Passa ai contenuti principali

Stranieri Ovunque Foreigners Everywhere : 60° Biennale Arte di Venezia 2024

La Biennale d'Arte di Venezia è un sogno per qualsiasi artista o persona che a diverso titolo lavora nel mondo dell'arte. 


La Biennale d'Arte di Venezia per fama e partecipazione può essere paragonata alle Olimpiadi del mondo dello sport, a cui tutti vogliono partecipare. Oltre agli artisti presenti alla mostra 311, questa sarà affiancata da 87 Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. 

Sono 4 i Paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Repubblica del Benin, Etiopia, Repubblica Democratica di Timor Est e Repubblica Unita della Tanzania. Repubblica di Panama e Senegal partecipano per la prima volta con un proprio padiglione.


Un successo a livello internazionale che porta a riconoscere la creatività come libera espressione  dell'interiorità dell'animo umano, in qualsiasi nazione in qualsiasi parte del mondo.



Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, è il tema della Biennale d'Arte 2024 che accoglie i visitatori in una veste coloratissima con tinte sgargianti, disegni etnici e simboli tribali.

Lo si deve al contributo di Adriano Pedrosa, brasiliano, è il primo latino-americano ad curare l’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale, e di fatto il primo a risiedere nell'emisfero sud del mondo.



Il curatore dell'Esposizione ha saputo portare aria nuova alla Biennale tanto che il Leone d'oro è stato vinto da Mataaho Collective, un gruppo o meglio un collettivo come loro stesse si definiscono formato dalle artiste neozelandesi Maori, che ci fanno fatto conoscere l'arte della tradizione Maori a Venezia.

L’attenzione principale della Biennale Arte 2024 è quindi rivolta a quegli artisti che sono stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, esiliati o rifugiati, in particolare quelli che si muovono tra il Sud e il Nord del mondo.




In un' interpretazione anche più radicale del concetto di stranieri ovunque la biennale mette al centro della sezione Nucleo Contemporaneo : l’artista queer, che si muove all’interno di diverse sessualità e generi, spesso perseguitato o messo al bando; l’artista outsider, che si trova ai margini del mondo dell’arte, proprio come l’artista autodidatta, l’artista folk e l’artista popular; e l’artista indigeno, spesso trattato come straniero nella propria terra. 



Gli artisti indigeni sono fortemente presenti sia in questa mostra che nei padiglioni di quest'anno:
- un collettivo di pittori dell'Amazzonia brasiliana, Mahku  (Movimento dos Artistas Huni Kuin), 
- il padiglione Brasiliano è stato ribattezzato Padiglione Hãhãwpuá, riferendosi al nome che il popolo Pataxó usava per il Brasile.
- la Danimarca è rappresentata da un artista groenlandese Inuit per la prima volta a Venezia.





La biennale mette in risalto quest'anno due aspetti interessanti del mondo dell'arte 

a) il primo materiale , la rivalutazione dei tessuti che molti artisti hanno inserito nelle loro opere, rivelano l'importanza delle tecniche dell'artigianato nel mondo dell'arte, India in testa.

b) famiglie di artisti, in particolare le opere delle popolazioni indigene rilevano l'importanza della trasmissione di una generazione all'altra delle tecniche ma anche della cultura nel mondo dell'arte. 

Non ci sono libri ma una tradizione orale che si trasmette di padre in figlio ma anche di madre in figlia, in ogni passaggio, ogni persona aggiunge qualcosa, che rende unica la sua espressione, l'arte è anche questo espressione di generazioni (es. cultura dei tessuti del popolo Hmong in Vietnam, la cultura del popolo Quechua in Bolivia ).



Venezia è stata storicamente una delle prime città in Europa che ha accolto a lungo più stranieri, sia questi mercanti che rifugiati, un esempio l'isola di San Lazzaro degli Armeni che ancora oggi è un riferimento spirituale e culturale dell'Armenia.

