Passa ai contenuti principali

I ciliegi in fiore a Milano (Largo Richini, Porta Romana)

Da qualche anno il mio occhio ha identificato nella città di Milano, diversi alberi da frutto che sopravvivono al cemento della città, meli, fichi, peri, susini, nespoli, sono degli autentici sopravvissuti, dei tanti alberi da frutto di cui la città era dotata.
Quando parlavo con un amico di mio nonno, il suo primo ricordo di Milano, erano i ciliegi in fiore e mi raccontava quando per la prima volta da un paesino del Piemonte arrivò negli anni '20 a Milano, fu questo l'aspetto che più lo avevo colpito, i tanti alberi di ciliegio in fiore da frutto che non c'erano nemmeno nelle campagne del suo paese.
Che fino hanno fatto gli alberi di ciliegio da frutta? Si perchè la città è piena d'alberi di ciliegio ma sono ciliegi ornamentali, che non danno frutti. 
Molti degli alberi dei ciliegi da frutto sono stati inglobati in giardini privati, altri sono stati abbattuti per costruire parcheggi sotterranei e linee del metrò, oppure sono sostituiti con alberi che sporcano meno perchè il ciliegio si sà, che fa i frutti, le ciliegie, che se nessuno raccoglie, cadono a terra e sporcano, quindi con una solerzia tutta milanese sono stati tolti, ma gli alberi di ciliegie da frutto resistono e per vederli non c'è bisogno d'andare nelle cascine della zona sud di Milano.
Qualche albero si trova all'interno del Parco Sud, nel Parco Nord e nella Collina dei Ciliegi, che si trova a Milano in viale Sarca.
Invece nel centro della città resistono degli alberi di ciliegio, sono degli alberi eroici secondo me, perché resistono anche se gli hanno privati d'acqua, terra e luce. Per vedere i miei preferiti, forse dovrei dire il mio perché in realtà è un albero solo con due tronchi grandi, dobbiamo andare in un piccolo giardino pubblico che c'e di fronte alla Università Statale in fondo a Largo Richini, sul lato destro dietro la Chiesa di San Nazaro Maggiore, tra la via Osti e il vicolo di Santa Caterina, posso cosi fare vedere ai miei nipotini il ciclo della natura dal risveglio della primavera, al fiore e poi la frutta.
Io penso che i bambini non devono andare in un agriturismo per vedere gli alberi da frutta ma la funzione dei giardini pubblici è anche quella di fare vedere il ciclo della natura, personalmente trovo lo spettacolo dei ciliegi in fiore molto bello, quel bianco indaco che sfreccia nel cielo azzurro, mi emoziona. Scrivo questo post perchè sono rimasti solo 2 alberi in questo giardino in cui una volta erano più numerosi.
Vedere la fioritura dei ciliegi ma meritano la visita la Chiesa di San Nazaro Maggiore, meglio conosciuta come San Nazaro in Brolo, costruita per volere di Sant'Ambrogio, il santo patrono della città nel IV° secolo, poi rimaneggiata nei secoli e dotata della cappella della famiglia Trivulzio e della cappella dedicata a Santa Caterina, dal punto di vista architettonico si tratta della chiesa di pianta a Croce Latina, la più antica della storia dell'Arte Occidentale.
La tradizione di piantare alberi di ciliegie vicino alle chiese, nasce dal fatto che al fiore di ciliegio si attribuisce il significato della purezza, un cuore puro, un anima pulita per avvicinarsi a Dio.
Diversa invece la Storia del Vicolo di Santa Caterina, uno dei pochi luoghi più storici di Milano arrivati fino a noi, ricordo che c'era al numero civico 5, la Vecchia Osteria della Pergola, già attiva nel XVI° sec, ha chiuso negli anni '70, qualcuno che forse ha la mia età la ricorda, una delle osterie più antiche della città, al quale sono legati aneddoti della storia della città, storie d'amori proibiti, storie di complotti, storie di sfide, storie di duelli, storie d'incontri della Carboneria
Il mio è un invito ad andare a vedere i due ciliegi, se passate per la Statale o su Corso di Porta Romana, oppure la domenica quando il chiostro che vende frutta e verdura è chiuso, si perchè sotto questi poveri due alberi rimasti, hanno messo un chiostro che vende frutta e verdura.
Ne voglio parlare e documentare perchè ho la sensazione che prima o poi quelli alberi di ciliegio non li vedrò più!


