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Da Hanoi a Saigon, un treno per conoscere il Vietnam

Quest' oggi vi porto in un altro continente in Asia e precisamente in Vietnam, dove un treno collega quelle che una volta erano le due capitali di un paese diviso, Hanoi Vietnam del nord, Ho chi Minh ora tornata Saigon del Vietnam del Sud.


Si può percorrere in entrambe le direzioni è questo un modo per conoscere il Vietnam un paese molto diverso da quello che noi conosciamo attraverso i media che affascina per la ricchezza culturale e umana.

Il treno collega anche la vecchia capitale imperiale Huè, costruita su modello della città proibita di Pechino in Cina. 

Un viaggio in treno che permette di leggere tra i volti e i paesaggi la storia di un paese travagliato ma che non smette di sperare in un futuro migliore.



La mattina ad Hanoi è grigia molto grigia la città sembra ancora dormire, nessun cyclo in giro, il treno parte dal binario 2, manca mezz'ora ma non c'è ancora nessuno, dieci minuti prima sotto la luce giallastra spuntano i primi viaggiatori dondolano con i loro pacchi e pacchetti forse perché hanno fretta o forse perchè ancora addormentati. 

Il controllare del treno è giovane molto giovane come la maggior parte della popolazione in Vietnam, più del 50% della popolazione ha meno di 25 anni, è al telefono invia dei baci come i marinai su una nave che sta per salpare per un avventura in mare.

Sono le 6,15 il treno parte preciso, passa in mezzo alle case che sono vicinissime alla ferrovia, tanto che è possibile vedere le famiglie che si stanno alzando per fare colazione, occhi indiscreti e una vibrazione a cui gli abitanti non fanno nemmeno caso. 

Quando la città oramai è lontana come dal nulla appare un tappeto dal colore verdeggiante è il colore delle risaie, donne dai cappelli coni si vedono chine a pulire il riso, in quei specchi d'acqua si riflettono gli alberi, il treno e le facce dei viaggiatori.

Tra i sentieri si vedono i contadini in bicicletta che raggiungono i campi, scorrono dal finestrino del treno le vecchie case coloniche, case nuove, capanni improvvisati e case mai terminate il tutto senza un ordine preciso, per ben tre/quarti il Vietnam è un paese non costruito dove spiccano le aree verdi di diversa tonalità.

Intanto faccio conoscenza con un signore vietnamita che torna la suo villaggio natale per la morte di un parente  mi dice vede  "Più di venti  ore per tornare a casa, mi lascia il tempo per vedere il mio paese. L'aereo è costoso non me lo posso permettere e poi voglio vedere come cambia il paese, anno dopo anno mi sembra sempre tutto nuovo ".  

Si vede proprio tutto l'attraversamento del 17° parallelo, i resti del conflitto del Vietnam, su quello che era il confine tra nord e sud, viene annunciato dalle scritte ma soprattutto dal paesaggio piano piano si fanno sempre più visibile gli alberi di Palma, quelli da cui si ricava lo zucchero, fra un po è sera e cosi dopo più di 13 ore arriviamo ad Hue, la vecchia capitale.



Huè è secondo me la città più bella del Vietnam, nuovi lavori di restauro pagati dall'Unesco stanno riportando gli edifici al loro antico splendore dalla cittadella imperiale, il fiumi  dei profumi, le tombe reali, la città è la memoria storica e culturale del paese.

Si riparte per Saigon, il paesaggio muta i campi di riso sono sempre meno aumentano gli allevamenti di gamberetti, la vista dal treno di fa più spettacolare e il mare più azzurro, scorci e paesaggi unici, si passa per Nha Trang, località balneare principale del Vietnam, con lunghe spiagge di sabbia . 

Dopo Nha Trang, attraversa una vasta pianura verso Phan Rang. con  grandi alberi di mango e di frutta del drago, le migliori di tutto il Vietnam. 

Secondo i miei compagni di viaggio viaggiare in treno è economico e più sicuro perché le strade negli ultimi anni sono diventate molto pericolose poiché sulle trade circolano tutti dai mezzi pesanti alle moto e la frequenza di incidenti è piuttosto alta. 



Il percorso sta per finire, Ho chi minh è vicina, sono le tre del pomeriggio,  dopo 1.726 km  e dopo 2 giorni di viaggio, passiamo il fiume, i telefoni prendono a squillare, tutti si mettono in ordine  le ragazze si cambiano  e mettono abiti più provocanti Saigon, è ancora la città dei sogni e delle grandi prospettive. 

Nel 1989 il treno è stato rinominato Doi Moi, "Rinnovamento". Collegato all' Europa tramite la  Transiberiana e Pechino. 

La stagioni migliori per venire sono da ottobre a dicembre e da marzo a giugno, c'è obbligo di visto per entrare in Vietnam.

Sito ufficiale delle Ferrovie Vietnam http://http://www.vr.com.vn/
Il biglietto del treno Hanoi-Saigon va dalle € 30 a euro  € 50 per 1726 km.
Il treno parte alle 6.15 e arriva alle 15.00 del giorno dopo. Si può dividere il percorso in due tappe fermandosi ad Huè
Ci sono altri treni che partono da Hanoi alle 15, 45, alle 19,00  ma arrivano però la mattina del terzo giorno. 
Io suggerisco di scegliere il biglietto hard sleeper upper berth con cuccetta letto e aria condizionata alta, perché sono sistemazioni più comode, il viaggio è lungo e anche dei piccoli dettagli sono importanti  a bordo c'è anche un servizio di bar e ristorazione, come tutti i servizi dei treni è discreto in rapporto al paese e alla qualità dei servizi in generale.

Commenti

  1. Ho visto in alcuni film dei paesaggi davvero incantevoli del Vietnam!

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  2. vorrei avere un altra vita per viaggiare e afre un viaggio cosi

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  3. Che spettacolo...le riprese fatte da un convoglio ferroviario sono le migliori in assoluto.
    Il paesaggio Vietnamita è incantevole , e la tua presentazione ottima.
    Grazie, buona serata!

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  4. viaggiare in treno è sempre darsi del tempo per pensare e vivere meglio.in saluto

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  5. Che viaggio stupendo,e pensare che ho sempre creduto che il Vietnam fosse solo guerra e desolazione.
    Grazie Carmine

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  6. Carmine, grazie per questo viaggio in una terra che a suo tempo fu sconvolta dalle bombe e dal napalm. Le riprese sono belle ed a me è piaciuta soprattutto quella fatta dal mototaxi. La circolazione assomiglia un po' a quella di Napoli. Il testo accompagna bene i filmati e mi fai venire voglia di andarci. Se non invecchio troppo fisicamente ci penserò nei prossimi anni. Ciao.

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  7. Un bellissimo viaggio, in mezzo a paesi e visioni insolite.
    E poi il viaggio in treno ha sempre avuto un fascino che nessun altro mezzo ha mai avuto.
    Si pensi all'Orient-Express.

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  8. Che meravigliose immagini e quanto amore per i viaggi e le mete che non sono scontate ma che cercano il contatto vero con l'ambiente e con le persone,trapela da esse,complimenti!grazie di essere passato da me e avermi lasciato un commento per la nascita della mia nipotina Sofia!un abbraccio e una felice estate

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