Passa ai contenuti principali

Cannoli siciliani: le origini, la cultura e la storia di uno dei dolci più graditi della tradizione Siciliana


Ci sono alcune ricette che riescono a rappresentare un'intera comunità, la sua storia e in questo caso un'isola : i cannoli siciliani. 

Nonostante la cucina e la pasticceria siciliana sia molto ricca, nessun altra preparazione riesce a rappresentare nel nostro immaginario l'isola come i cannoli.

Da Cicerone la storia del Cannolo

La sua origine si perde nella notte dei tempi la testimonianza più datata è stata quella di Cicerone del 74, 75 a. C. ( Tubus farinarius dulcissimo edulio ex lacte fartus).

Un tubo di pasta di farina farcito di preparazione lattaria. La preparazione del cannolo è partita quindi dai tempi dei romani (forse anche prima dai greci), una ricetta che si è evoluta con il tempo in base alla cultura, ai prodotti disponibili e delle tecniche in cucina.

Il periodo più importante è stato sicuramente la dominazione araba che ha introdotto in Sicilia lo zucchero o meglio la canna da zucchero. 

Prima ancora delle Repubbliche marinare di Venezia e Genova che introdussero lo zucchero (chiamato anche sale arabo) in tutta Europa, la Sicilia  e l'Andalusia in Spagna sono state le prima regione a conoscere lo zucchero nel caso della Sicilia anche a produrlo. 

Lo scrittore arabo Ibn Ankal scriveva: «Lungo la spiaggia, nei dintorni di Palermo (quella che noi oggi chiamiamo Conda d'oro), cresce vigorosamente la canna di Persia e copre interamente il suolo; da essa  si estrae per pressione un succo dolce.

Utilizzo dello zucchero è una tappa importante per la ricetta, per la preparazione dei canditi di frutta ma anche perché era più facile e abbondante da trovare rispetto al miele delle api, tuttavia le preparazioni dei dolci rimangono ancora una proposta per pochi eletti.

La dominazione araba e il medioevo

La versione che oggi troviamo del cannolo deve la sua tappa fondamentale al X secolo , pare che concubine dell'Harem del Castello delle Donne di Caltanissetta, per lusingare la virilità del loro principe, avrebbero nel tempo libero in attesa del principe preparato questa dolcezza altamente suggestiva, mettendo insieme la ricetta tradizionale che ci aveva documentato Cicerone con una preparazione araba con ricotta, mandorle e miele, sostituendola con prodotti locali, più facilmente disponibili. 

Un secolo dopo, l'isola passò nelle mani dei Normanni che avrebbero cristianizzato il territorio ma le tradizioni sono state conservate soprattutto culinarie, come altre preparazioni anche il cannolo diventa protagonista delle tavole nei conventi o meglio nei dolci che i conventi preparavano per ingraziarsi i nobili e ricevere offerte. 

Da qui in poi troviamo la preparazioni dei cannoli nei conventi come specialità di carnevale (la forma poteva essere concessa). Pare che proprio durante il medioevo nei conventi venne rielaborata la parte esterno cioè il cannolo, una pasta a base di farina, marsala, zucchero avvolto nelle canne che veniva fritta nello strutto più raramente nell'olio. 

Nel secondo millennio

Ora si possono mangiare cannoli tutto l'anno, in tutto il mondo, con interpretazioni a volte molto fantasiose. Si sono diffuse in tutto il mondo negozi di cannoli, la ricetta non è difficile da riprodurre ma sono gli ingredienti locali che fanno la differenza. 

Per riprodurre un buon cannolo siciliano secondo me bisogno conoscere quello vero, non basta riempire un cannolo di pasta fritta con della ricotta.

Tuttavia, il successo di un cannolo "vero" sta in pochi dettagli: primo fra tutti, il suo impasto, la cui crosta deve essere costellata di bolle e crateri, frutto dello scoppio dei chicchi di zucchero nella frittura. Allo stesso modo, la tradizione impone che i cannoli siano fritti nello strutto per garantire una maggiore consistenza e quel croccante che si sente già dal primo morso. 

Indipendentemente dal luogo di dove si decide di assaggiarlo è importante che venga riempito solo all'ultimo momento, in modo da non inumidire il "cannolo". 