Commenti

  1. Girando per Milano si vedono ancora alberi da frutta che “incastrati “ nei marciapiedi cittadini continuano stoicamente a produrre frutti. Non so se questa frutta, causa inquinamento, sia commestibile, certo è un peccato vederla marcire per terra.
    Ciao buona giornata.
    enrico

    RispondiElimina
  2. Molto belli e speriamo che finalmente si piantino altri alberi soprattutto nelle grandi città.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
  3. ADORO QUESTI FIORI, SONO BELLISSIMI!!!!BACI SABRY

    RispondiElimina
  4. si dovrebbero piantare più alberi, sono troppo belli in tutte le stagioni, sono la vita stessa che si rinnova !

    RispondiElimina
  5. •´¯)✿(¯`•.¸☆PER TE!!! !!.BUONA SERATA•´¯)✿(¯`•.¸☆
    •´¯)✿(¯`•.¸☆PARA TI!!! !!.UN GRAN SALUDO•´¯)✿
    ✿(¯`•.¸☆¸.•´¯)✿(¯`•.¸☆ ¸.•´☆ sm@@@k sma@@k...

    ✿◕‿◕✿ ❀◕‿◕❀ ❁◕‿◕❁ ✾◕‿◕✾
    (> " " <) (> " " <)
    ( =’o'= ) ( =’o'= )
    -(,,)-(,,)- (,,)-(,,)-…
    (> " " <) (> " " <) (> " " <)
    ( =’o'= ) ( =’o'= ) ( =’o'= )
    -(,,)-(,,)- -(,,)-(,,)–(,,)-(,,)-….

    ♥♥ ℯೋღ♥ღೋLuce nel cuore

    ______$$$$$$_$$`
    ___$$__$$$$$$$$__$$$$$$
    ___$$$$__$$$$__$$$$____$$
    ___$$$$$$$$__$$$$$$_____$$
    ____$$$$$$__$$$$$$$$$___$$
    __$$$$$$$$$__$$$$$$$$$$$$
    __$$$$$$__$$__$$$$$$$$_$$
    ____$$$$$__$$__$$$$$$_$$$$
    ____$$$$$$$$$$$_____$$$$$
    _____$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
    ____`$_$$$$$$$$__$$$$$$$$$$
    ____$$$`__$$$$$__$$$$$$$$$
    ____$$$$`_________$$$$$$
    ______$$ ______
    _______`$$ __
    _________$$`_____
    __________`$$` ______
    ____________$$
    _____$$$$$$$$$$ _______
    ___$$$$$$$$$$_$$ __-
    _$$$$____$$___$$` ______
    $$$$$__$$_____$$__$$$$
    $$$$$$$______`$$_$$$$$$
    $$$$__________$$$_____$
    $$___________` $$____$$
    _____$$$_____$$`___$$$$
    ___$$$$$$___$$__$$$$$$
    __$$$$$$$$_$$_$$___$$$
    _$$$____$$$$_$$__$$$$
    __$$_____$$_$$$$$$$
    ___$______`$$
    ___________$$ __
    ____________$$`
    ___________`$$ _

    RispondiElimina
  6. Che poco rispetto si ha per la natura caro Carmine..perchè tagliarli, queste città cementificate fanno una tristezza immensa e insieme al verde e ai colori , acuistano splendore e bellezza...
    In questo caos divento esterofila e vedo il rispetto che molti paesi stranieri hanno per queste " creature"
    Un abbraccio forte!

    RispondiElimina
  7. Poveri ciliegi solitari! E dire che sono così meravigliosamente belli quando sono in fiore...una gioia per gli occhi in mezzo al cemento della città.

    RispondiElimina
  8. Questi sono i veri colori della primavera, che solo aprile celi può donare.
    Tomaso

    RispondiElimina
  9. La fioritura dei ciliegi è uno degli spettacoli più belli in questa stagione! Non sapevo che a Milano ce ne fossero tanti...
    Buona serata!
    Carmen

    RispondiElimina
  10. Certo che me la ricordo la Vecchia Osteria della Pergola!
    E quei poveri alberi di ciliegio. Che peccato.

