' occasione per spendere soldi pubblici, ferrovie sempre in attesa di finanziamenti non vanno bene, diventano delle voraci di danaro pubblico, sono ferrovie che devono finanziarsi da sole, tenerle per percorrerle sette o otto volte in un anno non ha senso e non è economicamente corretto nei confronti della società.

Oggi la tratta viene coperta da autobus e dalle automobile che impiegano di più, io voglio fare un invito alle amministrazioni locali a rivalutare il treno nei spostamenti, inquina meno, quella rete ferroviaria è una risorsa non per il turismo ma per l'intera collettività, questo treno non deve essere per i turisti ma per tutti, per primi devono essere i cittadini locali a comprendere l'importanza di quella ferrovia e non i turisti.

Il progetto turistico per quanto bello e romantico, ha bisogno di continuità, il viaggio di una volta al mese non è una garanzia per costruire un futuro. Ci  deve essere un calendario preciso e referibile, gli operatori turistici devono saperlo un anno prima non una settimana prima.

L'iniziativa di una gita di un giorno non fa turismo 

La zona è poco accessibile sia da Roma che da Napoli si impiega molto tempo per arrivare, il viaggio deve dare la possibilità alle persone di arrivare le coincidenze sono importanti, per un viaggio in giornata. 

Ora l'iniziativa sembra solo pensata per un passatempo locale, per una gita, questo non fa turismo, questa fa  festa, va bene ma poi bisogna costruire professionalità intorno ad un progetto.

Se si viene da lontano è logico aspettarsi la possibilità di passare qualche giorno in qualche località, tranne Roccaraso noto per il turismo invernale, delle altre località si conosce poco anche solo delle possibilità offerte, arrivare a Roccaraso in treno sarebbe un ottimo input al turismo. 

Bello andare lenti ma questo deve avere uno scopo, le ferrovie non sopravvivono per il ricordo ma se sono integrate alla vita e alla società odierna.

Il treno Isernia Sulmona merita attenzione a più livelli

Questa del rivivere il viaggio Isernia Sulmona è una bella idea ma manca un progetto turistico per essere promozione del territorio, come manca un progetto di viabilità in cui questo sia inserito. 

Le potenzialità ci sono ma non basta, è vero che la Svizzera ha fatto dei viaggi in treno un grande business ma questi ci sono tutti i giorni e sono facilmente accessibili e integrati con le altre reti di trasporto e con la rete delle offerte turistiche, dove si percepisce un tutt'uno, non mi risulta che lo sia in Molise come in Abruzzo.

Info le due associazioni:
 Le rotaie 
 Transita Onlus
Organizzano viaggi una volta al mese a più temi

Arrivare a Isernia, da Roma in treno 2, 10 h da Napoli  circa 2,10- 2,35h,
Arrivare a Sulmona da Roma Tiburtina in 3h e da Pescara 1 h

Commenti

  1. Caro Carmine, veramente un bel servizio, molto interessante, quanto ci hai spiegato.
    Io non conoscevo quella ferrovia di Isernia tutto molto interessante.
    Ciao e buon fine settimana.
    Tomaso

    RispondiElimina
  2. sono più o meno 4 h per percorrere l'intera tratta

    RispondiElimina
  3. Interessante come sempre i tuoi servizi buona fine settimana.

    RispondiElimina
  4. Quanti Km. di binari bruciati. Poi ce ne pentiremo. Concordo con la tua visione.

    RispondiElimina
  5. Tu hai ragione se non c'è un vero progetto e che ha senso solo se il treno passa tutti i giorni. Ma se le Ferrovie dicono no, come è probabile, qual è l'alternativa? L'abbandono completo? E' un peccato.