Questo è anche uno dei motivi per cui alcuni cannoli sono a volte spennellati all'interno di una glassa al cioccolato che serve in qualche modo come isolante. 

Il ripieno del cannolo deve essere fatto con ricotta fresca di pecora che sarà solo leggermente zuccherata per non coprire il sapore della ricotta e non va utilizzata crema pasticcera o qualsiasi altra crema o panna montata, spesso mi è capitato di mangiare cannoli con ripieno di ricotta e panna. 

La ricotta può anche includere piccole gocce di cioccolato o pezzi di frutta candita in particolare scorze d'agrumi come arance i limone

Infine, il cannolo può essere cosparso all'ultimo momento di zucchero a velo.

È il misto di croccantezza e cremosità, che rende tutto il fascino del cannolo. Nonostante il suo successo, non è facile da mangiare con le sue originali generose dimensioni di 15 cm di lunghezza e 4-5 cm di diametro. 

Si consiglia quindi di consumarlo in un piccolo piatto nel caso in cui l'impasto si rompa completamente al primo morso.



Piana degli Albanesi (Palermo) 

La preparazione più interessante che io abbia provato si trova a Piana degli albanesi in provincia di Palermo, dove da secoli c'è una delle comunità albanesi più antiche, a pochi chilometri da Palermo conserva una delle versione dei cannoli da provare per la fragranza e il sapore del cannolo unico nel suo genere.  

Sicuramente è interessante di come la Sicilia riesce ad integrare nella storia e nella propria cultura le diverse popolazioni che per diverse ragioni arrivano in Sicilia, dai Greci, ai Romani, Arabi, Normanni e ora gli Albanesi

A piana degli Albanesi cercate la Pasticceria Extra bar dei F.lli Petta, dove la croccantezza della pasta che si scioglie in bocca, la ricotta di pecora prodotta localmente e per lo zucchero aggiunto meno di 300 g per chilo di ricotta, durante l'inverno utilizzano il miele. 

Nelle pasticcerie nuove si utilizza 50% zucchero 50 per mascherare una ricotta spesso di non qualità, qui invece a Piana degli Albanesi si sente il sapore della ricotta che sia abbina bene alla consistenza del cannolo, che trasforma il cannolo in una vera delizia per il palato. 

Dove mangiare il cannolo siciliano artigianale;

Extra Bar, Piazza Vittorio Emanuele, 4, Piana degli Albanesi (PA).

Caffè Sicilia, Corso Vittorio Emanuele, 125, Noto (SR). 

Caffè Battaglia, Piazza Garibaldi, 10, Nicosia (EN). 

Euro Bar Dattilo, Via Garibaldi n11/13, Dattilo (TP).


I migliori luoghi dove mangiare cannoli siciliani a Palermo

Per noi poveri turisti queste mete non sempre sono facili da raggiungere ma se siete a Palermo  e non fate in tempo ad andare a Piana degli Albanesi , potete provare questi indirizzi segnalati dai lettori alcuni sono dei luoghi specializzati in cannoli altri pasticcerie dove si producono anche cannoli.

Cannoli & Co, Via Maqueda 268, 90134, Palermo, 

Pasticceria Oscar, Via Migliaccio, 39, 90145, Palermo, 

Pasticceria Costa, Via Gabriele D'Annunzio 15, 90144, Palermo, 

Pasticceria Cappello, Via Colonna Rotta, 68, 90134, Palermo, 

Pasticceria Vabres, Corso Dei Mille 525, 90123, Palermo, 

Panificio Velardi, Via Vittorio Emanuele, 159, 90133, Palermo

Spinnato, Piazza Castelnuovo 16/17, 90141, Palermo

Laboratorio Martino,  Via Nicolò Garzilli, 43 Incrocio con Via Enrico Parisi, Palermo

Pasticceria San Michele, Via Nunzio Morello, 67, 90100, Palermo

I segreti del Chiostro, Piazza Bellini 33, Palermo

Cannolissimo, Via Maqueda, 397 Palermo

Commenti

  1. Ma che bel post, letto tutto d'un fiato e preso nota!!
    Grazie Carmine!
    Buona serata!

    RispondiElimina
  2. Cannoli siciliani mangiati direttamente in Sicilia , qualche anno fa, una delizia !! Mi piacciono con gocce di cioccolato o frutta candita, soprattutto frutta candita. Anche quest'anno, in Sicilia, li ho assaggiati ma poco, poco, causa problemi con gli zuccheri, purtroppo !! Saluti.

