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I luoghi del Silenzio: Certosa di Val Senales (Bolzano)

Salire fino a Karthaus o meglio Certosa di Val Senales è sempre un emozione fantastica, d'estate il verde sembra che brilla, il fresco delle montagne ti accoglie e c'è un silenzio che invita al raccoglimento. In questo villaggio del comune di Senales c'era una volta un Monastero di Monaci dell’Ordine Certosino, veniva chiamato Monte degli Angeli, fu edificato a partire dal 1325 e chiuso nel 1782 .



Nel 1782 la zona di Senales non era particolarmente attraente come nel passato e nessuno si fece avanti per l'acquisto, allora le autorità diedero la possibilità ai contadini poveri della zona di abitarci, cosi il paese è tutt'uno con il convento, tanto che tutti ancora lo chiamano Certosa.

Oggi sono circa trecento gli abitanti di Certosa, c'è una scuola materna, tuttavia attraversando il paese c'è un atmosfera ovattata,  si può riconoscere l’antica struttura del monastero immersa in un silenzio assoluto se per caso mi apparisse un monaco non sarei sorpreso.

Fu il Conte Enrico II di Tirolo, a donare, nel 1325, questo appezzamento di terreno e i dieci masi annessi per costruire il convento. 

Per più di 450 anni l’ordine certosino detenne il potere su questo borgo che allora si chiamava Allerengelberg. Coperti da un cappuccio bianco, i monaci vivevano in religioso silenzio e ritirati nelle loro stanze. La loro vita era scandita dal ritmo della preghiera, un rito che si ripeteva ogni quattro ore.

C'è qualcosa ancora nell'ordine della spazio che impone il silenzio e la contemplazione, questo da elemento negativo è diventato nel corso del tempo positivo.




La mia interpretazione storica del Convento

Per comprendere meglio la nascita del convento e la sua evoluzione bisogna fare ricorso alla storia e al periodo del medioevo. Di qui a pochi metri passava la Via Claudia Augusta, durante il Medioevo questa era la strada che collegava il Sud Europa con il Nord Europa.

Noi oggi facilmente pensiamo al Brennero ma il Passo del Brennero è storia recente, nel Medioevo il passaggio era il Passo Rezia, su quella strada che da Bolzano portava a Merano (allora capitale della Contea del Tirolo) e poi in Val Venosta qui si passa i passo Rezia in pochi km si può deviare a sinistra verso la Svizzera a destra verso l'Austria e più a Nord verso la Germania.

Il controllo e la sicurezza della Via Claudia Augusta è fondamentale per il commercio ma anche per la politica e la religione.

Proprio questa parte di Alto Adige, la Val Venosta, una volta era sotto la diocesi di Coira.  Questa città che ora fa parte della Svizzera, era governata da un vescovo principe che per il suo potere non godeva di molta simpatia da parte della popolazione, più volte i contadini hanno assaltato la sede vescovile, sono i primi segnali di malcontento che condurranno anni dopo alla Riforma Protestante.

Nasce proprio a Coira il Libero Stato delle Tre Leghe, noto informalmente anche come Grigioni, fu uno stato federale nato nel 1524 con gli accordi di Ilanz, stipulati tra la Lega Caddea, la Lega Grigia e la Lega delle Dieci Giurisdizioni; il nuovo Stato si associò militarmente in perpetuo alla Svizzera pur non facendovi parte.

La lega Caddea succedette nel controllo del territorio al Principato Vescovile di Coira, svuotandolo progressivamente di ogni potere pur senza abolirlo legalmente. 

I Conti del Tirolo erano a conoscenza di questo scontento per la chiesa ma temevano che anche lungo il confine potesse ampliarsi lo spirito di rivolta che si diffondeva contro la chiesa e in secondo luogo contro la monarchia.




La nascita del convento di Certosa in Val Senales può sembrare casuale ma non lo è, la proposta di Enrico II conte del Tirolo del castello del borgo di Santa Caterina andava in questo senso, fare del convento un luogo di fede visibile sulla via Claudia Augusta, i monaci scelsero un luogo diverso più discreto per dedicarsi alla preghiera. Tuttavia l'importanza di questo Monastero crebbe nel tempo per ragioni economiche, politiche e culturali, per le stesse ragioni si spense in pochi anni.

