Passa ai contenuti principali

Turismo lento ad Ercolano: Scavi archeologici, trekking sul Vesuvio e le ville del Miglio d'oro

L'Italia è un paese molto bello dal punto di vista paesaggistico, ma quello che richiama milioni di visitatori da tutto il mondo è la sua storia e la sua cultura.
Il fascino del Medioevo e del Rinascimento, con le sue ricche testimonianze sono ancora oggi delle attrattive impareggiabili. Più difficili sono le visite alle aree archeologiche, tranne qualche caso raro sono i fanalini di coda dell'offerta turistica.
Negli ultimi anni grazie alla televisione e alle ricostruzioni virtuali delle aree archeologiche si è cercato di comunicare in modo diverso le testimonianze del passato.
Consiglio sempre se è possibile come nel caso d'Ercolano, di fare una visita al MAV  Museo Archeologico Virtuale in via IV Novembre (nei pressi dell'area archeologica) , dove attraverso la tecnologia ed gli effetti speciali è stato ricostruito il contesto, l'ambiente della cittadina prima dell'eruzione del Vesuvio, una visita al MAV è propedeutica alla visita diretta.
La storia di questi scavi non è stata semplice, all'ombra della grande Pompei, dove scavare era più semplice e meno costoso, Ercolano è sempre stata una seconda scelta, i fondi destinati a questi scavi sono sempre stati pochi.
Oggi grazie ad una collaborazione pubblico privato con la Fondazione Packard per i beni culturali, si può contare non solo su delle entrate finanziarie costanti per gli scavi ma anche su una serie di tecnologie e professionalità difficili da reperire sul mercato per un ente pubblico.
La fortuna degli scavi d'Ercolano è che la nube piroclastica che l'ha investita è riuscita a coprire tutto ed conservare con estrema precisione ogni dettaglio, diventando cosi un libro aperto di storia che possiamo sfogliare, perfino la Biblioteca della nota Villa dei Papiri, i papiri carbonizzati e arrotolati con opportune tecniche possono essere letti, restituendoci opere d'inestimabile valore culturale e storico.
La storia degli scavi è sempre stata discontinua per problemi tecnici e molto è stato portato via senza essere ben classificato, molte opere più di 150 si possono vedere al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, di fatto una finestra sull'influenza della cultura greca nella repubblica romana. 
Nonostante sia un area dove ancora fervono gli scavi, invito a vedere tutta l'area archeologica soffermatevi sulle pitture ma anche sulle case e i loro spazi, le terme del foro, la Basilica Noniana, rispetto a Pompei molto particolari sono rimasti integri, suggerisco solo delle scarpe comode, cappello e una bottiglia d'acqua minerale.


Ercolano: la Reggia di Portici, le Ville Vesuviane del Miglio d'oro, Trekking sul Vesuvio

Ercolano non è solo gli scavi ma è possibile visitare sia la Reggia di Portici che fare un tour delle Ville Vesuviane del Miglio d'oro cioè di tutte tutte quelle ville aristocratiche costruite tra il '700 e '800 dopo la costruzione della Reggia di Portici, come Villa Favorita, Villa Ruggiero, Villa Campolieto.
Per coloro che amano i percorsi di trekking possibilità di camminare nel Parco del Vesuvio con Vesuvio Natura da Esplorare, per chi non ama camminare c'è Vesuvio Express la possibilità d'andare a vedere il cratere del Vesuvio con il pullman.
Ercolano: Pomodorini del Piennolo del Vesuvio Dop, Albicocche crisommele, Lacryma Christi
Il Vesuvio non è solo un vulcano ma anche un territorio che si esprime attraverso i prodotti dell'agricoltura.
Due prodotti sono storici tanto che li troviamo anche nei scavi d'Ercolano sono il vino e i fichi, mentre due sono arrivati invece in anni più recenti ma hanno trovato un ambiente e un terreno che si adattava alle loro caratteristiche cioè il pomodoro e le albicocche.
La Campania è il simbolo della coltivazione del pomodoro, che qui diventano pomodorini del piennolo del Vesuvio Dop.  Mentre le Albicocche il prodotti più conosciuto d'Ercolano, la varietà chiamata Crisommele, che si distinguono per la sfumatura rosse della buccia arancione, note per la sapidità e la dolcezza, data dai terreni ricchi di potassio come quelli vulcanici d'Ercolano e dall'esposizione al sole prolungata. 
Meno note ma molto apprezzate anche le Ciliegie della varietà Seconda Nera del Monte Somma, le Pere Spadoncine e le Pere Pennate, piccole e verdi che vengono trasformate in confetture. In questo periodo potete trovare freschi i fichi le varietà Fico Dottato, Fico Troiano e il Fico Nero Monsignore, i fichi sono stati il frutto più famoso d'Ercolano nell'antichità.
Il prodotto storicamente più noto è invece il vino, il famoso Lacryma christi "Bacco amò queste colline più delle native colline di Nisa" (Marziale), un vino ottenuto da uve autoctone coltivate alle pendici del Vesuvio.
Come arrivare ai Scavi archeologici d'Ercolano in treno: la città vicina di riferimento è Napoli che è collegata con Italo e Trenitalia da tutte le principali città d'Italia anche con treni diretti. Dalla Stazione di Piazza Garibaldi a Napoli, parte la Circumvesuviana Napoli-Sorrento (fermata Ercolano) e la Circumvesuviana Napoli-Poggiomarino (fermata Ercolano) a circa 700 m dall'ingresso del sito archeologico di Corso Resina.
Costo del biglietto d'ingresso: 11 euro orario estivo dalle ore 8,30 alle 19,00, Biglietto gratuito: la prima domenica di ogni mese e i Cittadini dell’Unione Europea di età inferiore a 18 anni.
Novità estate 2017, visite notturne il Venerdi sera dalle 20,00 alle 23,00 fino al 6 Ottobre 2017.

