Passa ai contenuti principali

Domaine de Chantilly a 30 minuti da Parigi, la storia di Francia e della crema Chantilly

Questa volta andiamo a scoprire il paese di Chantilly, a soli 30 minuti da Parigi, per fare un viaggio nella storia di Francia e anche un po' d'Italia.
Se è molto nota la Crema Chantilly in tutto il mondo, un po' meno lo è il Castello di Chantilly, ma è il paese Chantilly che ha dato il nome alla crema o la crema Chantilly al paese? Andiamo a scoprirlo insieme.
La zona che da Parigi porta a Reims, dove nella cattedrale venivano incoronati i Re di Francia, regione di produzione dello Champagne è ricca di castelli e domaine delle famiglie nobili di Francia, che avevano le loro dimore per il "tempo libero", a Compiegne c'era la residenza estiva di Luigi XIV dove passava due mesi all'anno.
A Chantilly c'è la Domaine di Chantilly, una grande proprietà con all'interno il Castello e un grandissimo parco con giardino all'inglese, campi da corsa, giardino anglo cinese, creata dai Principi di Condè, discendenti diretti del Re Luigi IX, poi divenuti Borbone Condè e infine di proprietà del Duca d'Aumale , Enrico d'Orleans, pretendente al trono di Francia, che lo ricevette in eredità in quanto figlioccio dall'ultimo Principe di Condè.
La famiglia dei Condè era considerata tra le più ricche di Francia, si dice perfino più ricca del Re di Francia e la sontuosità del Castello di Chantilly rappresenta in pieno la ricchezza della famiglia, parzialmente distrutto nel periodo della rivoluzione francese venne ricostruito fedelmente dal Duca d'Aumale, che lo arrichì con la sua personale collezione di 1000 dipinti d'autore d'artisti italiani e non Raffaello, Botticelli,. Fra Angelico, Veronese, la collezione di quadri del Castello di Chantilly è seconda solo al Louvre di Parigi.
La vera ricchezza del Castello è costituita dalla biblioteca con 30.000 libri di cui 12.000 prima della Rivoluzione Francese e più 1.500 manoscritti.
Il castello è circondato da un grande parco con diversi edifici, il castello ospita il Museo Condè e il Museo del Cavallo, con scuole d'equitazione e spettacoli.
A Chantilly si incontrano i più grandi nomi della storia della Francia, incluso quello di Francois Vattel, chef al servizio prima del Re Luigi XIV e poi del principe Luigi II di Borbone Condè, che proprio qui inventerà per un sontuso bacchetto tra il re e il principe la crema Chantilly, che prende nome proprio dal paese di Chantilly come omaggio al Principe Luigi II di Borbone Condè.
Tuttavia la panna montata zuccherata e aromatizzata era già nota come neve di latte nelle corti dei principi in Italia sia a Firenze che a Ferrara, in Francia ne viene precisato il contenuto deve avere il 35% di materia grassa e il 15% dello zucchero.
La storia del castello di Chantilly si intreccia con la storia d'Italia, in quanto con Enrico d'Orleans, duca d'Aumale, era figlio di Maria Amelia di Borbone Napoli e sposò Maria Carolina di Borbone unica figlia sopravissuta del Principe  Leopoldo di Borbone, Principe delle Due Sicilie, la coppia non fu molto fortunata in quanto venne esiliata da Napoleone III e trovarono asilo a Londra dalla Regina Vittoria e dopo la morte della moglie, il Duca si ritiro nel feudo di Zocco, in Sicilia ricevuto della moglie, c'è ancora a Terrasini il Palazzo d'Aumale, oggi divenuto sede del Museo di Storia Naturale.
La coppia ebbe quattro figli ma tutti morirono giovani, il duca d'Aumale morirà senza eredi in Sicilia e lascierà in eredita il Castello di Chantilly e tutto il suo prezioso contenuto all'Istituto di Francia, con due clausole, creare il Museo Condè e nessuna opera poteva essere prestata, per cui per vedere i dipinti della collezione del Duca bisogna recarsi solo a Chantilly.
Informazioni pratiche l'ingresso al Parco e di 7 euro mentre la vista del castello più il parco sono 14 euro.
Dove mangiare autentica crema Chantilly:
La capitanerie les cuisines de Vattel, all'interno della Domaine du Chantilly nel castello, dove tutti i dessert sono accompagnati con crema chantilly
Le Hameau Les Goûters Champêtres, all'interno della Domanine du Chantilly nel grande parco in posizione isolata e tranquilla, cucina del territorio, servono la crema Chantilly con Torta di frutta, Tarte Tatin, sorbetti e gelati
La maions Trueba, situato al 3 di Rue des cascades, si trova in pratica all'ingresso della Domaine dal 1930 propone gauffres, gelati artigianali con crema chantilly.
Le ceramiche di Chantilly
Sempre per volere dei Principi di Condè venne avviato una produzione di Porcellane di Chantilly che per diversi anni riusci a competere con le porcellane reali di Sevres, furono le prime ceramiche europee a proporre decorazioni giapponesi, oggi si possono trovare in vendita nelle boutique di Chantilly e sono ripresi dei disegni originali delle collezioni in mostra al Museo Condè.
Arrivare a Chantilly. In treno Paris-Chantilly dalla Gare du Nord SNCF 24 minuti, scendere alla fermata Chantilly-Gouvieux. Con la Rer da Parigi Châtelet-Les Halles RER linea D (45 minutes) fermata Chantilly-Gouvieux.
Per saperne di più info e foto: Domaine de Chantilly

