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Rifugio Val di Togno, Sondrio (Lombardia). In montagna con nuove valorizzazioni del territorio

Contro overtourism l'unica arma per difendersi dai luoghi comuni è la conoscenza, Voglio parlavi nei prossimi post d'esperienze positive del turismo. Ci sono tante nuove iniziative che possono offrire un panorama diverso dell'offerta turistica. C'è ancora un mondo tutto da scoprire che non fa rimpiangere per nulla i luoghi più noti. Luoghi che possono darvi quella pausa e quella serenità che si cerca in un periodo di vacanza.



Sappiamo dell'abbandono della montagna e dei piccoli paesi e di come sia difficile ribaltare questa tendenza ci sono tuttavia alcuni esempi che vale la pena citare come questa coppia belga che ha rilevato l'antico Rifugio Val di Togno (1317 m slm), trasformandolo in un luogo raffinato e moderno e nello stesso tempo hanno modificato la loro vita, una scelta non facile ma molto coraggiosa che personalmente trovo molto interessante.



La Val di Togno è una piccola valle sconosciuta a molti, si trova tra la Valtellina e la Valmalenco. E’ una valle stretta, che ha l’imbocco nei pressi della contrada Cagnoletti, nel comune di Spriana, e termina ai piedi del Pizzo Scalino e della Vetta di Rhon, un susseguirsi di malghe abbandonate che permette di ritrovarsi in una natura quasi incontaminata, lontano dai suoi affollati, essendo frequentata da soli appassionati della montagna. Perchè purtroppo i malgari produttori di mascarpin delle ricotte affumicate non ci sono più anzi si possono contare sulle dita di una mano.

Un po' meno prosaicamente inizialmente il Rifugio Val di Togno era una dogana, per il controllo dei contrabbandieri che passano il confine svizzero con l'italia per non pagare le tasse. Rifugio lo diviene negli anni '80 con la nuovo interesse sulla montagna come luogo di vacanza, ma questa storia duro poco la Valmalenco attira molto più turisti, la passione del camminare è solo all'inizio.

Valle sconosciuta ai più e ai stessi abitanti della provincia di Sondrio è invece è entrata nel cuore di una famiglia belga. Thomas Siffer, scrittore, giornalista, conduttore e produttore fiammingo ha scoperto il suo nuovo Rifugio attraverso una ricerca in internet, ed è stato amore a prima vista. 

Il rifugio era abbandonato e messo in vendita alla ricerca di nuove fortune da più di dieci anni.

Siffer formula l'idea di creare uno spazio per “rallentare”, un luogo per fermarsi per staccare dalla  frenesia della quotidianità, a stretto e lento contatto con la natura e con le persone. 

Senza saperlo si sono trasformati questi due ragazzi in testimonial di un territorio che vale la pena di essere conosciuto e valorizzato.

Hanno trasformato il Rifugio in una una piccola foresteria che ospita dodici persone al massimo la struttura ha cinque stanze, menu vegetariani, hanno portato dal Belgio questo loro stile di vita, Tutto viene curato personalmente dai due proprietari che devo dire sono bravi. 

Un'iniziativa interessante che ho pensato di farvi conoscere, una montagna diversa, certo la vista dell'Odler in Val gardena è incomparabile ma siamo in Lombardia a pochi km da Sondrio, c'è un aria bella pulita da respirare.

A chi piace la montagna d'estate ma anche tutto l'anno è un luogo interessante l'accesso delle automobili è fortemente limitato, il silenzio, la natura intorno spinge alla calma e alla riflessione.

I proprietari del rifugio organizzano anche escursioni e trekking nei dintorni ci sono diverse possibilità per conoscere la zona ma anche un libro sulla terrazza sono certo non vi dispiacerà.

La zona è anche rinomata per la ricchezza della fauna, per la raccolta di funghi e dei frutti di bosco.

C'è anche un percorso classico di treekking che dalla frazione di Carnate alla volta del Rifugio Val di Togno e che poi passato il rifugio si dirige verso la Val Painale e il lago Val Painale fino al Rifugio del Dosso.

Ho preferito condividere l'intervista ai due proprietari del rifugio perché spiegano molto bene il loro punto di vista e il loro impegno.

Ringrazio il Canale Yuri Franco per la condivisione del video del Rifugio Val di Togno

Non è luogo facile da raggiungere ma nemmeno difficile, un offerta di relax e freschezza a poche ore da Milano. c'è inoltre la possibilità di farsi venire a prendere alla stazione ferrovia più vicina.

Quello che manca a questo Rifugio Val di Togno rispetto ad un rifugio dell'Alto adige è l'organizzazione del turismo sul territorio, una migliore tenuta e valorizzazione della valle. 

In Valtellina è tutto concentrato su Bormio ma poco sul tutto il resto. Una migliore gestione e organizzazione del turismo di tutta la provincia di Sondrio sarebbe auspicabile e potrebbero attirare più persone visitatori ma anche quei professionisti che potrebbero prendere in gestione ii rifugi ed altre strutture equipollenti.

Tra l'altro da Milano è molto più vicina la Val di Togno che la Val Gardena, se cercate un rifugio di montagna e un luogo silenzioso dove ritrovare la propria vita o se avete bisogno di una pausa, questo è il luogo ideale ed è meno distante.

Per saperne di più: 


Commenti

  1. Non conosco questi luoghi ma questa valle stretta e selvaggia , deve essere bellissima, per chi cerca la pace e il contatto con la natura. Saluti.

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  2. Ho conosciuto, ed ammirato, alcuni paesaggi e scorci della Valtellina, conoscenza che qui posso ampliare grazie a questo posti.

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  3. La sto scoprendo ora, la ValTellina e la ValChiavenna, mi ha colpito molto per la sua storia durante la resistenza la Val Codera... inizialmente inacessibile ma poi spettacolare !!!!

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