    RispondiElimina
  11. Che bella questa raccolta di alberi in fiore a Milano, bravo!

    RispondiElimina
  12. Spero che la tua sensazione non sia esatta e auguro ancora lunga vita ai due ciliegi. Appena ne ho l'occasione, voglio passare da quelle parti. Hai fatto benissimo a segnalare l'impoverimento delle specie da frutto in città. Speriamo che qualche assessore più' sensibile di altri dimostri un qualche interesse al problema.

    RispondiElimina
  13. a me piacerebbe andare a Tokio a vedere la fioritura dei ciliegi!

    RispondiElimina
  14. Peccato non valorizzare questi alberi di ciliegi e vederli soffocati dal cemento...speriamo che questi resistano ancora a lungo, sono bellissimi!

    RispondiElimina
  15. Dev'essere bello passeggiare a Milano in mezzo ai ciliegi! Buon fine settimana.

    RispondiElimina
  16. Ma che bello questo post, ci rimandi al valore della natura in una città come Milano, a quante cose perdiamo senza che nessuno si preoccupi, cinici e affaristi... grazie !

    RispondiElimina
  17. Come sono belle queste fioriture che impreziosiscono le città! Ciao, Arianna

    RispondiElimina
  18. E' vero, vicino a casa mia c'è un lembo del Parco Nord e una decina di ciliegi abbelliscono il parco insieme ad altre piante da frutto

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

I luoghi dell'ospitalità: Anticaia, Castelluccio Cosentino (Salerno)

Mi capita spesso nel mio vagabondare sulle Alpi, di conoscere persone che vengono da tutta Italia in particolare dalla Campania , dalla Puglia , dalla Basilicata , gli chiedo come mai arrivano da così lontano, sovente mi rispondono che le montagne nel Sud Italia non ci sono, allora io gli parlo dell'Abruzzo, dell' Aspromonte e del Cilento e mi rendo conto non solo che i turisti provenienti da tutti il mondo che vanno a Napoli, Capri e Amalfi ma gli stessi abitanti non conoscono le montagne del Sud, il proprio territorio, le proprie radici, la proprio cultura. Con molto piacere segnalo una piccola sorpresa: Anticaia , un luogo dell'ospitalità lento a Castelluccio Cosentino in provincia di Salerno , nel Parco Nazionale del Cilento , a breve distanza dalla Costiera Amalfitana, dai templi di Paestum, un piccolo gioiello dell'ospitalità nato e organizzato per viaggiatori molto speciali, che sono alla ricerca della quiete ma anche curiosi di conoscere un territorio...

Mercati Locali : Finale Ligure tutti i giovedi sul lungomare Migliorini

Siete già tutti più o meno in vacanza, chi c'è già stato, chi le sta trascorrendo, chi deve ancora partire ma anche chi magari ci andrà un altro anno.  Questo vuole essere un invito a frequentare i mercati locali delle località dove siete in vacanza ma anche di dove abitate, informatevi dei giorni di mercato e fateci un giro, si possono scoprire tante cose interessanti si possono scoprire qualità di frutta e verdure locali e poco note e non meno buone, ma anche formaggi, pesce, dove qualità locali affiancano qualità presenti da altre regioni. Di passaggio a Finale Ligure , la cittadina della riviera delle palme , mi sono fermato al mercato che si svolge direttamente sul mare della cittadina ligure ed esattamente sul Lungomare Migliorini.  Il mercato si tiene a Finale Ligure il giovedì mattina nella prima parte ci sono soprattutto bancarelle d'abbigliamento, biancheria della casa, pentole, bigiotteria, mentre la parte alim...