Commenti

  1. Caro Carmine, i tuoi interessanti post a volte tolgono il respiro dalle cose belle che si vedono, grazie caro amico.
    Tomaso

    RispondiElimina
  2. Bell'itinerario e ottima presentazione! Ciao, Arianna

    RispondiElimina
  3. Già solo per quel tesoretto che pare la biblioteca sembra valere la visita. Se poi ci mettiamo pure la crema allora proprio non si discute!
    Complimenti per le foto e per il post interessante!

    RispondiElimina
  4. Come sempre la tua presentazione e chiara e invitante, grazie
    ciao buona serata
    Tiziano.

    RispondiElimina
  5. prendo nota per la prossima volta che ritornerò a Parigi, grazie e buon fine settimana !

    RispondiElimina
  6. Se mi capita un giorno di arrivarci a Parigi ,mi piacerebbe sicuramente di vedere anche Chantilly. Un bellissimo posto !
    un saluto e buon weekend !

    RispondiElimina
  7. Bellissimo post... Che posti fantastici d che golosa crema!!!

    RispondiElimina
  8. Adoro i castelli. Le foto sono molto invitanti.

    Un abbraccione

    RispondiElimina
  9. Post perfetto completo di tutto
    Bravo Carmine

    RispondiElimina
  10. è così invitante che potremmo andarci una volta a fare un incontro bloggers caro Carmine!!!
    Ci vorrebbe un intero fine settimana però
    A presto

    RispondiElimina
  11. Non l'ho mai visitata Carmine caro e penso di avere perso parecchio, pasticcerie comprese..
    Un ottimo suggerimento, grazie come sempre e un grande bacio!

    RispondiElimina
  12. Un altro luogo meraviglioso, che non conoscevo per nulla.

    RispondiElimina
  13. Conosco il castello di Chantilly e raccolgo la proposta di Luigi. Andiamoci per un incontro blogger! Eh eh, sarebbe divertente.

    RispondiElimina
  14. luogo meraviglioso ,foto bellissime sicuramente una meta prossima !!grazie come sempre....

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

I santuari di San Michele Arcangelo, i luoghi di fede e spiritualità sulla linea sacra di San Michele

Quando sentiamo parlare di San Michele non ci riferiamo a un santo vissuto sulla terra ma bensì ad un Angelo anzi un' Arcangelo per ebraismo, per i Cristianesimo e perfino per l'Islam, questo rende la sua figura avvolta ancora di più nel mistero della fede, di qualsiasi fede noi vogliamo parlare. Noi siamo stati nei luoghi in cui sarebbe tradizionalmente apparso e che portano il suo nome in segno di devozione in qualche modo ne siamo rimasti non dico affascinati ma molto incuriositi. Solo in un secondo tempo abbiamo letto che i sette si trovano lungo una linea retta conosciuta come la Linea Sacra di San Michele.  Cos'è la linea sacra  di San Michele? È una linea immaginaria che corre per oltre duemila chilometri e collega sette luoghi dedicati all'Arcangelo Michele. Secondo la leggenda più diffusa, la linea sacra non è altro che il colpo di spada che l'Arcangelo inflisse al diavolo per mandarlo negli inferi.  Tra le interpretazioni più interessanti c'è quella di...

Mercati Locali : Finale Ligure tutti i giovedi sul lungomare Migliorini

Siete già tutti più o meno in vacanza, chi c'è già stato, chi le sta trascorrendo, chi deve ancora partire ma anche chi magari ci andrà un altro anno.  Questo vuole essere un invito a frequentare i mercati locali delle località dove siete in vacanza ma anche di dove abitate, informatevi dei giorni di mercato e fateci un giro, si possono scoprire tante cose interessanti si possono scoprire qualità di frutta e verdure locali e poco note e non meno buone, ma anche formaggi, pesce, dove qualità locali affiancano qualità presenti da altre regioni. Di passaggio a Finale Ligure , la cittadina della riviera delle palme , mi sono fermato al mercato che si svolge direttamente sul mare della cittadina ligure ed esattamente sul Lungomare Migliorini.  Il mercato si tiene a Finale Ligure il giovedì mattina nella prima parte ci sono soprattutto bancarelle d'abbigliamento, biancheria della casa, pentole, bigiotteria, mentre la parte alim...

