Passa ai contenuti principali

13 dessert di Provenza per Natale: le Capoun de Figue del villaggio medioevale di Luceram

Tra le tradizione del Natale più interessanti c'è quella dei 13 dolci di Provenza, una delle tradizioni meno scritte, che si trasmette più per via orale, una consuetudine che si tramanda di generazione in generazione. 
Le prime documentazioni scritte appaiono in una lettera che un prete di Marsiglia invia ad un altra diocesi nel 1683, tuttavia la sua origine è più remota è una tradizione che arriva dall'Oriente o meglio dall'antico Egitto.
Ma come mai questa rito dei 13 dolci arriva in Provenza? 
Qui il racconto si fa più interessante dove è difficile separare la leggenda, dalla religione e dalla storia.
Tutto sembra aver avuto inizio con l'arrivo di una barca senza vela né timone, su una spiaggia a sud di Marsiglia. A bordo vi erano: Jacobé (sorella di Maria, madre di Gesù), Salomé (madre di Giacomo il Maggiore e dell'apostolo Giovanni), la loro schiava Sara, Lazzaro, Marta di Betania e Maria Maddalena.
Tutti i viaggiatori seguirono le indicazioni di Gesù, presero una barca che gli condusse in Provenza, con loro portarono l'esperienza e le abitudini di vita, come l'offerta dei dolci che si trova tra gli ebrei durante Rosh Hashanah, il capodanno religioso ebraico, si offrono fichi, mandorle, uvetta e un qualcosa simile al nostro torrone.
Tradizione portata dagli ebrei quando erano schiavi in Egitto, per le celebrazioni per l'anno nuovo, dove nelle case venivano offerte vassoi piene di frutta fresca e frutta secca come mandorle, nocciole, noci, prugne.
Nei secoli in Provenza questa tradizione si è evoluta e si è trasformata, in alcuni casi si è anche arricchita di nuovi prodotti e simboli religiosi, ogni famiglia ogni paese ha i suoi 13 dessert per le feste del Natale e l'Anno Nuovo.
I primi cristiani o meglio seguaci di Cristo, contemporanei a lui, per fare conoscere e raccontare Gesù durante le feste natalizie in coincidenza con la Natività e l'Anno Nuovo utilizzarono la metafora dei 13 dolci per simboleggiare l'inizio del nuova era che aveva portato Gesù sulla terra
Iniziamo dal numero 13, il numero che fa riferimento all'ultima cena di Gesù, 13 erano i posti disponibili a tavola, 12 apostoli più Gesù, nella trasmissione della religione e della storia di Gesù la simbologia è importante.
Non deve mai mancare la focaccia fatta con olio e profumata con acqua di fior d'arancio, che simbolicamente deve essere divisa in 13 parti come suddivisa tra i commensali, rappresenta il pane.
Vanno messi i frutti che rappresentano i quattro ordini monastici che hanno fatto voto di povertà:
Noci o nocciole per Agostiniani
Fichi secchi per i Francescani
Mandorle per i Carmelitani
Uva passa per i Domenicani
Si aggiungono poi il torrone denominato bianco fatto con nocciole pinoli o pistacchi o il torrone nero fatto con miele e mandorle sempre più spesso rappresentato con il croccante, che nella tradizione provenzale il Torrone simboleggiano i Re Magi.
A questo poi si aggiunge la frutta fresca di stagione come i cedri, le arance e i mandarini e le castagne che sono state simbolo degli ordini monastici per tanti anni.
Alla lista vanno aggiunti i frutti freschi che venivano conservati a partire da settembre e ottobre per la Tavola di Natale come l'uva, la mela e la pera (quelle con il picciolo di cera),  negli ultimi anni si sono aggiunti anche altri frutti come i datteri e i  i meloni d'inverno e dai frutti secchi come albicocche e prugne.
Grazie ai commercianti prima Genovesi e poi Veneziani, nel Medioevo e all'inizio dell'evo moderno grazie al il sale arabo, lo zucchero vegetale dalla Turchia e dalla Iran, dalla canna da zucchero, che ha permesso di portare dall'Oriente la candidatura della frutta, nella tradizione dei 13 dessert per Natale, si è aggiunta la frutta candita dal cedro al mandarino.
In epoca moderna si sono aggiunte alla lista dei 13 dolci per le festività del Natale anche i calisson, la cotognata, le bugie, la torta di bietole, la torta di noci.
Non poco importante è il vino, in genere un vino dolce, un vino moscato o un liquore che rimanda a un antico rito in cui gli uomini con una bottiglia in mano si radunavano in una cappella con un sacerdote per ricevere la benedizione, era raccomandato di berne un sorso nel banchetto delle feste per avere fortuna nel nuovo anno.
Sono circa più di 50 i prodotti che si possono adoperare per il rito dei 13 dessert di Provenza, importante che siano i primi otto e il vino, mentre gli altri possono ruotare a seconda della tradizione locale o familiare.
Fra questi ci sono anche prodotti locali come da Luceram (sopra Nizza), un villaggio medioevale dove tutti gli anni si trasforma in un presepe vivente, è tradizione avere a tavola il Capoun de Figue, è un dolce fatto con foglie di fico che racchiudono fichi secchi, bucce d'arance candite, anice e foglie d'alloro.
Queste tradizioni si sono spostate dalla Provenza anche in altre parti del Mediterraneo come la Spagna, la Grecia, il Portogallo e anche in diverse regioni italiane, conservato alcune cose e eliminandone altre per le feste del Natale e l'arrivo del Nuovo Anno. 
Per raggiungere il villaggio di Luceram, da Nizza ed esattamente da Nice Vauban, c'è Autobus 340 che in un ora porta a Luceram più di otto corse giornaliera, sono circa 25 km, il Capoun de Figue si trova in tutti i negozi della Costa Azzurra e anche al mercato di Cours Saleya a Nizza.