Commenti

  1. Visti più di una volta e sono stato anche al MAV.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
  2. Mai stata in Campania, ma vorrei tanto. Ho visto giusto un paio di giorni (anzi notti visto che dormo poco) un documentario sul Vesuvio, suggestivo. Se riuscirò mai a viaggiare, dovrò fare una bella cernita Qui sul tuo blog di consigli utilissimi da seguire.
    Baci

    RispondiElimina
  3. Sono incantata dal tuo modo tutto speciale di presentare luoghi e culture, per ora non posso dire di essere una viaggiatrice, per una serie di motivi, meno male che ci sei tu1!!!! Grazie di cuore!

    RispondiElimina
  4. Un posto fantastico meno frequentato forse di Pompei ma che merita tantissimo.

    RispondiElimina
  5. Non ho ancora avuto la fortuna di visitare Ercolano, ma conosco bene alcuni dei suoi prodotti come il pomodoro del Piennolo ed è un prodotto davvero eccezionale . Grazie per questo interessante reportage e per i tuoi preziosi consigli . Un saluto, Daniela.

    RispondiElimina
  6. Luoghi incantevoli, che purtroppo non ho ancora visitato...

    RispondiElimina
  7. Ho visitato Pompei, ma anche questo è incantevole! Ciao, Arianna

    RispondiElimina
  8. quanti tesoro abbiamo in Italia, dovremmo curarli e valorizzarli di più !

    RispondiElimina
  9. Verissimo, l'Italia è piena di tesori, peccato non sappiamo valorizzarli. Io personalmente, credo si potrebbe vivere solo di turismo in italia. Tra prendersene cura e fare turismo, sai quanto lavoro si creerebbe? Grazie per queste info

    RispondiElimina
  10. Nell'attesa di andarci per conto mio intanto, grazie per avermici portato! :-)

    RispondiElimina
  11. I tuoi reportage sono sempre ricchi di informazioni utili. Grazie della condivisione. Buona giornata

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Beato Angelico a Firenze dal 26 Settembre al 25 Gennaio a Palazzo Strozzi e Museo di San Marco

Dopo il 1955 questa è la prima mostra dedicata al Beato Angelico a Firenze . L'evento dedicato al pittore toscano vuole rendere merito a quest'artista che per diverso tempo è stato poco noto al grande pubblico ma rimane un' artista importante nella storia della pittura italiana. A supportare questa mostra opere provenienti da tutto il mondo, di cui ben 28 opere restaurate recentemente che è possibile ammirare in una nuova luce e in nuovi colori che riescono a renderci una visione più completa e ricca della sua arte. Il pittore è vissuto tra '300 e '400 ed è stato uno degli artisti che ha introdotto nell'arte pittorica i principi artistici del Rinascimento , non sappiamo in realtà se consapevole o meno ma sicuramente ha utilizzato prospettiva, luce e colori per potersi esprimersi al meglio. La singolarità di questo artista inizia dal suo nome anzi sarebbe meglio dire da come veniva chiamato, Beato Angelico è chiaramente una denominazione, un appellativo perc...