    RispondiElimina
  3. Caro Carmine se solo penso ai cannoli siciliani, sbavo sulla tastiera e non è un bel vedere. 🙂
    Anche il cioccolato di Modica è super extra favoloso. Che dire della brioscia col tuppo con la classica granita o il gelato? La Sicilia ha località stupende, i dolci siciliani ormai li trovi ovunque ma quelli fatti in Sicilia sono impareggiabili e hanno un altro sapore
    Un caro saluto.
    enrico

    RispondiElimina
  4. Ciao Carmine bellissimo post e con me sfondi una porta aperta, adoro i cannoli siciliani!

    RispondiElimina
  5. Ti confesso che ero già entrata l'altro giorno da te ma avendo poco tempo non riuscivo a leggere l'articolo. Sono tornata oggi e devo dire che ho trovato tutto interessante; sia la storia che le ricette. Grazie dei consigli ma Palermo è molto lontana da me ... purtroppo :)

    RispondiElimina
  6. Ecco " quella vera delizia per il palato" mi manca proprio da troppo tempo ..... la voglia resta ma grazie per tutte le interessanti informazioni!!!

    RispondiElimina
  7. Che voglia dai mangiarli che mi hai fatto venire....

    RispondiElimina
  8. Cannolo siciliano, tiramisù e panettone: questa la mia triade per la quale impazzisco, il tuo articolo mi ha conquistata già dal secondo rigo. Un abbraccio caro Carmine

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Mercati Locali : Finale Ligure tutti i giovedi sul lungomare Migliorini

Siete già tutti più o meno in vacanza, chi c'è già stato, chi le sta trascorrendo, chi deve ancora partire ma anche chi magari ci andrà un altro anno.  Questo vuole essere un invito a frequentare i mercati locali delle località dove siete in vacanza ma anche di dove abitate, informatevi dei giorni di mercato e fateci un giro, si possono scoprire tante cose interessanti si possono scoprire qualità di frutta e verdure locali e poco note e non meno buone, ma anche formaggi, pesce, dove qualità locali affiancano qualità presenti da altre regioni. Di passaggio a Finale Ligure , la cittadina della riviera delle palme , mi sono fermato al mercato che si svolge direttamente sul mare della cittadina ligure ed esattamente sul Lungomare Migliorini.  Il mercato si tiene a Finale Ligure il giovedì mattina nella prima parte ci sono soprattutto bancarelle d'abbigliamento, biancheria della casa, pentole, bigiotteria, mentre la parte alimentare più interessante la potete tr

I luoghi del Silenzio: Certosa di Val Senales (Bolzano)

Salire fino a Karthaus o meglio Certosa di Val Senales è sempre un emozione fantastica, d'estate il verde sembra che brilla, il fresco delle montagne ti accoglie e c'è un silenzio che invita al raccoglimento. In questo villaggio del comune di Senales c'era una volta un Monastero di Monaci dell’Ordine Certosino, veniva chiamato Monte degli Angeli , fu edificato a partire dal 1325 e chiuso nel 1782 . Nel 1782 la zona di Senales non era particolarmente attraente come nel passato e nessuno si fece avanti per l'acquisto, allora le autorità diedero la possibilità ai contadini poveri della zona di abitarci, cosi il paese è tutt'uno con il convento, tanto che tutti ancora lo chiamano Certosa. Oggi sono circa trecento gli abitanti di Certosa, c'è una scuola materna, tuttavia attraversando il paese c'è un atmosfera ovattata,  si può riconoscere l’antica struttura del monastero immersa in un silenzio assoluto se per caso mi apparisse un monaco non sarei sorpreso. Fu i