Commenti

  1. Caro Carmine,la località in cui arrivò la barca con le tre Marie, e dove sono stata in vacanza quest'estate durante il mio tour in Provenza, si chiama Saintes-Maries-de-la-Mer. Interessante questa storia dei 13 dessert. Ti auguro un Nuovo Anno ricco di ogni bene. Erika

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie erika non ne ero sicuro che fosse proprio saintes marie del la mer

      Elimina
  2. conosco molto bene questa tradizione dei 13 dessert avendo avuto i nonni francesi e ti ringrazio per avermi fatto ricordare dei bei momenti della mia infanzia !!!ancora grazie e tanti auguri...

    RispondiElimina
  3. Caro Carmine, con te si viaggia ovunque!!!
    Non posso che dirti! Grazie amico.
    Tomaso

    RispondiElimina
  4. Insieme a te viaggiamo anche noi nei posti bellissimi ed impariamo tante cose nuove. Buon proseguimento e a presto !

    RispondiElimina
  5. Davvero interessante! Grazie di aver condiviso questo post! http://architettincucina.blogspot.it/

    RispondiElimina
  6. CHE BELLA STORIA!!!!QUANTE DELIZIE!!!BACI SABRY

    RispondiElimina
  7. ammmmmazza che prezzi... eppure chi è superstizioso non si siede a tavola se si è in 13 e pare non porti così fortuna in generale.. io me ne frego (se posso dirlo) il tuo reportage è bellissimo e ricco di nozioni interessantissime caro Carmine! grazie

    RispondiElimina
  8. sono stata a Saintes-Maries- de- la- Mere ma questa tradizione non la conoscevo, grazie !Buon 2016 !

    RispondiElimina
  9. Quanto mi piace scoprire le tradizioni Natalizie degli altri paesi. Grazie per il post molto bello 3 e tanti auguri di buon anno!!!