    RispondiElimina
  6. @ ambra

    ci vogliono proposte coraggiose come togliere la linea di autobus che attulmente collega i paesi e lasciare il treno

    il sapere di avere più corse al giorno, le persone trovaranno conveniente invece dell'auto
    utilizzare il treno,

    treni diretti per raggiungere Roccaraso in treno da Napoli bisogna fare 4 cambi basterebbe fare dei treni diretto o per lo meno un solo cambio a Isernia

    senza dimenticare che a volte le stazioni sono fuori dal paese quindi prevedere un collegamento con il paese in coincidenza con arrivo degli orari dei treni

    Il turismo può essere utile ma non può risolvere da solo il problema della dismissione della linea e neanche possiamo fare diventare tutte le linee dismesse museo, abbiamo già mille musei vuoti che non riusciamo a mantenere

    la linea può rivivere solo se inserita in un quadro di mobilità regionale o interregionale

    RispondiElimina
  7. i tuoi pst sono tutti da salvare... grazie Carmine!!!!

    RispondiElimina
  8. E' un post molto interessante sotto diversi punti di vista... credo tu abbia ragione, forse c'è davvero bisogno di fare scelte più sensate e sicuramente più coraggiose.

    RispondiElimina
  9. Anche secondo me "una tratta ferroviaria ha senso se viene percorsa tutti i giorni". In ogni caso una linea come quella da te descritta fa pensare a tanta storia, del costume e del lavoro soprattutto. Ma anche a ricordi e particolari come quelli riportati da Paolo Rumiz qualche anno fa', nel suo viaggio alla ricerca di linee secondarie ancora - all'epoca - in funzione in Italia.

    RispondiElimina
  10. bellissimo post, io non conoscevo questa ferrovia!!!

    RispondiElimina
  11. Anche se non lascio commenti seguo tutti i tuoi post a questo non potevo non commentare,sono di castel di sangro e il treno di cui parli passa da qui ci vorrebbe proprio non solo per i turisti una volta ogni tanto ma tutti i giorni e a diversi orari perche' ci sono tanti ragazzi che studiano a sulmona o a isernia e sarebbero molto agevolati con il treno.Grazie per il post ciao a presto.

    RispondiElimina
  12. Oh Carmine.. che fascino i treni.. che storie, che racconti, che tempo portano con se. Affascinante questo post e sicuramente sarebbe bello percorrere tutta la tratta, con un bel taccuino su cui annotare tutto ciò che il viaggio sussurra.. Grazie!

    RispondiElimina
  13. E' un vero peccato! Ma in Italia le cose si fanno senza la testa, spesso.....
    Serena domenica

    RispondiElimina
  14. Ciao Carmine,
    che viaggio pittoresco, e mette tristezza pensare che non sia più possibile.
    Purtroppo pure qui nel nostro Cantone è successo con 2 linee ferroviarie, quella della Valmaggina fece l'ultima corsa nel 1963, e anche quella della Mesolcina fa solo una corsa l'anno. se ti interessa, trovi i video facilmente su youtube ev contattami via mail che te li mando.
    Buona Domenica,
    Dany

    RispondiElimina
  15. Purtroppo le ferrovie pensano solo ai ritorni economici senza considerare nient'altro. Che peccato non poter più avere la possibilità di fare questo viaggio

    RispondiElimina
  16. non ne avevo mai sentito parlare, grazie per le informazioni, buona domenica !

    RispondiElimina
  17. Complimenti, un post davvero interessante, con una critica costruttiva! E' bello poter venire a conoscenza queste situazioni.
    Ciao
    Alice

    RispondiElimina
  18. Ciao Carmine non conoscevo questo tratto di ferrovia ed e peccato che sia messa in disuso permanente, la stessa cosa successe alla ferrovia Calalzo Dobbiaco il progresso non sempre a portato progresso.
    Buona domenica.

    RispondiElimina
  19. Che bello il ricordo legato a questi emigranti... siamo andati in tutte le parti del mondo a portare la nostra storia e i nostri desideri, le nostre speranze e la nostra buona volontà. Dovremmo pensarci più spesso a quello che eravamo, forse saremmo più capaci di ricostruire anche oggi. Un abbraccio

    RispondiElimina
  20. Non conoscevo questa linea, ma speriamo che arrivi un progetto-proposta che cambi le cose e ristabilisca questa tratta. È bello il tuo post ed è proprio come dici quando si va in giro per il mondo ci si riconosce. Sono amante delle belle tradizioni, complimenti come sempre Carmine per il tuo post, un abbraccio

    RispondiElimina
  21. Che peccato abbandonare le linee ferroviarie.