Tempo di Casanova : tempo di Carnevale a Venezia dal 14 Febbraio al 4 Marzo 2025

Il Carnevale di Venezia è l'unico carnevale al mondo che può competere per spettacolarità con il Carnevale di Rio de Janeiro. Sebbene siano due eventi diversi, il Carnevale di Rio  sembra più essere l'espressione del corpo attraverso la danza dello spirito libero dell'uomo quello veneziano invece sembra essere l'espressione della cultura dell'arte e del sapere della mente dell'uomo. Quest'anno il Carnevale Venezian o è dedicato a uno dei suoi personaggi storici più illustri e sicuramente più controverso, stiamo parlando di Giacomo Casanova . Ancora oggi è difficile distinguere tra realtà e leggenda, eppure Giacomo Casanova rimane un personaggio che al pari di Marco Polo ha fatto conoscere Venezia e la sua Repubblica in tutto il mondo. Marco Polo con il Milione e Giacomo Casanova con Historie de ma vie, attraverso i loro racconti ci rendiamo conto della loro esperienza diretta di vita, dei loro originali viaggi ed avventure. Questo Carnevale di Venezia dedi...

Isole della lentezza: Skyros, Grecia

Uno degli obiettivi del turismo lento è quello di fornire delle indicazioni alla scoperta di mete meno note e meno affollate, ma non per questo meno belle.  Un invito a scoprire una Grecia diversa che non sia solo Mykonos, Creta, Santorini e Rodi, che pur belle e bellissime non offrono il contesto ideale per una vacanza lenta nei periodi di Luglio e Agosto. Ho deciso di farvi scoprire l'isola di Skyros una delle mie isole greche preferite, soprattutto una meta ideale per una vacanza all'insegna del relax e della tranquillità. Fare un viaggio a Skyros è fare un viaggio nella storia dell'antica greca (citata nei testi di Omero) la leggenda vuole che Thethis nascose il figlio Achille prima della guerra di Troia , dell''eroe Teseo che trovò rifugio.  In un passato più recente ha fatto parte dei possedimenti della Serenissima in Oriente e infine venne occupata attorno al 1538 dal turchi fino al 1829, dopo diviene parte della Grecia .  Oltre alle attratt...

Calabria: Costa degli Achei, Archeologia, Liquirizia e Agrumi

Questa voglia vi voglio portare in uno dei luoghi meno conosciuti ma più interessanti d'Italia, si parla sempre poco della vocazione turistica della Calabria, una regione che riserva delle grandi sorprese al viaggiatore. Andiamo nella provincia di Cosenza, sul Mare Jonio, la costa degli Achei , che deve il suo nome proprio ai colonizzatori Greci provenienti dall'Acaia (la zona più settentrionale del Peloponneso), regione della Grecia. che fondarono Sybaris intorno al 720 a.C. una delle città più importanti della Magna Grecia. Sono proprio le zone archeologiche ad attirare tutti gli anni i viaggiatori sono esattamente tre le aree archeologiche delle zona: Il Parco archeologico di Sibari , 50.000 metri quadrati di Scavi Archeologici che hanno riportato alla luce l’assetto urbanistico delle tre città antiche sovrapposte Sybaris, Thurii e Copia. I reperti degli scavi sono conservati nel Museo della Sibaritide, il parco è a ingresso libero. La necropoli di Enotria d...

Il panino con il polpo: Polignano a Mare (Bari)

Il panino con il polpo è presente nei menu di tanti bar e ristoranti dalla Campania alla Sardegna in Italia, ma solo in Puglia si è sviluppata una vera e propria tradizione gastronomica. Ci sono tradizioni e tradizioni, molte antiche altre più recenti, che prendono il sopravvento in alcune località piuttosto che in altre. In primo luogo perché in passato il polpo era molto abbondante lungo le coste pugliesi, in secondo luogo dopo il mercato del pesce, delle grandi quantità di polpo rimanevano invendute per ragioni diverse, diventando così il pasto delle famiglie dei pescatori. Tra le ragioni la poca dimestichezza che avevano le massaie di trattare il polpo, solo le famiglie dei pescatori sapevano come pulirlo, renderlo tenero e cucinarlo.  Nella maggior parte dei ricettari storici pubblicati da Antonio Latini (1690), Vincenzo Corrado (1773) e Ippolito Cavalcanti (1837) il polpo non viene molto considerato, anzi proprio il Latini proponendo una ricetta con il polpo, olio d'oliv...

