Passa ai contenuti principali

Carnevale di Oristano: Sa Sartiglia e le Zippole

Di fronte alla omologazione del Carnevale, un po' tutti uguali un po' di maschere, un trenino, una samba e molto cattivo gusto, ho preferito in questi anni farvi conoscere quei carnevali che ci parlano della nostra cultura della nostra storia dai  Zusseln di Prato allo Stelvio, le Baio di Sampeyre, questa volta voglio portarvi in Sardegna ed esattamente ad Oristano, dove si svolge uno dei carnevali più originali d'Italia, qui il Carnevale si associa il nome della Sartiglia che si svolge l’ultima domenica e l’ultimo martedì di Carnevale.



Non è facile spiegare cos'è la Sartiglia, nessuno ci riesce,  non è solo una festa in maschera, non è solo una manifestazione equestre, non è solo una manifestazione culturale, forse è il simbolo e l'anima di un popolo oppresso che pensa al carnevale come una forma di riscatto nei confronti dei dominatori, una festa dove si riscoprono riti e tradizione che arrivano dal Medioevo al tempo dei Cavalieri.



Come tutti i carnevali conserva un aspetto legato alle tradizioni pagane e un aspetto legato alle tradizioni cristiane, ma il protagonista è la sorte vestita da fortuna che può segnare il riscatto nel riuscire a centrare a cavallo con la spada una stella che donerà prosperità.
Da contorno alla manifestazione la musica sarda, la cucina sarda i costumi tradizionali ma soprattutto le  spettacolari pariglie: divisi in gruppi di tre, i cavalieri compiono coraggiose ed emozionanti coreografie sui cavalli emozionano il pubblico presente.
Se in altre località d'Italia ci sono chiacchiere e galani a Oristano per il Carnevale ci sono "le zippole"  con un intenso profumo d'arancio da accompagnare con un buon bicchiere di Vernaccia dell'Oristanese o del Malvasia di Bosa.
Si tiene nello stesso periodo nel comune di Narbolia in Provincia di Oristano, paese originario della zippole sarde, la sagra della Zippola proprio Sabato 22 e Domenica 23 febbraio 2014 ma saranno tutti presenti al Carnevale di Oristano per offrire le zippole.


Sagra delle Zippole di Narbolia (Oristano)


Grazie a Cristiano Cani per la condivisione del video 

Grazie Ignazio Serra per la condivisione del video 

Ricetta zippole Oristano: - 1 kg di semola di grano duro fine, 25 g di lievito di birra, 1 uovo, mezzo litro di latte, 1 bicchiere di acquavite, 200 g di zucchero, 3 arance non trattate, sale
Lavorazione: Preparate inizialmente un impasto duro su un piano di legno, utilizzando la semola e l'acqua leggermente salata; questo impasto deve essere lavorato a lungo e dovrete unirvi la scorza delle arance finemente grattugiata
Sciogliete poi il lievito in un pò di latte tiepido. Utilizzando un recipiente unite al lievito l'impasto e aggiungetevi la spremuta di almeno un' arancia meglio due filtrato, il tuorlo d'uovo e l'acquavite: lavorate abbondantemente l'impasto fino a quando è abbastanza fluido da poter scivolare facilmente nell'imbuto che userete per colarlo nell'olio.
Lasciate lievitare l'impasto in un luogo caldo per alcune ore, fino a quando non è all'incirca raddoppiato di volume, dopodiché potete iniziare la frittura. Utilizzate una ampia padella, facendo riscaldare bene l'olio, consigliamo di utilizzare olio di oliva o olio di semi di mais.
Colate l'impasto direttamente nell'olio caldo, utilizzando l'imbuto e formando una spirale; una volta dorata togliete la zippola dall'olio, sgocciolatela e rigiratela nello zucchero.


Commenti

  1. Caro carmine, un post veramente interessante, queste tradizioni non devono mai scomparire.
    Tomaso

    RispondiElimina
  2. Una suggestione senza fine questa cavalcata di antichi cavalieri! Credo che assistere a questo spettacolo corale sia un'emozione grandissima e commovente.
    E poi la cucina sarda non la dimenticherò mai, tanto mi piace, anche se io l'ho gustata solo a Milano in ristoranti sardi e ho anche assaggiato gli zippoli.

    RispondiElimina
  3. Ho fatto vigilanza, anni fa, durante la Sartiglia, quand'ero militare. Una sorta di follia collettiva, gioia e dolore assieme, molto suggestiva la vestizione dei cavalieri, una città fuori dai circuiti che s'avvolge di ori, colori e un'atmosfera senza tempo. Il lungomare di Torregrande, poco distante da Oristano, con la luna piena è uno spettacolo quasi onirico. Quanti ricordi.... ciao!