Venezia ha sempre fatto della necessita di accogliere chi viene da fuori mercanti, turisti, diplomatici e potenti della terra, sudditi, alleati, o pellegrini di passaggio, la costruzione della propria forza e la capacità di rinnovarsi.

C'erano più comunità a Venezia di stranieri, arabi, tedeschi, turchi, persiani, ebrei , greci, armeni e schiavoni (dai possedimenti in Dalmazia), non c'è dubbio che l'accettazione di viaggiatori e mercati provenienti da ogni dove, ha generato una maggiore disponibilità verso nuovi valori etici e i segni di una sostanziale tolleranza religiosa e civile, che sono stati i punti cardini della Serenissima.

Questa apertura della Venezia della Serenissima è in netta contrapposizione con la politica di molti paesi europei che sta reprimendo l’accoglienza dei migranti.

Stranieri ovunque Foreigners Everywhere
dal 20/4 al 24/11/2024
Venezia (Giardini e Arsenale)

Ingresso 30,50 euro

Si ringrazia VernissageTV per la condivisione dei video Biennale 2024

Si ringrazia per la collaborazione Ufficio Stampa Biennale 


Commenti

  1. Interessante!! Che belle immagini !! Mi piacerebbe visitare la Biennale di Venezia! Saluti.

    RispondiElimina
  2. Complimenti per la straordinaria abbondanza d'immagini e notizie che hai profuso in questo tuo interessante post. Grazie
    Buona giornata
    enrico

    RispondiElimina
  3. Come sempre un post ricco di interessanti informazioni, grazie!!!

    RispondiElimina
  4. Caro Carmine, amo moltissimo i tuoi post, la precisione (che, personalmente, apprezzo) e la cura che ti contraddistinguono. Grazie :-) Buona domenica!

    RispondiElimina
  5. Bell' appuntamento per promuovere e celebrare l'arte. Saluti. Erika

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Il roseto più alto d'Europa a Bulla, Ortisei (Val Gardena)

Siamo nella località di Bulla a metà strada dal centro di Ortisei e Passo Pinei che porta a Castelrotto e all'Alpe di Siusi, qui ha diversi anni c'è il roseto più alto d'Europa.  Chiunque ha coltivato Rose, sa quanto sia difficile e impegnativo coltivare le rose , nulla nasce spontaneo.  Per questo trovare un roseto cosi in alto. siamo a più di 1.600 metri è un fatto eccezionale, la tradizionale leggenda della valle vuole che Re Laurino viveva in un castello circondato da un grande giardino di rose sul Catinaccio (Rosegarten), tanto che il cielo all'alba e al tramonto si colorava di rosa.  Oggi possiamo sentirci un po' tutti Re Laurino in questo roseto ben 5000 rose e 150 varietà diverse dalle diverse sfumature di colore rosa , rosso, giallo, bianco, uno spettacolo incredibile multicolore anche fuori stagione perché siamo ad Agosto.  Godersi una vista delle Dolomiti immersi nel verde e nel profumo delle rose è un esperienza che dona un senso

Verezzi, il borgo terrazza sul mare ligure

Vi voglio portare con me, questa volta in Liguria , in provincia di Savona , dove in questi giorni sembra ancora estate o meglio un dolce autunno. Dalla Statale Aurelia in direzione Ventimiglia, passato Finale Ligure arriviamo a Borgio Verezzi, il comune è l'insieme di due abitati Borgio sul mare, che ha visto la diffusione del turismo negli anni '60 e '70 e il borgo di Verezzi su in alto in collina a 250 m slm. Negli ultimi anni a raccogliere l'interesse dei viaggiatori è stato più Verezzi che Borgio, che offre la possibilità di fare trekking e percorsi a piedi, ma proprio la riscoperta di luoghi più autentici e originali. Durante l'estate c'è un ricco cartellone teatrale del Festival di Verezzi, palcoscenico proprio la piazza di Verezzi, molto spettacolare con questa vista sul mare ligure. Diversi piccoli bar ristoranti a conduzione familiare, da segnalare per la vista Ristorante il Cappero , oppure antica osteria saracena Bergallo