Il panino con il polpo: Polignano a Mare (Bari)

Il panino con il polpo è presente nei menu di tanti bar e ristoranti dalla Campania alla Sardegna in Italia, ma solo in Puglia si è sviluppata una vera e propria tradizione gastronomica. Ci sono tradizioni e tradizioni, molte antiche altre più recenti, che prendono il sopravvento in alcune località piuttosto che in altre. In primo luogo perché in passato il polpo era molto abbondante lungo le coste pugliesi, in secondo luogo dopo il mercato del pesce, delle grandi quantità di polpo rimanevano invendute per ragioni diverse, diventando così il pasto delle famiglie dei pescatori. Tra le ragioni la poca dimestichezza che avevano le massaie di trattare il polpo, solo le famiglie dei pescatori sapevano come pulirlo, renderlo tenero e cucinarlo.  Nella maggior parte dei ricettari storici pubblicati da Antonio Latini (1690), Vincenzo Corrado (1773) e Ippolito Cavalcanti (1837) il polpo non viene molto considerato, anzi proprio il Latini proponendo una ricetta con il polpo, olio d'oliv...

I luoghi del Silenzio: Certosa di Val Senales (Bolzano)

Salire fino a Karthaus o meglio Certosa di Val Senales è sempre un emozione fantastica, d'estate il verde sembra che brilla, il fresco delle montagne ti accoglie e c'è un silenzio che invita al raccoglimento. In questo villaggio del comune di Senales c'era una volta un Monastero di Monaci dell’Ordine Certosino, veniva chiamato Monte degli Angeli , fu edificato a partire dal 1325 e chiuso nel 1782 . Nel 1782 la zona di Senales non era particolarmente attraente come nel passato e nessuno si fece avanti per l'acquisto, allora le autorità diedero la possibilità ai contadini poveri della zona di abitarci, cosi il paese è tutt'uno con il convento, tanto che tutti ancora lo chiamano Certosa. Oggi sono circa trecento gli abitanti di Certosa, c'è una scuola materna, tuttavia attraversando il paese c'è un atmosfera ovattata,  si può riconoscere l’antica struttura del monastero immersa in un silenzio assoluto se per caso mi apparisse un monaco non sarei sorpreso. Fu i...

Laion, il paese dei ciliegi e delle ciliegie

La mia ricerca di luoghi inconsapevolmente "slow" da turismo lento, mi ha portato in questo piccolo paese della valle d'Isarco , all'inizio della Valle Gardena , a prima vista questo paese non ha nulla di straordinario invece passo dopo passo conquista i suoi frequentatori. In tutto l' Alto Adige è noto per la Fioritura dei Ciliegi che a primavera fanno facilmente scambiare il bianco per neve, ma i ciliegi in fiore si trasformano in ciliegie proprio quando nelle altre località invece la stagione delle ciliegie è alla fine. Non tutti gli anni portano buoni frutti perchè Laion è un comune a una certa altezza 1.100 slm del mare con un incantevole vista sulle Alpi. I ciliegi così come i castagni sono un punto di riferimento paesaggistico oltre che a segnare spesso i confini dei fondi agricoli. Purtroppo negli anni non si è mai valorizzato la cultura del ciliegio come nella vicino Barbiano per la prugna , perchè gli alberi di ciliegi sono per la...

Città dimenticate : la città alta di Bonifacio

Bonifacio , è uno di quei luoghi incantevoli, fuori dal tempo, visto dal mare dalle acque blu intenso delle " Bouches de Bonifacio " ammalia i marinai e i viaggiatori di tutti i tempi. Da questo fantastico stretto che divide la Sardegna dalla Corsica , si ammira meglio la città, con gli edifici sbiaditi dal sole della citta alta , che è il cuore di Bonifacio.  Dal mare la scogliera si fonde con le case e sembra di guardare una torta millefoglie che domina mare dai suoi sessanta metri dall’altezza.  Si accede alla cittadella dopo una scalinata ( Escalier du Roi d’Aragon ) tramite un ponte levatoio del 1 598. , il patrimonio storico architettonico è un misto di impronte lasciate dai suoi visitatori nella storia, militari, pirati, confraternite religiose, navigatori, commercianti, stili diversi si fondano nello stile gotico della chiesa di San Domenico . Si gode un panorama fantastico dai bastioni, ideale per chi alla ricerca di pace e tranquillità, il punto di quiete a ...