    Buona domenica! Baci

    RispondiElimina
  22. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  23. si conosce sempre poco del Sud Italia, non sapevo dell'esistenza di un treno tra le vette dell'appennino

    RispondiElimina
  24. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  25. Ciao Carmine, un vero peccato abbandonare tratti di ferrovia.
    Sempre interessante leggere i i tuoi post!!
    Un abbraccio e felice settimana!!!

    RispondiElimina
  26. Coi tempi moderni sono cambiate davvero tante cose, purtroppo i ritmi ci hanno imposto certe scelte....speriamo che si riesca a rivalutare il tutto...

    buona settimana!

    RispondiElimina
  27. Interessantissimo e poi... io sono un grande appassionato di ferrovie. Un salutone, Fabio

    RispondiElimina
  28. Ciao Carmine i miei suoceri sono di Agnone Isernia e hai parlato di luoghi con problematiche che conosco bene...grazie ciao!

    RispondiElimina
  29. Rimango in attesa dei tuoi aggiornamenti per capire se questa interessante iniziativa verrà strutturata meglio... Buon fine settimana!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Mercatini di Natale: Innsbruck (Austria) e La Valletta (Malta)

Nei mercatini di Natale negli ultimi anni, non ritrovo quell'atmosfera che contraddistingueva i mercatini nel secolo scorso. Forse perché oggi sono dappertutto dalla Finlandia al Portogallo, dalle città ai paesi, dalla montagna al mare, non c'è paese, non c'è borgo che non ha il proprio mercatini di Natale, dove si vende di tutto e di più. © Innsbruck Tourismus / Markus Mair C'è chi parla di tradizione dei mercati di Natale e di Babbo Natale , non sono molto convinto di questo, quando io ero bambino, più che Babbo Natale, erano San Nicola o Santa Lucia che portavano i doni . Regali anzi piccole cose che facevano la felicita immensa, mercati spesso sui sagrati delle chiese, oggetti di poco conto, ma che facevano la differenza. Perché questi due Mercati Innsbruck e Malta? Semplicemente rappresentano l'usuale e il desueto, il tradizionale e il non tradizionale, il convenzionale e il non convenzionale, uno antitesi dell'altro. Sono quell'estero a noi molto fa...

Parigi, Hotel budget a meno di 100 euro

La città di Parigi ha la fama d'essere una città cara ed è vero, nel senso che è una città con servizio di un livello alto. Tuttavia possiamo anche trovare delle ottime alternative, dei luoghi d'ospitalità che conservano un atmosfera piccola, cordiale e familiare con un buon rapporto qualità /prezzo. Ho selezionato le mie preferite. Hotel Port Royal 8, boulevard de Port-Royal 75005 Paris (France) Piccolo hotel a gestione familiare da 4 generazioni, sulla rive gauche vicino alla Sorbona, tariffa base di 98 euro , nelle vicinanze il M 7 fermata Les Gobelins Rer B Port Royal Hotel Jeanne D’Arc Marais Parigi 3, rue de Jarente 75004 Parigi - Francia Siamo nella zona  vicino a Plac de Vosges, una delle più caratteristiche di Parigi nel centro della citta, nel quartiere ebraico, piccolo hotel ma molto raffinato. 99 euro a notte. M 1 fermata Saint Paul Citizenm Gare de Lyon 8 Rue van Gogh 75012 Paris Una catena internazionale di alberghi nel centr...

I colori dell'Autunno sul Lago di Como: Tremezzo

Sembra un controsenso ma i migliori colori dell'autunno si possono trovare nella tranquillità e nel relax del lago, a pochi km da Milano il lago di Como è un oasi di quiete, un invito a scoprire il lago di Como fuori stagione di una bellezza unica. Per farlo consiglio di percorrere la strada che da Cernobbio porta a Tremezzo , si può fare a piedi, si può fare in bicicletta o come molti fanno in battello con la navigazione del Lago di Como. Per i nostri amici più competitivi e autentici camminatori segnalo la Greenway del lago di Como che da Colonno conduce a Griante, passando per Tremezzo , è il paese dopo. Una via ricca di piccoli borghi passando Ossuccio, Lenno, Mezzegra . Questa volta non sono andato a piedi e nemmeno in bicicletta, perché dovevo recarmi a un convegno a Cernobbio, ho preso l'auto e a bassa velocità c'è in alcuni tratti anche il limite di 30km/h, mi sono fatto tutta la costa del lago, una ricchezza di colore incredibile che ci r...