Donoussa, ultimo paradiso slow delle Cicladi

Donoussa è un' isola greca che fa parte dell'arcipelago delle Piccole Cicladi che si trovano tra l'isola di  Naxos e l'isola di  Amorgos, più vicine alla Turchia che alla costa greca. Secondo un'antica leggenda prende il nome da Dionisio l'antico dio greco del vino che offrì ad Arianna un nascondiglio sull'isola da Teseo. ©  donoussa.gr In Grecia ci sono circa 6000 tra isole e isolotti ma sono solo 227 quelle abitate o meglio dove è stato possibile abitare. La maggior parte delle isole greche sono nel Mare Egeo, solo poche di queste sono famose in tutto il mondo (Creta, Rodi, Mykonos, Santorini) e possono contare su un flusso turistico per un lungo periodo che copre più di una stagione, per le altre isole la loro vita si apre solo poche settimane all'anno. Questo ha portato nel corso degli anni all'abbandono delle isole minori da parte della popolazione attiva. La prospettiva di vita e di futuro in queste isole non viene ritenuta possibile ed econ

Il panino con il polpo: Polignano a Mare (Bari)

Il panino con il polpo è presente nei menu di tanti bar e ristoranti dalla Campania alla Sardegna in Italia, ma solo in Puglia si è sviluppata una vera e propria tradizione gastronomica. Ci sono tradizioni e tradizioni, molte antiche altre più recenti, che prendono il sopravvento in alcune località piuttosto che in altre. In primo luogo perché in passato il polpo era molto abbondante lungo le coste pugliesi, in secondo luogo dopo il mercato del pesce, delle grandi quantità di polpo rimanevano invendute per ragioni diverse, diventando così il pasto delle famiglie dei pescatori. Tra le ragioni la poca dimestichezza che avevano le massaie di trattare il polpo, solo le famiglie dei pescatori sapevano come pulirlo, renderlo tenero e cucinarlo.  Nella maggior parte dei ricettari storici pubblicati da Antonio Latini (1690), Vincenzo Corrado (1773) e Ippolito Cavalcanti (1837) il polpo non viene molto considerato, anzi proprio il Latini proponendo una ricetta con il polpo, olio d'oliv

Il grande sentiero Walser, Walserweg Italia

Il grande sentiero Walser nasce dall'attenzione di fare conoscere la cultura del territorio delle popolazioni Walser in Italia. Il grande sentiero Walser in realtà sono dei sentieri o meglio dei percorsi che hanno la volontà di unire virtualmente la comunità Walser in Italia, presentati lo scorso anno e inaugurati qualche settimana fà, sono dei percorsi in parte preesistenti, vie storiche percorse dai walser per arrivare dal cantone dei Vallese in parte riadattati per diventare dei percorsi di trekking turistici. Sarebbe meglio dire dei percorsi per fare conoscere l a cultura delle comunità Walser , una cultura che accomuna molti paesi alpini, i Walser si insediarono nel Medioevo in quei territori che nessuno abitante della pianura voleva. I walser cercavano nuovi alpeggi per il bestiame che grazie a quest'attività  avevano imparato gestire e cosi fare rendere i territori montani. Nulla nasce per caso in montagna e negli anni i Walser hanno accumulato esperienze e tecniche di a

Da Ortisei stazione funicolare del Rasciesa in Val Gardena alla Malga Brogles in Val di Funes

Questa settimana avrei dovuto raccontarvi della scalata dello Stelvio , per tutto il giorno di sabato la strada del Passo dello Stelvio chiusa al traffico alle auto e solo per i ciclisti ma il brutto tempo la pioggia e la neve sul passo mi ha fatto desistere dalla mia buona volontà e ho deciso di cambiare e portarvi con me dalla Stazione di Rasciesa a Ortisei in Val Gardena alla Malga Brogles in Val di Funes . Questa è una delle escursioni più frequentate in qualsiasi stagione, adatta a tutta la famiglia , definita facile da molti escursionisti in realtà c'è un sali scendi un pò impegnativo di un circa un ora e mezza , tra mucche che prendono il sole e cavalli che scorazzano liberi sui prati, è un panorama magnifico sia sulla Val di Funes che sulla Val Gardena , con una magnifica vista sullo gruppo delle Odle del Parco Naturale del Puez-Odle . Da Ortise i si raggiunge la Funicolare del Rasciesa , un piccolo trenino che vi porta fino al Rasciesa 2.1