    RispondiElimina
  4. Ma che buone queste zeppole Carmine mio, e mi piace questo carnevale un po' diverso dal solito , forse perchè sono anche molto partitica con la Sardegna..
    Ma le mascherate, i petardi , coriandoli e stelle filanti....le vediamo già tutto l'anno in quello che ci dona la nostra bella , ma violata Italia... e preferisco evitare!
    Bacio amico mio!

    RispondiElimina
  5. sarebbe bellissimo poter assistere a questa festa!

    RispondiElimina
  6. Complimenti per il fantastico post, splendida la ricetta delle zippole!!!

    RispondiElimina
  7. Ho assistito tante volte alla Sartiglia... eppure ci tornerei ancora... Una giostra cavalleresca coinvolgente, travolgente e non mi riferisco solamente alla "corsa alla stella" che costituisce il clou della manifestazione, ma anche alla spericolata corsa a pariglie. Andate, mi raccomando... anche perchè a Oristano si mangia benissimo. Se poi vi avanza una giornata consiglio anche la visita alla penisola diel Sinis e agli scavi di Tharros. Un salutone, Fabio.

    RispondiElimina
  8. Ciao Carmine, proprio un bel post e una bellissima festa! Grazie come sempre, un abbraccio

    RispondiElimina
  9. non conoscevo questa manifestazione, adesso grazie alle tue informazioni ne so di più, grazie !

    RispondiElimina
  10. sono fantastiche queste frittellone, grazie della ricetta!!!!!

    RispondiElimina
  11. Vero, la Sartiglia non si può spiegare, ma...tu hai reso benissimo l'idea stessa.Grazie

    RispondiElimina
  12. sono arrivata qui per caso e mi piace. Ti seguo e ti aspetto da me.

    RispondiElimina
  13. Non sapevo di questo carnevale particolare, bellissime queste frittellone.W le tradizioni
    A presto

    RispondiElimina
  14. Che bel post! da buona "sarda" ad honoris mi sono goduta in pieno il tuo racconto, la ricetta, le immagini....e brindo al carnevale con la malvasia di bosa....che favola!!!

    RispondiElimina
  15. una bellissima tradizione che non conoscevo...le immagini sono bellissime e cariche di folklore...non conoscevo nemmeno queste meravigliose frittelle,davvero golose :P

    RispondiElimina
  16. Un post diverso dal solito ma hai fatto conoscere a tutti qualcosa di molto originale, mai sentito parlare delle zeppole di Narbolia

    RispondiElimina
  17. mi piace che hai messo in rilievo aspetto culturale e sociale della comunità locale; più che imitare i carnevali degli altri dobbiamo valorizzare le nostre tradizioni

    RispondiElimina
  18. Il carnevale non mi affascina più... sai com'è "si cresce"... ma questi carnevali così intrecciati con tradizioni antiche mi piacerebbe proprio vederli ... e poi non resisterei davanti a una zeppola gigantesca ! ciao !!!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Mercati Locali : Finale Ligure tutti i giovedi sul lungomare Migliorini

Siete già tutti più o meno in vacanza, chi c'è già stato, chi le sta trascorrendo, chi deve ancora partire ma anche chi magari ci andrà un altro anno.  Questo vuole essere un invito a frequentare i mercati locali delle località dove siete in vacanza ma anche di dove abitate, informatevi dei giorni di mercato e fateci un giro, si possono scoprire tante cose interessanti si possono scoprire qualità di frutta e verdure locali e poco note e non meno buone, ma anche formaggi, pesce, dove qualità locali affiancano qualità presenti da altre regioni. Di passaggio a Finale Ligure , la cittadina della riviera delle palme , mi sono fermato al mercato che si svolge direttamente sul mare della cittadina ligure ed esattamente sul Lungomare Migliorini.  Il mercato si tiene a Finale Ligure il giovedì mattina nella prima parte ci sono soprattutto bancarelle d'abbigliamento, biancheria della casa, pentole, bigiotteria, mentre la parte alim...

Inti Raymi la festa del sole a Cusco, Perù live

Ogni anno si tiene a Cusco questa antica celebrazione in onore del Dio Sole che attira visitatori da ogni parte del mondo ma sono soprattutto coloro che discendono dagli inca che vengono per riappropriarsi della propria cultura non è solo una un rituale, ricco di danze, musica.  L'Inti Raymi è una delle feste più importanti della cultura Inca. Secondo alcuni storici, fu istituita dall'Inca Pachacútec (1349-1408 d.C.). “Inti Raymi” è un’espressione in lingua quechua significa “festa del sole”. È una celebrazione in onore di Apu Inti (il dio del sole), la cui rappresentazione si svolge il 24 giugno di ogni anno. Alcuni studiosi degli Inca, indicano che la celebrazione del sole segnava la fine dell'anno agricolo e inaugurava il nuovo ciclo agricolo a luglio, quindi il periodo tra l'ultima settimana di giugno e l'inizio di luglio era considerato un periodo di transizione, adatto quindi a propiziarsi gli dei.  Era forse questa la festa più importante che si teneva nella ...