Da Nova Gorica a Bled su treno a vapore

Un viaggio sull'onda della nostalgia è quello promosso dal  Consorzio turistico GOIS ( Gorizia e l’Isontino) nelle terre dell’Impero austro-ungarico, si  percorrere un tratto della storica ‘Ferrovia Transalpina’ , che fu inaugurata il 19 luglio 1906 a completamento della rete ferroviaria che collegava Vienna e l’Europa centrale alle regioni adriatiche dell’Impero e in particolare al porto di Trieste.  Il viaggio verrà effettuato su treno con carrozze storiche, trainato da una locomotiva a vapore. L’itinerario è particolarmente ricco, vario e interessante dal punto di vista naturalistico e permette di vedere paesaggi e scorci restando comodamente seduti in treno. La proposta di viaggio comprende un pernottamento a Gorizia, pranzi e visite guidate. Subito dopo la partenza da stazione di Gorizia Ce., si raggiungerà la vicina stazione di Nova Gorica (Slovenia) e quindi il viaggio continuerà sulla Ferrovia Transalpina , attraverso territori di incomparabile e ...

I luoghi del Silenzio: Certosa di Val Senales (Bolzano)

Salire fino a Karthaus o meglio Certosa di Val Senales è sempre un emozione fantastica, d'estate il verde sembra che brilla, il fresco delle montagne ti accoglie e c'è un silenzio che invita al raccoglimento. In questo villaggio del comune di Senales c'era una volta un Monastero di Monaci dell’Ordine Certosino, veniva chiamato Monte degli Angeli , fu edificato a partire dal 1325 e chiuso nel 1782 . Nel 1782 la zona di Senales non era particolarmente attraente come nel passato e nessuno si fece avanti per l'acquisto, allora le autorità diedero la possibilità ai contadini poveri della zona di abitarci, cosi il paese è tutt'uno con il convento, tanto che tutti ancora lo chiamano Certosa. Oggi sono circa trecento gli abitanti di Certosa, c'è una scuola materna, tuttavia attraversando il paese c'è un atmosfera ovattata,  si può riconoscere l’antica struttura del monastero immersa in un silenzio assoluto se per caso mi apparisse un monaco non sarei sorpreso. Fu i...

Algeri, la capitale del Nord Africa sul Mare Mediterraneo

Algeri è la capitale di uno dei paesi più grandi dell'Africa, ha le spiagge tra le più belle di questa parte del Mar Mediterraneo tuttavia è una destinazione sconosciuta ai viaggiatori del nuovo millennio. Una volta era la meta preferita dei turisti inglesi, i sudditi della Regina Vittoria di un certo livello sociale andavano a svernare da Londra ad Algeri.  Gli ultimi decenni sono stati poco fortunati con questa città e con questo paese, si associa l'Algeria alla fine violenta del colonialismo francese, la guerra civile degli anni ’90 che è costata duecentomila vittime, gli attacchi terroristici e il fondamentalismo islamico hanno creato un clima di diffidenza e di paura.  Con la sua eredità fenicia, romana, bizantina, ottomana, piratesca e coloniale francese, Algeri contiene un tesoro in grado di stupire qualsiasi appassionato di cultura, architettura, letteratura, musica, arte, design, botanica o geografia.  @directionlalgerie Algeri la blanche Tutto quello che noi con...

Le rose del Monastero di Kostanjevica/ Castagnevizza, il festival delle rose a Nova Gorica

Dopo avere parlato dei più belli roseti d'Italia, vi voglio fare conoscere un roseto insolito, storico, uno dei più profumati che io abbia mai visitato. Siamo a circa 200 metri dal confine tra Italia e Slovenia, nei pressi di Gorizia e Nova Gorica , qui si erge su un colle il Monastero di Kostanjevica o Castagnevizza , come lo volete chiamare, in quest'area tutto ha un doppio nome da sempre, gli abitanti ci sono storicamente abituati. Il Monastero di Castagnevizza viene fondato nel 1623 dai Carmelitani, dopo la chiusura dei Conventi voluto da Giuseppe II d'Asburgo , viene riaperto nel 1811 dai Francescani, nel 1947 un altro cambiamento dalla diocesi di Gorizia alla Diocesi di Capodistria. La storia del Monastero di Kostanjevica , si intreccia con la storia francese e la storia della coltivazione delle rose, quando l'ultimo discendente della dinastia Francese dei Borbone, il re Carlo X di Borbone , in seguito alla Rivoluzione del 1830, trovò ospitalità dopo...