Mercati Locali : Finale Ligure tutti i giovedi sul lungomare Migliorini

Siete già tutti più o meno in vacanza, chi c'è già stato, chi le sta trascorrendo, chi deve ancora partire ma anche chi magari ci andrà un altro anno.  Questo vuole essere un invito a frequentare i mercati locali delle località dove siete in vacanza ma anche di dove abitate, informatevi dei giorni di mercato e fateci un giro, si possono scoprire tante cose interessanti si possono scoprire qualità di frutta e verdure locali e poco note e non meno buone, ma anche formaggi, pesce, dove qualità locali affiancano qualità presenti da altre regioni. Di passaggio a Finale Ligure , la cittadina della riviera delle palme , mi sono fermato al mercato che si svolge direttamente sul mare della cittadina ligure ed esattamente sul Lungomare Migliorini.  Il mercato si tiene a Finale Ligure il giovedì mattina nella prima parte ci sono soprattutto bancarelle d'abbigliamento, biancheria della casa, pentole, bigiotteria, mentre la parte alim...

Da Parigi a Istanbul in treno sulle tracce dell' Orient Express

Il treno dei re o il re dei treni cosi veniva chiamato il servizio  Orient Express, un classico dei viaggi tra '800 e '900, da Parigi a Istanbul,   che   ha fatto viaggiare la classe nobile e ricca europea all'inizio del secolo scorso.  Ancora oggi il suo nome evoca il lusso ma anche il sogno, sono stati scritti tanti racconti e girati molti film per il fascino che quel treno sapeva attrarre. Oggi il servizio Orient Express non esiste più dal 1977 c'è un prodotto turistico che ricalca il percorso, un viaggio di lusso per diverse migliaia di euro, che ripercorre solo la linea Simplon Orient Express da Venezia a Parigi. Con la nuova rete di alta velocità ferroviaria che ha unito più paesi d'Europa, che ha reso i percorsi più brevi, permette d'attraversare i 2,800 km, il territorio di sette paesi, con treni convenzionali notturni, in pochi  3 o 4  giorni.  Anche se il percorso invita a fermarsi in più città, la tratta da Parigi a Istanbul permette ancora...

Isola di Sark, isola senza automobili

Sark , (Channel Island Regno Unito) è la più piccola delle Isole del Canale, a circa 80 miglia dalle coste inglesi. È lunga appena cinque chilometri e larga tre; un paradiso per solo seicento abitanti , non è parte integrante della Gran Bretagna, né uno Stato sovrano, ma come definito da Elisabetta I quattrocento anni fa ''un nobile feudo''.  Dall’isola sono da sempre bandite le automobili e le corriere, e altro qualsiasi mezzo di locomozione, non c'è illuminazione stradale ed esiste solo qualche trattore per agevolare i lavori nei campi. Per il resto solo cavalli, scarpe e biciclette (820), la grande tempra dei suoi abitanti dal forte carattere e resistenza fisica, mai tentati dai venti di cambiamento. Anche da un punto di vista politico vigeva il sistema feudale fino a qualche mese fa, dove il potere centrale era esercitato dal Signore, Sir Micheal Beaumont , l'erede dei De Carteret ; primo Signore di Sark, tutt'ora vivente, che ora verrà sost...

Milano - Tangeri in treno, un viaggio alla ricerca del sole d'inverno

Perché da Milano a Tangeri? Quando le giornate si fanno sempre più corte e le temperature scendono mi viene voglia di andare in un luogo caldo dove posso prendere un caffe all'aperto, passeggiare sotto un sole caldo e guardare il mare.  Così mi è venuto in mente di andare a Tangeri , in Marocco . Certo il modo più veloce e comodo è prendere un aereo ma volevo intraprendere un viaggio e non un soggiorno, conoscere e parlare con più persone. Ho studiato un po' di soluzioni di viaggio ma la più interessante credo sia un viaggio in treno più battello che arrivi direttamente al porto di Tangeri dentro la città. Questo mi consente di fermarmi in più città che il percorso ferroviario mi consente di fare a : Ginevra, Lione, Barcellona, Madrid, Malaga, Tarifa e Tangeri. 1° giorno Sono partito dalla Stazione Centrale di Milano sul treno per Ginevra in direzione di Tangeri. N on devo essere tanto normale, sono alla vista delle Isole Borromee e dalle montagne appena innevate e sono su un...

Il panino con il polpo: Polignano a Mare (Bari)

Il panino con il polpo è presente nei menu di tanti bar e ristoranti dalla Campania alla Sardegna in Italia, ma solo in Puglia si è sviluppata una vera e propria tradizione gastronomica. Ci sono tradizioni e tradizioni, molte antiche altre più recenti, che prendono il sopravvento in alcune località piuttosto che in altre. In primo luogo perché in passato il polpo era molto abbondante lungo le coste pugliesi, in secondo luogo dopo il mercato del pesce, delle grandi quantità di polpo rimanevano invendute per ragioni diverse, diventando così il pasto delle famiglie dei pescatori. Tra le ragioni la poca dimestichezza che avevano le massaie di trattare il polpo, solo le famiglie dei pescatori sapevano come pulirlo, renderlo tenero e cucinarlo.  Nella maggior parte dei ricettari storici pubblicati da Antonio Latini (1690), Vincenzo Corrado (1773) e Ippolito Cavalcanti (1837) il polpo non viene molto considerato, anzi proprio il Latini proponendo una ricetta con il polpo, olio d'oliv...