Milano - Tangeri in treno, un viaggio alla ricerca del sole d'inverno

Perché da Milano a Tangeri? Quando le giornate si fanno sempre più corte e le temperature scendono mi viene voglia di andare in un luogo caldo dove posso prendere un caffe all'aperto, passeggiare sotto un sole caldo e guardare il mare.  Così mi è venuto in mente di andare a Tangeri , in Marocco . Certo il modo più veloce e comodo è prendere un aereo ma volevo intraprendere un viaggio e non un soggiorno, conoscere e parlare con più persone. Ho studiato un po' di soluzioni di viaggio ma la più interessante credo sia un viaggio in treno più battello che arrivi direttamente al porto di Tangeri dentro la città. Questo mi consente di fermarmi in più città che il percorso ferroviario mi consente di fare a : Ginevra, Lione, Barcellona, Madrid, Malaga, Tarifa e Tangeri. 1° giorno Sono partito dalla Stazione Centrale di Milano sul treno per Ginevra in direzione di Tangeri. N on devo essere tanto normale, sono alla vista delle Isole Borromee e dalle montagne appena innevate e sono su un

Montenegro Express: Bar - Belgrado, uno dei collegamenti in treno più lenti e spettacolari d'Europa

Il Montenegro è uno dei paesi da scoprire turisticamente per molti italiani, la regione Balcanica è un estero per noi che ha quel non so che di familiare, vuoi per la vicinanza , vuoi per la storia, fino al 1797 le coste e i territori sul mare del Montenegro hanno fatto parte della Repubblica di Venezia . Il 24 Ottobre 1896  Elena  figlia del Re Nicola I Petrović Njegoš del Montenegro sposò Vittorio Emanuele III Re d'Italia. I matrimoni reali erano delle unioni politiche e commerciali. Non per caso la tratta Bar - Belgrado del Montenegro Express porta la firma della Compagnia di Antivari , società a capitale italiano, tra le cui opere vide la costruzione del porto di Bar/Antivari, la navigazione dei lago di Scutari e il collegamento da Bar/Antivari a Belgrado, inaugurata nel 1908. Il percorso venne elettrificato solo nel 1976, per volere di Tito, per collegare Belgrado con Titograd, ovvero Podgorica, oggi conosciuta più come la capitale del Montenegro.  Il percorso del treno ric

Mercati Locali : Finale Ligure tutti i giovedi sul lungomare Migliorini

Siete già tutti più o meno in vacanza, chi c'è già stato, chi le sta trascorrendo, chi deve ancora partire ma anche chi magari ci andrà un altro anno.  Questo vuole essere un invito a frequentare i mercati locali delle località dove siete in vacanza ma anche di dove abitate, informatevi dei giorni di mercato e fateci un giro, si possono scoprire tante cose interessanti si possono scoprire qualità di frutta e verdure locali e poco note e non meno buone, ma anche formaggi, pesce, dove qualità locali affiancano qualità presenti da altre regioni. Di passaggio a Finale Ligure , la cittadina della riviera delle palme , mi sono fermato al mercato che si svolge direttamente sul mare della cittadina ligure ed esattamente sul Lungomare Migliorini.  Il mercato si tiene a Finale Ligure il giovedì mattina nella prima parte ci sono soprattutto bancarelle d'abbigliamento, biancheria della casa, pentole, bigiotteria, mentre la parte alimentare più interessante la potete tr

Le rose del Monastero di Kostanjevica/ Castagnevizza, il festival delle rose a Nova Gorica