Turismo lento in Abruzzo: il Tratturo Magno, i borghi dello Zafferano e l'Oratorio di San Pellegrino a Bominaco

Si tratta di una delle regioni turisticamente meno note in Italia ma che conserva un patrimonio culturale in particolare religioso e paesaggistico molto interessante che sembra indicare un invito alla contemplazione, all'osservazione e alla meditazione, forse è la fine dell'estate e l'autunno il periodo più bello per conoscere questa regione. Il nostro tour parte da L'Aquila , una città che ce la mette tutta per rinascere al quale va da atto di forza e coraggio, si parte alla volta del Parco Nazionale del Gran Sasso. Campo Imperatore Campo Imperatore è un immenso altopiano situato nel Parco Nazionale del Gran Sasso i suoi  pascoli hanno nutrito le greggi che stazionavano nel periodo estivo, prima di tornare, attraverso i celebri "tratturi" nel Tavoliere delle Puglie per l'inverno. Il paese di Campo Imperatore è una delle mete turistiche più note in particolare d'inverno, grazie alle sue piste da sci, si può visitare l'' Oss...

Il panino con il polpo: Polignano a Mare (Bari)

Il panino con il polpo è presente nei menu di tanti bar e ristoranti dalla Campania alla Sardegna in Italia, ma solo in Puglia si è sviluppata una vera e propria tradizione gastronomica. Ci sono tradizioni e tradizioni, molte antiche altre più recenti, che prendono il sopravvento in alcune località piuttosto che in altre. In primo luogo perché in passato il polpo era molto abbondante lungo le coste pugliesi, in secondo luogo dopo il mercato del pesce, delle grandi quantità di polpo rimanevano invendute per ragioni diverse, diventando così il pasto delle famiglie dei pescatori. Tra le ragioni la poca dimestichezza che avevano le massaie di trattare il polpo, solo le famiglie dei pescatori sapevano come pulirlo, renderlo tenero e cucinarlo.  Nella maggior parte dei ricettari storici pubblicati da Antonio Latini (1690), Vincenzo Corrado (1773) e Ippolito Cavalcanti (1837) il polpo non viene molto considerato, anzi proprio il Latini proponendo una ricetta con il polpo, olio d'oliv...

Sidi Bou Said: il culto del gelsomino

Uno dei luoghi che trovo ideale per chi è alla ricerca di un viaggio e di un turismo lento è Sidi Bou Said in Tunisia. Un piccolo borgo arabo andaluso che sia affaccia sul mare mediterraneo, dove è impossibile circolare in auto tra le vie piccole e strette. Camminando si scopre un contesto unico, ricco di colore, di storia, d'arte ma che nasconde un piccolo segreto botanico: il culto del gelsomino.  In Tunisia all’interno dei giardini delle case, le piante dei gelsomini si spandono in tutta la loro meraviglia dal XIII° secolo quando gli arabi lo portarono dall’Andalusia. È divenuto cosi parte della cultura araba, simbolo di dolcezza e sensualità, non e raro essere avvicinati da venditori ambulanti di fiori di gelsomino, nei bar così come lungo le strade di Sidi Bou Said, in particolare al Caffè des Nattes , uno dei bar più belli della costa mediterranea, punto di ritrovo del villaggio ma soprattutto d’artisti, impegnati a sorseggiare il classico thè alla menta con pinoli...

I santuari di San Michele Arcangelo, i luoghi di fede e spiritualità sulla linea sacra di San Michele

Quando sentiamo parlare di San Michele non ci riferiamo a un santo vissuto sulla terra ma bensì ad un Angelo anzi un' Arcangelo per ebraismo, per i Cristianesimo e perfino per l'Islam, questo rende la sua figura avvolta ancora di più nel mistero della fede, di qualsiasi fede noi vogliamo parlare. Noi siamo stati nei luoghi in cui sarebbe tradizionalmente apparso e che portano il suo nome in segno di devozione in qualche modo ne siamo rimasti non dico affascinati ma molto incuriositi. Solo in un secondo tempo abbiamo letto che i sette si trovano lungo una linea retta conosciuta come la Linea Sacra di San Michele.  Cos'è la linea sacra  di San Michele? È una linea immaginaria che corre per oltre duemila chilometri e collega sette luoghi dedicati all'Arcangelo Michele. Secondo la leggenda più diffusa, la linea sacra non è altro che il colpo di spada che l'Arcangelo inflisse al diavolo per mandarlo negli inferi.  Tra le interpretazioni più interessanti c'è quella di...