    RispondiElimina
  10. Ma sai Carmine che non conoscevo affatto questa tradizione oltre tutto poco lontana da casa mia. Interessantissima e io ne ero veramente all'oscuro..Che frana!
    Spero di non riuscire a perderla, molto interessante e con i soliti kg in più sulla bilancia..
    Grazie sei stato molto esauriente e convincente!
    Splendido 2016 per te, un forte abbraccio!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Alla ricerca del sole in Aprile: Cagliari, Palermo, Amalfi, Lisbona, Algarve, Fuerteventura, Siviglia, Ibiza, Cefalonia, Cipro

Vorrei fare una vacanza di sole ad Aprile c'è qualche destinazione adatta senza viaggi lunghi e costosi ? (domanda di Elisabetta M.) La Primavera è arrivata da qualche giorno per esperienza posso dire che non è sempre garanzia di bel tempo, però sicuramente ci possono essere giornate calde e luoghi che possono non fare rimpiangere la bella stagione.  Tuttavia è primavera quindi consiglio di scegliere destinazioni che nello stesso tempo possono garantire se belle giornate delle temperature intorno ai 19-24 ° ma anche dell'attrattive diverse in modo che se il tempo non è quello desiderato si posso passare delle belle giornate tra gite, escursioni, musei, shopping, di ogni tipo e genere. Sicilia, Sardegna il sole delle isole italiane Se vogliamo rimanere in Italia sicuramente la Sicilia e la Sardegna sono mete molto interessanti città come Cagliari e Palermo, Palermo è raggiungibile anche in treno, tuttavia l'aereo è la soluzione piu veloce, dipende anche dai giorni che sono d...

Mercati Locali : Finale Ligure tutti i giovedi sul lungomare Migliorini

Siete già tutti più o meno in vacanza, chi c'è già stato, chi le sta trascorrendo, chi deve ancora partire ma anche chi magari ci andrà un altro anno.  Questo vuole essere un invito a frequentare i mercati locali delle località dove siete in vacanza ma anche di dove abitate, informatevi dei giorni di mercato e fateci un giro, si possono scoprire tante cose interessanti si possono scoprire qualità di frutta e verdure locali e poco note e non meno buone, ma anche formaggi, pesce, dove qualità locali affiancano qualità presenti da altre regioni. Di passaggio a Finale Ligure , la cittadina della riviera delle palme , mi sono fermato al mercato che si svolge direttamente sul mare della cittadina ligure ed esattamente sul Lungomare Migliorini.  Il mercato si tiene a Finale Ligure il giovedì mattina nella prima parte ci sono soprattutto bancarelle d'abbigliamento, biancheria della casa, pentole, bigiotteria, mentre la parte alim...

Le rose del Monastero di Kostanjevica/ Castagnevizza, il festival delle rose a Nova Gorica

Dopo avere parlato dei più belli roseti d'Italia, vi voglio fare conoscere un roseto insolito, storico, uno dei più profumati che io abbia mai visitato. Siamo a circa 200 metri dal confine tra Italia e Slovenia, nei pressi di Gorizia e Nova Gorica , qui si erge su un colle il Monastero di Kostanjevica o Castagnevizza , come lo volete chiamare, in quest'area tutto ha un doppio nome da sempre, gli abitanti ci sono storicamente abituati. Il Monastero di Castagnevizza viene fondato nel 1623 dai Carmelitani, dopo la chiusura dei Conventi voluto da Giuseppe II d'Asburgo , viene riaperto nel 1811 dai Francescani, nel 1947 un altro cambiamento dalla diocesi di Gorizia alla Diocesi di Capodistria. La storia del Monastero di Kostanjevica , si intreccia con la storia francese e la storia della coltivazione delle rose, quando l'ultimo discendente della dinastia Francese dei Borbone, il re Carlo X di Borbone , in seguito alla Rivoluzione del 1830, trovò ospitalità dopo...