Turismo lento senza auto: ritorno a Chamois (AO) Valle d'Aosta

A volte capita di tentare di scrivere sotto tono perché si ha il timore che mettere una località troppo sotto i riflettori  possa nuocere ad un contesto che si era preservato a fatica. Ritorno a Chamois dopo 15 anni , avevo messo in evidenza questo piccolo comune perché era una delle poche località in Italia dove non circolavano automobili, si stava molto bene, una località dove regnava il silenzio, dove le persone con discrezione ti facevano sentire parte di una piccola comunità. Devo dire che in quindici anni ci sono stati dei piccoli cambiamenti in positivo.  In primo luogo il numeri di residenti, di fronte a località che si spopolano Chamois va controcorrente: sono aumentati i residenti del piccolo comunità da 91 abitanti del 2001 ai 111  del 2021, un incremento di 20 abitanti. Un piccolo dato da inversione di tendenza, mi piace leggerlo cosi, rispetto alla mia prima visita del 2008 c'è in generale un maggiore movimento di persone.  In aumento anche i luoghi di...

Parigi, Hotel budget a meno di 100 euro

La città di Parigi ha la fama d'essere una città cara ed è vero, nel senso che è una città con servizio di un livello alto. Tuttavia possiamo anche trovare delle ottime alternative, dei luoghi d'ospitalità che conservano un atmosfera piccola, cordiale e familiare con un buon rapporto qualità /prezzo. Ho selezionato le mie preferite. Hotel Port Royal 8, boulevard de Port-Royal 75005 Paris (France) Piccolo hotel a gestione familiare da 4 generazioni, sulla rive gauche vicino alla Sorbona, tariffa base di 98 euro , nelle vicinanze il M 7 fermata Les Gobelins Rer B Port Royal Hotel Jeanne D’Arc Marais Parigi 3, rue de Jarente 75004 Parigi - Francia Siamo nella zona  vicino a Plac de Vosges, una delle più caratteristiche di Parigi nel centro della citta, nel quartiere ebraico, piccolo hotel ma molto raffinato. 99 euro a notte. M 1 fermata Saint Paul Citizenm Gare de Lyon 8 Rue van Gogh 75012 Paris Una catena internazionale di alberghi nel centr...

Boerenmarkt in Noordermarkt, Amsterdam : il mercato biologico organic farmer market

Amsterdam d'oggi non ha nulla a che fare della Amsterdam degli anni '80, degli anni della liberalizzazione sessuale, del quartiere a luci rosse, della rivoluzione dell'orgoglio gay, dei coffe shop delle droghe leggere libere, l'immagine della città oggi si è modificata, i quartiere delle zone del centro sono stati ristrutturati e sono stati aperti, molti bar e nuove attività. Amsterdam è la città ideale del movimento lento come Venezia , solo che ad Amsterdam con  barche, biciclette, auto, tram e metro ci si muove molto bene, talmente bene che perfino i turisti noleggiano le biciclette per scoprire la città in modo inedito, una città tutta di piste ciclabili, anzi bisogna cercare di non camminarci sopra perché i ciclisti si arrabbiano molto. Amsterdam una svolta anche culturale, i musei tra cui il Rijksmuseum aperto dopo 10 anni con una coda interminabile di persone, ho atteso io personalmente ben 2 ore per entrare nel Van Gogh Museum , se vi organ...

Milano - Tangeri in treno, un viaggio alla ricerca del sole d'inverno

Perché da Milano a Tangeri? Quando le giornate si fanno sempre più corte e le temperature scendono mi viene voglia di andare in un luogo caldo dove posso prendere un caffe all'aperto, passeggiare sotto un sole caldo e guardare il mare.  Così mi è venuto in mente di andare a Tangeri , in Marocco . Certo il modo più veloce e comodo è prendere un aereo ma volevo intraprendere un viaggio e non un soggiorno, conoscere e parlare con più persone. Ho studiato un po' di soluzioni di viaggio ma la più interessante credo sia un viaggio in treno più battello che arrivi direttamente al porto di Tangeri dentro la città. Questo mi consente di fermarmi in più città che il percorso ferroviario mi consente di fare a : Ginevra, Lione, Barcellona, Madrid, Malaga, Tarifa e Tangeri. 1° giorno Sono partito dalla Stazione Centrale di Milano sul treno per Ginevra in direzione di Tangeri. N on devo essere tanto normale, sono alla vista delle Isole Borromee e dalle montagne appena innevate e sono su un...