Nella Puglia Imperiale i luoghi delle Burrata di Andria

Quando si parla di un prodotto alimentare di marchio IGP, cioè indicazione geografica protetta, si vuole indicare che arriva da un determinato territorio, che si tratta di un prodotto tradizionale che esprime l'arte, l'ingegno e il lavoro di un territorio. Andiamo nella Puglia Imperiale , terra di castelli, cattedrali e splendide città d’arte, come Barletta oppure Trani, con la cattedrale che sembra emergere dal mare. La Puglia imperiale fa riferimento alla figura di Federico II di Svevia (Re di Sicilia, Re di Gerusalemme, Duca di Svevia e Imperatore del Sacro romano Impero) che valorizzo la Puglia e il suo territorio. Facciamoci sorprendere dai sapori della Puglia Imperiale, da questo territorio con una gastronomia autentica e una grande tradizione casearia a cui si abbinano verdure e prodotti del territorio come l'olio di oliva extra vergine.  Tradizione casearia che esprime negli ultimi anni con la burrata, divenuto uno dei prodotti più rappresentativi della Puglia.  S

Milano - Tangeri in treno, un viaggio alla ricerca del sole d'inverno

Perché da Milano a Tangeri? Quando le giornate si fanno sempre più corte e le temperature scendono mi viene voglia di andare in un luogo caldo dove posso prendere un caffe all'aperto, passeggiare sotto un sole caldo e guardare il mare.  Così mi è venuto in mente di andare a Tangeri , in Marocco . Certo il modo più veloce e comodo è prendere un aereo ma volevo intraprendere un viaggio e non un soggiorno, conoscere e parlare con più persone. Ho studiato un po' di soluzioni di viaggio ma la più interessante credo sia un viaggio in treno più battello che arrivi direttamente al porto di Tangeri dentro la città. Questo mi consente di fermarmi in più città che il percorso ferroviario mi consente di fare a : Ginevra, Lione, Barcellona, Madrid, Malaga, Tarifa e Tangeri. 1° giorno Sono partito dalla Stazione Centrale di Milano sul treno per Ginevra in direzione di Tangeri. N on devo essere tanto normale, sono alla vista delle Isole Borromee e dalle montagne appena innevate e sono su un

Le spiagge più belle: Sa Colonia, Località Chia, Domus de Maria, Cagliari (Sardegna)

Questa settimana la ricerca delle spiagge più belle della nostra penisola ci porta in Sardegna .  Certo scegliere una bella spiaggia in Sardegna è un compito facile, sono tutte belle. A dire il vero sono più  famose le spiagge del Nord della Sardegna , della Costa Smeralda, delle isole di Maddalena, le spiagge intorno a Porto Rotondo ad Olbia, La Pelosa di Stintino, preferisco però farvi conoscere le spiagge a Sud della Sardegna, meno note  e meno frequentate, come le spiagge in provincia di Cagliari, su quella strada sulla costa che da Cagliari porta a Sant'Antioco. Ci sono diverse belle spiagge una di seguito all'altra da Santa Margherita di Pula in poi ma su tutte sicuramente spicca la spiaggia di Sa Colonia, tra la s piaggia di Su Portu e la spiaggia di Monte Cogoni , sotto la torre di Chia, una sabbia dorata molto fine, solo una semplice concessione per le bevande in spiaggia, un acqua più che limpida con una laguna dietro la spiaggia in cui i fenicotteri rosa vengono

Venezia Saint Moritz, un nuovo percorso da turismo lento per una nuova mobilità di viaggio

Che cosa collega Venezia a Saint Moritz? Molti di voi se lo stanno chiedendo, in questo percorso inedito sono racchiuse ben 7 luoghi Patrimonio Mondiale dell'Unesco , un percorso virtuale ma che ora ha anche un collegamento alternativo all'automobile, si inizia con la Gondola Veneziana fino ad arrivare sulle vette dell' Engadina per andare con gli sci .  Un percorso che a seconda delle possibilità si adatta al visitatore, viaggio in treno, viaggio in autobus, viaggio in bicicletta per i più sportivi e viaggio a piedi per i riflessivi. Non è solo un andare lento, un andare alternativo è un percorso culturale di grande respiro e sopratutto di grandi soste alternative in base agli interesse del viaggiatore di tappe intermedie come Padova, Vicenza, Trento, Glorenza, Zuoz . Inizialmente questo percorso era stato studiato come pacchetto per il mercato estero soprattutto americano in 7 giorni Venezia, Verona, Dolomiti e Saint Moritz, è divenuto un verso percorso