I luoghi dell'ospitalità: Anticaia, Castelluccio Cosentino (Salerno)

Mi capita spesso nel mio vagabondare sulle Alpi, di conoscere persone che vengono da tutta Italia in particolare dalla Campania , dalla Puglia , dalla Basilicata , gli chiedo come mai arrivano da così lontano, sovente mi rispondono che le montagne nel Sud Italia non ci sono, allora io gli parlo dell'Abruzzo, dell' Aspromonte e del Cilento e mi rendo conto non solo che i turisti provenienti da tutti il mondo che vanno a Napoli, Capri e Amalfi ma gli stessi abitanti non conoscono le montagne del Sud, il proprio territorio, le proprie radici, la proprio cultura. Con molto piacere segnalo una piccola sorpresa: Anticaia , un luogo dell'ospitalità lento a Castelluccio Cosentino in provincia di Salerno , nel Parco Nazionale del Cilento , a breve distanza dalla Costiera Amalfitana, dai templi di Paestum, un piccolo gioiello dell'ospitalità nato e organizzato per viaggiatori molto speciali, che sono alla ricerca della quiete ma anche curiosi di conoscere un territorio...

Il panino con il polpo: Polignano a Mare (Bari)

Il panino con il polpo è presente nei menu di tanti bar e ristoranti dalla Campania alla Sardegna in Italia, ma solo in Puglia si è sviluppata una vera e propria tradizione gastronomica. Ci sono tradizioni e tradizioni, molte antiche altre più recenti, che prendono il sopravvento in alcune località piuttosto che in altre. In primo luogo perché in passato il polpo era molto abbondante lungo le coste pugliesi, in secondo luogo dopo il mercato del pesce, delle grandi quantità di polpo rimanevano invendute per ragioni diverse, diventando così il pasto delle famiglie dei pescatori. Tra le ragioni la poca dimestichezza che avevano le massaie di trattare il polpo, solo le famiglie dei pescatori sapevano come pulirlo, renderlo tenero e cucinarlo.  Nella maggior parte dei ricettari storici pubblicati da Antonio Latini (1690), Vincenzo Corrado (1773) e Ippolito Cavalcanti (1837) il polpo non viene molto considerato, anzi proprio il Latini proponendo una ricetta con il polpo, olio d'oliv...

Calabria: Costa degli Achei, Archeologia, Liquirizia e Agrumi

Questa voglia vi voglio portare in uno dei luoghi meno conosciuti ma più interessanti d'Italia, si parla sempre poco della vocazione turistica della Calabria, una regione che riserva delle grandi sorprese al viaggiatore. Andiamo nella provincia di Cosenza, sul Mare Jonio, la costa degli Achei , che deve il suo nome proprio ai colonizzatori Greci provenienti dall'Acaia (la zona più settentrionale del Peloponneso), regione della Grecia. che fondarono Sybaris intorno al 720 a.C. una delle città più importanti della Magna Grecia. Sono proprio le zone archeologiche ad attirare tutti gli anni i viaggiatori sono esattamente tre le aree archeologiche delle zona: Il Parco archeologico di Sibari , 50.000 metri quadrati di Scavi Archeologici che hanno riportato alla luce l’assetto urbanistico delle tre città antiche sovrapposte Sybaris, Thurii e Copia. I reperti degli scavi sono conservati nel Museo della Sibaritide, il parco è a ingresso libero. La necropoli di Enotria d...

Il mare d'inverno: Cipro un viaggio nel gusto

Tra Oriente e Occidente, l'isola di Cipro è un isola mediterranea per vocazione; molti mi chiedono una destinazione per stare al caldo per l'Inverno, a Cipro la temperatura non scende mai sotto i 18-20°, a Novembre per esempio la media è di 24 °, il Mare Mediterraneo offre dei luoghi interessanti per il turismo fuori stagione.  Cipro non è solo spiagge molto belle situate al Sud ma ha all'interno delle terre coltivate che potrebbero essere il giardino dell'Eden per la ricchezza e la varietà delle coltivazioni, ho deciso di farvi conoscere una Cipro un po' diversa dal solito. La cucina cipriota è un misto di cucina del mediterranea  Greca, Italiana, Siriana, Libanese, Egiziana Turca. Un terreno particolarmente fertile ha permesso di coltivare alberi da frutto come ciliegie, pistacchi, arance, mele, pere, mandorle, melograni e perfino banane mentre tra le verdure più inusuali per noi europei l' okra tipica dell'Iraq. I villaggi più interessanti...