Perù da Arequipa a Cusco con Andean Explorer, il treno oltre i 3.000 metri d'altitudine

Il mese scorso è stato inaugurato un nuovo treno Andean Explorer , sei vetture di comfort che attraversano il leggendario paesaggio andino, nel percorso che da Arequipa porta a Cusco e viceversa. Si tratta di uno dei più bei viaggi da fare in treno  per la bellezza e la varietà del paesaggio, con un ritmo e un movimento lento come piace a noi. Questo percorso in treno è una delle attrattive del Perù, insieme con il Tempio del Sole, Macchu Picchu , le linee di Nazca, Dalla la città coloniale di Arequipa a lla citta la città millenaria di Cusco a 3399 m . passando per il Lago Titicaca. Cusco - Lago Titicaca - Città di Arequipa (2 notti, 3 giorni) Arequipa - Lago Titicaca - Cusco (2 notti, 2 giorni) Da Cusco consiglio oltre la visita di Macchu Picchu e  Valle Sagrado de los Incas (Chinchero, Maras, Moray, Ollantaytambo e Pisac). Un autentica scoperta per molti può essere la cucina peruviana , che ha saputo unire i prodotti del territorio con la cultur...

La Cappella Sistina di Milano, la Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore

La bellezza e la ricchezza dei dipinti della Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore a Milano sono stati paragonati alla Cappella Sistina di Roma , in realtà anche se hanno alcune analogie sono due cose diverse. La prima la Cappella Sistina è all'interno della Basilica di San Pietro , segnata dal fervore artistico di Michelangelo che dipinse la storia dell'Umanità prima delle tavole di Mosè. Mentre invece qui non c'è una cappella cosi grande ma ci sono due spazi una Chiesa con accesso per tutti e l'annesso Coro delle Monache benedettine , siamo in Convento di Clausura femminile, uno spazio che era riservato solo alle monache, che tramite una grata avevano la possibilità d'ascoltare messa. La chiesa è giunta fino a noi casualmente perchè sia i lavori d'espansione della città di Milano nell'800 e dei lavori dei primi del Novento e delle due guerre mondiali, hanno tolto e distrutto molto dell'antico Monastero, c'è rimasto poco ...

Rifugio Val di Togno, Sondrio (Lombardia). In montagna con nuove valorizzazioni del territorio

Contro overtourism l'unica arma per difendersi dai luoghi comuni è la conoscenza, Voglio parlavi nei prossimi post d'esperienze positive del turismo. Ci sono tante nuove iniziative che possono offrire un panorama diverso dell'offerta turistica. C'è ancora un mondo tutto da scoprire che non fa rimpiangere per nulla i luoghi più noti. Luoghi che possono darvi quella pausa e quella serenità che si cerca in un periodo di vacanza. Sappiamo dell'abbandono della montagna e dei piccoli paesi e di come sia difficile ribaltare questa tendenza ci sono tuttavia alcuni esempi che vale la pena citare come questa coppia belga che ha rilevato l'antico Rifugio Val di Togno (1317 m slm) , trasformandolo in un luogo raffinato e moderno e nello stesso tempo hanno modificato la loro vita, una scelta non facile ma molto coraggiosa che personalmente trovo molto interessante. La Val di Togno è una piccola valle sconosciuta a molti, si trova tra la Valtellina e la Valmalenco . E’ una ...

Sidi Bou Said: il culto del gelsomino

Uno dei luoghi che trovo ideale per chi è alla ricerca di un viaggio e di un turismo lento è Sidi Bou Said in Tunisia. Un piccolo borgo arabo andaluso che sia affaccia sul mare mediterraneo, dove è impossibile circolare in auto tra le vie piccole e strette. Camminando si scopre un contesto unico, ricco di colore, di storia, d'arte ma che nasconde un piccolo segreto botanico: il culto del gelsomino.  In Tunisia all’interno dei giardini delle case, le piante dei gelsomini si spandono in tutta la loro meraviglia dal XIII° secolo quando gli arabi lo portarono dall’Andalusia. È divenuto cosi parte della cultura araba, simbolo di dolcezza e sensualità, non e raro essere avvicinati da venditori ambulanti di fiori di gelsomino, nei bar così come lungo le strade di Sidi Bou Said, in particolare al Caffè des Nattes , uno dei bar più belli della costa mediterranea, punto di ritrovo del villaggio ma soprattutto d’artisti, impegnati a sorseggiare il classico thè alla menta con pinoli...