I Mercati della Provenza Romantica, il Luberon per Food Lover: Apt, Lourmarin, Bonnieux, Gordes

Questa settimana vi porto con me in Provenza a camminare lungo le vie ciotolate di vecchi paesi e villaggi, qualcuno in pianura qualcuno arroccato su una collina che guarda il mediterraneo, girovagare tra i colori e i profumi dei mercati mi piace e mi diverto. La Provenza è un territorio molto vasto, è quella che una volta si chiamava Occitania, che va dal confine con l'Italia fino a Marsiglia, una regione suddivisa in più distretti. Il Luberon , il distretto meno noto nasconde un anima romantica , come i produttori agricoli del territorio appassionati del loro lavoro. Il Luberon forse è il distretto meno noto e conosciuto, va da Cavaillon a Monesque, ma è un autentico paradiso per i food lover, pochi sanno che provengono da qui la maggior parte dei prodotti agricoli e alimentari che arricchiscono le bancarelle dei mercati lungo la Costa Azzurra , miele, olive, vino, dolci, pane, ciliegie, albicocche, funghi, tartufi, uva e frutta candita. Nulla di meglio...

Da Parigi a Istanbul in treno sulle tracce dell' Orient Express

Il treno dei re o il re dei treni cosi veniva chiamato il servizio  Orient Express, un classico dei viaggi tra '800 e '900, da Parigi a Istanbul,   che   ha fatto viaggiare la classe nobile e ricca europea all'inizio del secolo scorso.  Ancora oggi il suo nome evoca il lusso ma anche il sogno, sono stati scritti tanti racconti e girati molti film per il fascino che quel treno sapeva attrarre. Oggi il servizio Orient Express non esiste più dal 1977 c'è un prodotto turistico che ricalca il percorso, un viaggio di lusso per diverse migliaia di euro, che ripercorre solo la linea Simplon Orient Express da Venezia a Parigi. Con la nuova rete di alta velocità ferroviaria che ha unito più paesi d'Europa, che ha reso i percorsi più brevi, permette d'attraversare i 2,800 km, il territorio di sette paesi, con treni convenzionali notturni, in pochi  3 o 4  giorni.  Anche se il percorso invita a fermarsi in più città, la tratta da Parigi a Istanbul permette ancora...

Da Ortisei stazione funicolare del Rasciesa in Val Gardena alla Malga Brogles in Val di Funes

Questa settimana avrei dovuto raccontarvi della scalata dello Stelvio , per tutto il giorno di sabato la strada del Passo dello Stelvio chiusa al traffico alle auto e solo per i ciclisti ma il brutto tempo la pioggia e la neve sul passo mi ha fatto desistere dalla mia buona volontà e ho deciso di cambiare e portarvi con me dalla Stazione di Rasciesa a Ortisei in Val Gardena alla Malga Brogles in Val di Funes . Questa è una delle escursioni più frequentate in qualsiasi stagione, adatta a tutta la famiglia , definita facile da molti escursionisti in realtà c'è un sali scendi un pò impegnativo di un circa un ora e mezza , tra mucche che prendono il sole e cavalli che scorazzano liberi sui prati, è un panorama magnifico sia sulla Val di Funes che sulla Val Gardena , con una magnifica vista sullo gruppo delle Odle del Parco Naturale del Puez-Odle . Da Ortise i si raggiunge la Funicolare del Rasciesa , un piccolo trenino che vi porta fino al Rasciesa 2.1...

Porquerolles: Fondazione Carmignac, la bellezza del mare e dell'arte in un unico viaggio

Porquerolles è una delle isole più belle del Mare Mediterraneo, fa parte delle I sole di Hyres con Port- Cros e Levant, di fronte a Le Lavandou poco distante da Saint-Tropez. Rifugio letterario e luogo d’ispirazione dei primi del novecento di scrittori come Eugene-Melchior de Voguè, Jean Paulhan, Paul Velery, Colette, Giraudoux, Andrè Malraux e George Simenon. Porquerolles è l'isola ideale per un turismo lento e una mobilità sostenibile è proibita la circolazione in auto, l'isola è parco nazionale su donazione dei vecchi proprietari Francois-Joseph Fournie r e Marcel Henry , che le hanno preservate dalla speculazione edilizia, meta ideale per chi ama camminare a piedi o fare trekking in alternativa si possono noleggiare delle biciclette direttamente al porto. A Giugno è stato inaugurato dalla Fondazione Carmignac un Centro Culturale, un progetto molto interessante con l'esposizione delle maggiori opere della Fondazione Carmignac di artisti come Andy Warhol,...