Un avamposto a difesa del Tirolo e della Chiesa al confine con la giurisdizione con Coira. Inoltre c'era bisogno di stimolare l'economia di questo territorio e sappiamo quando i frati sono uno stimolo al miglioramento dell'agricoltura, riuscirono a fare approvvigionare la valle di acqua per l'agricoltura, inoltre i conti del Tirolo pensavano che per pagare le tasse i monaci potevano avere maggiore compliance dei soldati

Tuttavia il rapporto della comunità locale con il convento non fu sempre semplice, tanto che i frati dovettero erigere delle mura per difendersi.  

Non ultimo le diversi disposizioni testamentarie di molti che lasciavano al convento le loro proprietà in punta di morte, tanto che il convento divenne molto ricco e per questo anche molto adirato dalla popolazione in generale che a torto o a ragione si ritenevano privati di qualcosa.

Dal mio punto di vista invece fu la fine di un epoca di un periodo storico, d'altronde erano rimasti nel 1782 solo pochi monaci. La capitale della Contea del Tirolo da Merano viene spostata a Innsbruck. La via del Brennero diviene più importante, cambia la direzione del passaggio delle merci, cambia la visione dello spirito religioso nel corso del tempo. 

Secondo altri invece più che la legge dell'Imperatore austriaco di cui il Tirolo entrò a fare parte, furono i contadini  obbligati al rispetto delle regole e al pagamento delle tasse, che ribellandosi portarono alla scomparsa del monastero.

Quello che è rimasto è solo parte del convento che venne distrutto da un incendio nel 1924, le celle dei monaci sono diventate case cosi come la cella del priore. 

Quello che invece sono rimasti sono gli orti botanici i monaci coltivavano erbe aromatiche e fiori, la valeriana da prendere in caso di inquietudine e di insonnia, timo come disinfettante per disturbi allo stomaco, issopo per favorire la digestione, l’altea per raffreddori e tosse. In tutta la zona sono i consigli medicinali dei monaci che nonostante il passare degli anni ancora si coltivano qui a Certosa e in tutta la Val Senales, una forma di conoscenza che è rimasta e che ricorda il passato dei monaci, nulla è andato perso forse.



Da Certosa / Karthaus c'è un percorso che si può percorrere in entrambi i sensi di marcia che si chiama Via Monachorum, un sentiero dedicato alla riflessione e alla meditazione che vi porta a Madonna di Senales, dove c'è il santuario più antico del Tirolo (1315). 

Questo è storicamente un luogo di pellegrinaggio più noto del Tirolo, che ancora oggi raccoglie fedeli da tutto il mondo.

Venire in  Val Senales vuole dire immergersi nella natura ma anche nella cultura e nella fede, il silenzio aiuta a ritrovare quella parte di noi stessi troppo spesso sopita e dimenticata.

Dove fermarsi a Certosa:

Hotel Ristorante Golden Rose, ogni domenica  e mercoledì alle 19,00 Silentium Menù dedicato ai Monaci delle Certosa

Dove fermarsi in Val Senales

Oberraindlhorf 1581 un po' più avanti di Certosa verso il lago di Vernago, un hotel con una delle storiche locande del Tirolo, un ottima cucina e servizio.

Da segnalare:

Konditorei Pasticceria Weithaler nel borgo di Santa Caterina famosi per lo strudel di mele e lo  strudel di semi di papavero. 

Oberraindhorf nel villaggio Madonna di Senales negozio del maso: formaggi da latte di sola vacca grigio alpina, speck, salsicce, bresaola, uova, miele di tarassaco.

Maso Finailhof nel villaggio Madonna di Senales, locanda con prodotti dell'orto e del maso come insalate, carne, sciroppi e confetture di albicocche e mirtillo.

Malga Rableid in Val di Fosse, via val di fosse 2 sul percorso Alta Via di Merano, produttori di formaggio.

Rifugio Bella Vista a Maso Corto a 2845m. per abili camminatori una sosta d'elite

Per saperne di più:



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