Dopo avere parlato dei più belli roseti d'Italia, vi voglio fare conoscere un roseto insolito, storico, uno dei più profumati che io abbia mai visitato. Siamo a circa 200 metri dal confine tra Italia e Slovenia, nei pressi di Gorizia e Nova Gorica , qui si erge su un colle il Monastero di Kostanjevica o Castagnevizza , come lo volete chiamare, in quest'area tutto ha un doppio nome da sempre, gli abitanti ci sono storicamente abituati. Il Monastero di Castagnevizza viene fondato nel 1623 dai Carmelitani, dopo la chiusura dei Conventi voluto da Giuseppe II d'Asburgo , viene riaperto nel 1811 dai Francescani, nel 1947 un altro cambiamento dalla diocesi di Gorizia alla Diocesi di Capodistria. La storia del Monastero di Kostanjevica , si intreccia con la storia francese e la storia della coltivazione delle rose, quando l'ultimo discendente della dinastia Francese dei Borbone, il re Carlo X di Borbone , in seguito alla Rivoluzione del 1830, trovò ospitalità dopo

I giardini delle rose più belli in Italia

Il mese di Maggio per antonomasia è il mese dedicato alla rosa, il fiore più apprezzato di sempre. La fortuna è che in Italia ci sono diversi Giardini dedicati esclusivamente alla Rosa come il Roseto del  Parco Reale di Monza ,  Villa di Porta Bozzolo  a Casalzuigno con 500 varietà di rose , il C astello delle rose di Corvovado  in provincia di Pordenone, è famoso per il suo labirinto da piante di rose damascene, I giardini di  Boboli   a Firenze un tripudio di rose antiche appartenenti alle varietà ‘Gallica', ‘Damascena', ‘Bourbon', ‘Centifolia', ‘Alba', ‘Portland'. Ci sono poi dei giardini che non hanno esclusivamente rose e che sono in piena fioritura come il pergolato di rose banksiae tra agapanti e glicini in fiore dei  Giardini di Villa Pergola  ad Alassio,  a Tivoli nell'immenso giardino rinascimentale di  Villa d'Este , sono coltivate più di 350 varietà di rose , per concludere l'originale giardino della  Tenuta San Giuliano  in Sicilia

Rialto, Venezia il Mercato del Pesce

Si dice che una visita in una città non è completa senza la visita di un mercato, che è il cuore pulsante di ogni città. Per la città di Venezia dagli spazi piccoli e misurati, il mercato più frequentato sia dai turisti che dai cittadini veneziani è il Mercato del Pesce di Rialto , vicino omonimo ponte sul Canal Grande che collega il sestiere di San Marco a sestiere di San Polo . Il luogo dove oggi si svolge il Mercato in realtà è solo una piccola parte di quello che in passato era il Grande Mercato di Venezia , che venne istituito nel 1097 .  Un tempo si potevano comprare ogni tipo di cibo che arriva da tutto il territorio d'appartenenza alla Serenissima, dai Ducati e Principati d'Italia  ma anche luogo per l'acquisto di merci di paesi lontani come spezie orientali e tessuti pregiati portati dalle navi che facevano attracco a Venezia. La loggia che oggi vediamo del mercato del pesce di Rialto sembra antica ma in realtà fu costruita nel 1907 in stile neogot

Le vie storiche : la migrazione della tribù Ait Atta sui Monti dell'Alto Altante in Marocco

Turismo lento non è il turismo della propria zona di residenza ma una modalità di viaggio che invita ad utilizzare mezzi di trasporto di mobilità dolce o andare a piedi.  Nel periodo finito il carnevale e le vacanze sulle neve si possono fare scelte alternative come percorrere le vie storiche, quelle che l'uomo da batte per sopravvivere da sempre. Sono le vie storiche che l'uomo ha imparato a percorrere molto diversi dai pellegrinaggi, o dalla strada di san Francesco o le via francigene che personalmente non mi emozionano per nulla, sono percorsi lenti perché li fai a piedi ma tutto quello che c'è intorno non ha nulla di ritmo lento.  Questo viaggio ci porta in Nord Africa in un luogo speciale, le montagne dell'Alto Atlante che raggiungono i 4000 metri dove vivono i berberi di fede musulmana. Un percorso al seguito di una famiglia della tribù berbera Ait Atta . Il percorso che la tribù percorre diverse volte l'anno alla ricerca di pascoli per le loro greggi è