Milano - Tangeri in treno, un viaggio alla ricerca del sole d'inverno

Perché da Milano a Tangeri? Quando le giornate si fanno sempre più corte e le temperature scendono mi viene voglia di andare in un luogo caldo dove posso prendere un caffe all'aperto, passeggiare sotto un sole caldo e guardare il mare.  Così mi è venuto in mente di andare a Tangeri , in Marocco . Certo il modo più veloce e comodo è prendere un aereo ma volevo intraprendere un viaggio e non un soggiorno, conoscere e parlare con più persone. Ho studiato un po' di soluzioni di viaggio ma la più interessante credo sia un viaggio in treno più battello che arrivi direttamente al porto di Tangeri dentro la città. Questo mi consente di fermarmi in più città che il percorso ferroviario mi consente di fare a : Ginevra, Lione, Barcellona, Madrid, Malaga, Tarifa e Tangeri. 1° giorno Sono partito dalla Stazione Centrale di Milano sul treno per Ginevra in direzione di Tangeri. N on devo essere tanto normale, sono alla vista delle Isole Borromee e dalle montagne appena innevate e sono su un...

Napoli: la via dei presepi di San Gregorio Armeno, Caravaggio e tradizioni culinarie

Siamo nel cuore della Napoli più autentica, vicino alla stazione Garibaldi, una parte della città meno turistica ma molto interessante, nella vicinanza del Duomo di Santa Maria dell'Assunta e della Cappella del Tesoro di San Gennaro . Nonostante negozi e botteghe sono aperte tutto l'anno è all'inizio del mese di Dicembre che questa piccola e stretta via di S. Gregorio Armeno a Napoli inizia ad essere più affollata, tanti turisti ma anche napoletani curiosi di cercare i pezzi per completare o rinnovare il proprio presepe. La celebre commedia di De Filippo, Natale in Casa Cupiello rappresenta molto bene il culto del presepe dei napoletani, come espressione della creatività individuale e collettiva del sentimento religioso legato alla Natività, condito con il gusto dell'ironia e dell'arte d'arrangiarsi nella vita. L'arte e la cultura del presepe ha origini molto antiche a Napoli, prima ancora della rappresentazione del P resepe che San Fran...

Da Parigi a Istanbul in treno sulle tracce dell' Orient Express

Il treno dei re o il re dei treni cosi veniva chiamato il servizio  Orient Express, un classico dei viaggi tra '800 e '900, da Parigi a Istanbul,   che   ha fatto viaggiare la classe nobile e ricca europea all'inizio del secolo scorso.  Ancora oggi il suo nome evoca il lusso ma anche il sogno, sono stati scritti tanti racconti e girati molti film per il fascino che quel treno sapeva attrarre. Oggi il servizio Orient Express non esiste più dal 1977 c'è un prodotto turistico che ricalca il percorso, un viaggio di lusso per diverse migliaia di euro, che ripercorre solo la linea Simplon Orient Express da Venezia a Parigi. Con la nuova rete di alta velocità ferroviaria che ha unito più paesi d'Europa, che ha reso i percorsi più brevi, permette d'attraversare i 2,800 km, il territorio di sette paesi, con treni convenzionali notturni, in pochi  3 o 4  giorni.  Anche se il percorso invita a fermarsi in più città, la tratta da Parigi a Istanbul permette ancora...

