Dopo il 1955 questa è la prima mostra dedicata al Beato Angelico a Firenze. L'evento dedicato al pittore toscano vuole rendere merito a quest'artista che per diverso tempo è stato poco noto al grande pubblico ma rimane un' artista importante nella storia della pittura italiana.
A supportare questa mostra opere provenienti da tutto il mondo, di cui ben 28 opere restaurate recentemente che è possibile ammirare in una nuova luce e in nuovi colori che riescono a renderci una visione più completa e ricca della sua arte.
Il pittore è vissuto tra '300 e '400 ed è stato uno degli artisti che ha introdotto nell'arte pittorica i principi artistici del Rinascimento, non sappiamo in realtà se consapevole o meno ma sicuramente ha utilizzato prospettiva, luce e colori per potersi esprimersi al meglio.
La singolarità di questo artista inizia dal suo nome anzi sarebbe meglio dire da come veniva chiamato, Beato Angelico è chiaramente una denominazione, un appellativo perché la beatificazione ufficiale arriverà solo nel 3 Ottobre 1982 da Papa Giovanni Paolo II, più di 500 anni dopo la sua morte.
Quello che tutti noi chiamiamo Beato Angelico in realtà si chiamava Fra Giovanni da Fiesole, era un frate domenicano, per via della sua arte e del suo carattere veniva soprannominato Fra' Angelico. il primo documento con l'appellativo Angelico fu nel libro Le vite scritto dal Vasari nel 1550.
Il termine Beato invece lo si aggiunse secondo alcuni qualche anno dopo la sua morte, secondo molti altri già in vita, gli venne dato questo appellativo più volte da diverse fonti per il valore spirituale oltre che artistico della sua opera.
Il Beato Angelico, lo chiamiamo anche noi cosi, voleva che la pittura o meglio che la sua arte pittorica fosse un mezzo per illustrare le scene del Vangelo.
Lo scopo era quello di servirsi della pittura per insegnare il vangelo attraverso le immagini e contribuire così alla salvezza di tutte le anime.
Nell'epoca di Beato Angelico non c'erano libri come gli intendiamo oggi, erano più pergamene o non c'erano scuole se non per i nobili, il Beato Angelico riteneva che tutti gli uomini dovevano conoscere il vangelo. Di conseguenza il vangelo. era un arte più oratoria, con il Beato Angelico diventa un' arte pittorica, un concetto che possiamo ritenere ancora oggi innovativo.
La luce di cui si serve nelle raffigurazioni ha un valore mistico, è espressione di grazia e bellezza divina, che potevano essere utili a indicare la salvezza dell’uomo, sanno cogliere perfettamente l'animo e lo sguardo dell'osservatore.
Questo nobile intento nel suo caso particolarmente riuscito.
Il Beato Angelico raffigurò sempre soggetti sacri, come Madonne, Santi, Annunciazioni, la Passione di Cristo, d'altronde era un frate domenicano.
La particolarità che contraddistingue tutte le sue opere è che le figure rappresentate infatti sembrano essere reali, rappresentano la realtà che poteva vedere tutti i giorni, unita poi alla luce delle sue opere che sapevano catturare attenzione e trasmettere un chiaro messaggio del vangelo.
Le informazioni che abbiamo sulla sua vita sono dovute a un uso improprio dell'interpretazione della sua opera, il Savonarola lo rende un esempio da seguire, si tendeva a presupporre che la superiorità artistica fosse frutto della sua superiorità spirituale!
Difficile al giorno d'oggi dirlo quello che rimane è la sua opera di grande valore artistico.
La mostra è divisa in due da una parte Palazzo Strozzi e dall'altra Museo San Marco. L’esposizione riunisce tra le due sedi oltre 140 opere tra dipinti, disegni, sculture e miniature provenienti da prestigiosi musei quali il Louvre di Parigi, la Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery di Washington, i Musei Vaticani, la Alte Pinakothek di Monaco, il Rijksmuseum di Amsterdam, oltre a biblioteche e collezioni italiane e internazionali, chiese e istituzioni territoriali.
Per saperne di più :
Dal 26 Settembre al 25 Gennaio 2026
Visit Tuscany Sito turismo ufficiale Regione Toscana
FeelFlorence Sito turismo ufficiale Firenze
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CREDITI delle immagini fotografiche :
Beato Angelico, exhibitionviews, Palazzo Strozzi e Museo di San Marco, Firenze, 2025.
Photo: ElaBialkowska, OKNO Studio
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Grazie per questa preziosa segnalazione, Carmine e per le dettagliate informazioni storiche.
RispondiEliminaUn caro saluto,
MG