Milano - Tangeri in treno, un viaggio alla ricerca del sole d'inverno

Perché da Milano a Tangeri? Quando le giornate si fanno sempre più corte e le temperature scendono mi viene voglia di andare in un luogo caldo dove posso prendere un caffe all'aperto, passeggiare sotto un sole caldo e guardare il mare.  Così mi è venuto in mente di andare a Tangeri , in Marocco . Certo il modo più veloce e comodo è prendere un aereo ma volevo intraprendere un viaggio e non un soggiorno, conoscere e parlare con più persone. Ho studiato un po' di soluzioni di viaggio ma la più interessante credo sia un viaggio in treno più battello che arrivi direttamente al porto di Tangeri dentro la città. Questo mi consente di fermarmi in più città che il percorso ferroviario mi consente di fare a : Ginevra, Lione, Barcellona, Madrid, Malaga, Tarifa e Tangeri. 1° giorno Sono partito dalla Stazione Centrale di Milano sul treno per Ginevra in direzione di Tangeri. N on devo essere tanto normale, sono alla vista delle Isole Borromee e dalle montagne appena innevate e sono su un...

Cannoli siciliani: le origini, la cultura e la storia di uno dei dolci più graditi della tradizione Siciliana

Ci sono alcune ricette che riescono a rappresentare un'intera comunità, la sua storia e in questo caso un'isola : i cannoli siciliani.  Nonostante la cucina e la pasticceria siciliana sia molto ricca, nessun altra preparazione riesce a rappresentare nel nostro immaginario l'isola come i cannoli. Da Cicerone la storia del Cannolo La sua origine si perde nella notte dei tempi la testimonianza più datata è stata quella di Cicerone del 74, 75 a. C. ( Tubus farinarius dulcissimo edulio ex lacte fartus). Un tubo di pasta di farina farcito di preparazione lattaria. La preparazione del cannolo è partita quindi dai tempi dei romani (forse anche prima dai greci), una ricetta che si è evoluta con il tempo in base alla cultura, ai prodotti disponibili e delle tecniche in cucina. Il periodo più importante è stato sicuramente la dominazione araba che ha introdotto in Sicilia lo zucchero o meglio la canna da zucchero.   Prima ancora delle Repubbliche marinare di Venezia e Genova che i...

Parigi, Hotel budget a meno di 100 euro

La città di Parigi ha la fama d'essere una città cara ed è vero, nel senso che è una città con servizio di un livello alto. Tuttavia possiamo anche trovare delle ottime alternative, dei luoghi d'ospitalità che conservano un atmosfera piccola, cordiale e familiare con un buon rapporto qualità /prezzo. Ho selezionato le mie preferite. Hotel Port Royal 8, boulevard de Port-Royal 75005 Paris (France) Piccolo hotel a gestione familiare da 4 generazioni, sulla rive gauche vicino alla Sorbona, tariffa base di 98 euro , nelle vicinanze il M 7 fermata Les Gobelins Rer B Port Royal Hotel Jeanne D’Arc Marais Parigi 3, rue de Jarente 75004 Parigi - Francia Siamo nella zona  vicino a Plac de Vosges, una delle più caratteristiche di Parigi nel centro della citta, nel quartiere ebraico, piccolo hotel ma molto raffinato. 99 euro a notte. M 1 fermata Saint Paul Citizenm Gare de Lyon 8 Rue van Gogh 75012 Paris Una catena internazionale di alberghi nel centr...