Dimenticare l'inverno: Chefchaouen (Marocco), la città blu

Quando si parla di città blu a tutti viene in mente la città di Jodhpur in India nel Rajastan, ma c'è una città dalle vie e dalle case di colore blu anche nel Mare Mediterraneo in Marocco, si chiama Chefchaouen a sole due ore da Tangeri. Incredibile ma da lontano le due città  Jodhpur e Chefchaouen sembrano avere più di un punto in comune, nonostante siano distanti di 7.000 km, sono state fondate entrambe nel XV° secolo . Il colore blu è dato dal solfato di rame che mescolato alla calce diventa blu che secondo le usanze del luogo rende le case fresche e tiene lontane zanzare e termiti. La città di Chefchaouen ricorda molto l'Andalusia perchè è stata fondata da esuli andalusi, arabi, ebrei e dalla comunità berbera dei Ghomara , si possono trovare gli elementi architettonici delle città andaluse come le viuzze ciottolate irregolari, i giardini chiusi, i tetti in tegola, i balconi pensili. La città ha conservato parte del suo aspetto originario della Medina  perchè pe...

Perù da Arequipa a Cusco con Andean Explorer, il treno oltre i 3.000 metri d'altitudine

Il mese scorso è stato inaugurato un nuovo treno Andean Explorer , sei vetture di comfort che attraversano il leggendario paesaggio andino, nel percorso che da Arequipa porta a Cusco e viceversa. Si tratta di uno dei più bei viaggi da fare in treno  per la bellezza e la varietà del paesaggio, con un ritmo e un movimento lento come piace a noi. Questo percorso in treno è una delle attrattive del Perù, insieme con il Tempio del Sole, Macchu Picchu , le linee di Nazca, Dalla la città coloniale di Arequipa a lla citta la città millenaria di Cusco a 3399 m . passando per il Lago Titicaca. Cusco - Lago Titicaca - Città di Arequipa (2 notti, 3 giorni) Arequipa - Lago Titicaca - Cusco (2 notti, 2 giorni) Da Cusco consiglio oltre la visita di Macchu Picchu e  Valle Sagrado de los Incas (Chinchero, Maras, Moray, Ollantaytambo e Pisac). Un autentica scoperta per molti può essere la cucina peruviana , che ha saputo unire i prodotti del territorio con la cultur...

Skyros (Grecia): c'è chi dice no!

Skyros, dice no a un grande progetto turistico ma non sono soli gli abitanti di Skyros, si fa sempre più spazio da parte delle destinazioni turistiche di una nuova consapevolezza sugli effetti negativi dell'attività turistica. Da qualche anno è maturata l'idea che l'attività turistica non porti solo benefici ma effetti negativi. Ritengo che ogni caso deve essere valutato singolarmente tuttavia oggi l'attività turistica è in discussione. In città come Amsterdam, Barcellona e Lisbona la gente scende in strada a protestare, a Venezia i tornelli con il pagamento di un ticket, in diverse isole si cerca di limitare l'ingresso. Tuttavia ritengo che una buona gestione politica del turismo, che possa generare vantaggi economici  e ridurre gli aspetti negativi sia possibile, nel rispetto delle comunità locali, vanno in questo senso i post esempio sul: Turismo comunitario rurale  in Perù  Le vie storiche del popolo Ait Aitta in Marocco . Hmong, tra le montagne del Vietnam il p...

Da Milano a Como, Brunate e Torno sul Lago di Como

Una delle miei viaggi preferiti da Turismo Lento, senza auto ma con il treno , la funicolare , il  trekking e infine il battello sul Lago Di Como. Ideale per un weekend all'insegna del relax oppure una giornata di vacanza, un percorso che ho iniziato a fare da ragazzo con i compagni di scuola, poi a distanza di tempo sono tornato a fare anche d'adulto con i miei figli. Un viaggio che nonostante gli anni non è mai cambiato, è la mia idea di relax, si arriva a Como in treno da Milano con le TrenoNord , che hanno la stazione proprio sul lago, si sale sulla funicolare, si prosegue a piedi fino a Monte piatto, si scende a Torno ci si gode il pomeriggio e si riprende il battello per Como o per un giro sul lago. Si parte dalla stazione delle Ferrovie Nord di Milano in piazzale Cadorna e si prende il treno per Como Lago, ci sono più treni al giorno, per esempio la mattina alle 7,45 arriva a Come Lago alle 8,45, due più o meno ogni ora, il tragitto dura un'ora al costo di ...